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<title>Diritto d'autore e globalizzazione nell'era delle reti informatiche -
@@ -9,29 +12,33 @@ Progetto GNU - Free Software Foundation</title>
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+<!--GNUN: OUT-OF-DATE NOTICE-->
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+<div class="article reduced-width">
<h2>Diritto d'autore e globalizzazione nell'era delle reti informatiche</h2>
-<p>
-<i>Ciò che segue è la trascrizione di un intervento al <abbr
+<div class="infobox">
+<p>Ciò che segue è la trascrizione di un intervento al <abbr
title="Massachusetts Institute of Technology">MIT</abbr> nel Forum sulla
-comunicazione di giovedì 19 aprile 2001 dalle 5:00 pm alle 7:00 pm</i></p>
+comunicazione di giovedì 19 aprile 2001.</p>
+</div>
+<hr class="thin" />
<p>
<b>DAVID THORBURN, moderatore</b>: Il nostro relatore di oggi, Richard
Stallman, è una figura leggendaria nel mondo informatico, e la mia
esperienza nel cercare di trovare un correlatore per condividere il podio
-con lui è stata istruttiva. Un distinto professore del <abbr>MIT</abbr> mi
-ha detto che Stallman deve essere visto come una figura carismatica in una
-parabola biblica - un tipo di aneddoto-lezione del Vecchio Testamento.
-"Immagini", mi ha detto "un Mosè o un Geremia - meglio un Geremia". E io ho
-detto, "Bene, davvero ammirevole".</p>
-<p>
-Suona meraviglioso. Conferma la mia sensazione sul tipo di contributo che ha
-dato al mondo. Allora perché è riluttante a dividere il podio con lui?" La
-sua risposta: "Come Geremia o Mosè, semplicemente ne sarei sopraffatto. Non
-terrò un discorso insieme a lui, ma se mi avesse chiesto di nominare cinque
-persone viventi nel mondo che hanno veramente aiutato tutti noi, Richard
-Stallman sarebbe uno di essi."</p>
+con lui è stata istruttiva. Un distinto professore del MIT mi ha detto che
+Stallman deve essere visto come una figura carismatica in una parabola
+biblica – un tipo di aneddoto-lezione del Vecchio Testamento. «Immagini», mi
+ha detto «un Mosè o un Geremia – meglio un Geremia». E io ho detto, «Bene,
+davvero ammirevole. Suona meraviglioso. Conferma la mia sensazione sul tipo
+di contributo che ha dato al mondo. Allora perché è riluttante a dividere il
+podio con lui?». La sua risposta: «Come Geremia o Mosè, semplicemente ne
+sarei sopraffatto. Non terrò un discorso insieme a lui, ma se mi avesse
+chiesto di nominare cinque persone viventi nel mondo che hanno veramente
+aiutato tutti noi, Richard Stallman sarebbe uno di essi».</p>
<p>
<b>RICHARD STALLMAN</b>: Dovrei [iniziare spiegando perché ho rifiutato di
permettere che questo Forum fosse trasmesso sul web], nel caso non fosse
@@ -43,7 +50,7 @@ di numeri.</p>
<p>
Ciò che fa è segreto. Non lo si può studiare; non lo si può modificare; e
certamente non se ne può pubblicare una versione modificata. E queste sono
-tra le libertà essenziali incluse nella definizione di "software libero".</p>
+tra le libertà essenziali incluse nella definizione di “software libero”.</p>
<p>
Così, se devo essere un onesto sostenitore del software libero, non posso
andare in giro a fare discorsi e poi spingere le persone ad usare software
@@ -54,24 +61,24 @@ serio.</p>
Comunque, questo discorso non riguarda il software libero. Dopo che ho
lavorato al movimento per il software libero per vari anni e si è
incominciato ad usare alcuni pezzi del sistema operativo GNU, ho cominciato
-ad essere invitato a tenere discorsi [nei quali] . . . il pubblico iniziava
-a chiedermi: "Bene, come si generalizzano le idee sulla libertà per gli
-utenti del software ad altri tipi di cose?"</p>
+ad essere invitato a tenere discorsi [nei quali] [...] il pubblico iniziava
+a chiedermi: «Bene, come si generalizzano le idee sulla libertà per gli
+utenti del software ad altri tipi di cose?»</p>
<p>
-E, naturalmente, facevano domande stupide come, "Bene, dovrebbe essere
-libero l'hardware?" "Dovrebbe essere libero questo microfono?"</p>
+E, naturalmente, facevano domande stupide come: «Bene, dovrebbe essere
+libero l'hardware?», «Dovrebbe essere libero questo microfono?»</p>
<p>
Bene, che significa questo? Si dovrebbe essere liberi di copiarlo e
modificarlo? Bene, per modificarlo, se si compra il microfono, nessuno ci
impedirà di modificarlo. E per copiarlo, nessuno ha una copiatrice di
-microfoni. Al di fuori di "Star Trek", queste cose non esistono. Forse un
-giorno ci saranno analizzatori ed assemblatori nanotecnologici, e sarà
-realmente possibile copiare un oggetto fisico, e allora il problema del se
-si è liberi di farlo o meno comincerà ad essere davvero importante. Vedremo
-aziende agricole che cercheranno di impedire alle persone di copiare il
-cibo, e questo diventerà un problema politico importante, se mai esisterà
-questa capacità tecnologica. Non so se succederà; è solo speculazione a
-questo punto.</p>
+microfoni. Al di fuori di <cite>Star Trek</cite>, queste cose non
+esistono. Forse un giorno ci saranno analizzatori ed assemblatori
+nanotecnologici, e sarà realmente possibile copiare un oggetto fisico, e
+allora il problema del se si è liberi di farlo o meno comincerà ad essere
+davvero importante. Vedremo aziende agricole che cercheranno di impedire
+alle persone di copiare il cibo, e questo diventerà un problema politico
+importante, se mai esisterà questa capacità tecnologica. Non so se
+succederà; è solo speculazione a questo punto.</p>
<p>
Ma per altri tipi di informazioni, si può sollevare il problema perché ogni
tipo di informazione che può essere memorizzata su un computer,
@@ -101,8 +108,8 @@ senso. Capivano l'idea di un autore. Sapevano, diciamo, che una certa
commedia era stata scritta da Sofocle, ma tra scrivere un libro e copiare un
libro, c'erano altre cose utili che si potevano fare. Per esempio, si poteva
copiare parte di un libro, poi scrivere alcune nuove parole, copiare ancora
-e scrivere alcune nuove parole e così via. Questo era detto "scrivere un
-commentario" -- era una cosa comune da fare - e questi commentari erano
+e scrivere alcune nuove parole e così via. Questo era detto “scrivere un
+commentario” – era una cosa comune da fare – e questi commentari erano
apprezzati.</p>
<p>
Si poteva anche copiare un passaggio da un libro, poi scrivere altre parole,
@@ -136,8 +143,8 @@ libri, a volte dai ricchi e a volte dai poveri. I ricchi lo facevano per
avere una copia particolarmente bella che avrebbe dimostrato quanto erano
ricchi, e i poveri lo facevano perché forse non avevano abbastanza soldi per
comprare una copia stampata, ma avevano tempo di copiare un libro a
-mano. Come dice la canzone, "Il tempo non è denaro quando tutto ciò che hai
-è il tempo".</p>
+mano. Come dice la canzone, «Il tempo non è denaro quando tutto ciò che hai
+è il tempo».</p>
<p>
Così le copie a mano si facevano ancora. Credo che sia stato nel 1800 che la
stampa è diventata in realtà abbastanza economica che anche i poveri si
@@ -190,7 +197,7 @@ avere più libri scritti e pubblicati.</p>
<p>
Ora, è un patto vantaggioso? Bene, quando il pubblico non può fare copie
perché queste possono essere fatte efficacemente solo con macchine per la
-stampa - e la maggior parte delle persone non ha macchine per la stampa - il
+stampa – e la maggior parte delle persone non ha macchine per la stampa – il
risultato è che il pubblico sta scambiando una libertà che non può
esercitare, una libertà che non è di nessun valore pratico. Perciò se si
possiede qualcosa che non è di primaria importanza nella propria vita ed è
@@ -229,8 +236,8 @@ l'interesse primario degli editori è di imporvi delle restrizioni. Il
diritto d'autore una volta era facile da far rispettare perché era una
restrizione solo per gli editori, e questi ultimi erano semplici da trovare
ed era facile esaminare ciò che pubblicavano. Ora il diritto d'autore è una
-restrizione su tutti voi; imporne il rispetto richiede sorveglianza - di
-fatto un'intrusione - e pesanti pene, e stiamo vedendo l'introduzione di
+restrizione su tutti voi; imporne il rispetto richiede sorveglianza – di
+fatto un'intrusione – e pesanti pene, e stiamo vedendo l'introduzione di
queste misure nelle leggi degli Stati Uniti e di altri paesi.</p>
<p>
Il diritto d'autore era effettivamente uno scambio vantaggioso per il
@@ -264,7 +271,7 @@ saremmo tutti passati agli e-book. Chiaramente, questo tipo di campagna
pubblicitaria è pagata da qualcuno; perché? Io penso di saperlo. La ragione
è che gli e-book costituiscono l'opportunità per togliere alcune delle
libertà che i lettori della carta stampata hanno sempre avuto e continuano
-ad avere - la libertà, per esempio, di prestare un libro ad un amico, o di
+ad avere – la libertà, per esempio, di prestare un libro ad un amico, o di
prenderlo a prestito da una biblioteca pubblica, o di venderne una copia ad
un negozio di libri usati, o di comprarne una copia in modo anonimo e senza
dover inserire un record in un database contenente i dati di chi ha comprato
@@ -285,8 +292,8 @@ potesse combattere per riottenerle.</p>
<p>
Allo stesso tempo si possono osservare tentativi per privare le persone
delle loro libertà nell'uso di altri tipi di opere pubblicate. Per esempio,
-i film su DVD vengono cifrati in un formato che una volta era segreto - era
-stato progettato per essere segreto - e l'unico modo per farsi dire dalle
+i film su DVD vengono cifrati in un formato che una volta era segreto – era
+stato progettato per essere segreto – e l'unico modo per farsi dire dalle
compagnie cinematografiche il metodo di cifratura, in modo da poter
costruire dei lettori DVD, era firmare un contratto che obbligava a
implementare determinate restrizioni nel lettore; con il risultato che il
@@ -299,17 +306,17 @@ libero.</p>
<p>
Ma le società cinematografiche non erano d'accordo, e portarono la questione
in tribunale. Sapete, le società cinematografiche una volta producevano un
-sacco di film con scienziati pazzi e gente che diceva loro "dottore, ci sono
-alcune cose che l'Uomo non dovrebbe conoscere". Probabilmente queste società
-hanno visto troppi dei loro film e sono giunte alla conclusione che il
-formato dei DVD era qualcosa che l'Uomo non doveva conoscere, e sono
+sacco di film con scienziati pazzi e gente che diceva loro: «Dottore, ci
+sono alcune cose che l'Uomo non dovrebbe conoscere». Probabilmente queste
+società hanno visto troppi dei loro film e sono giunte alla conclusione che
+il formato dei DVD era qualcosa che l'Uomo non doveva conoscere, e sono
riuscite ad ottenere una sentenza di censura totale sul software usato per
leggere i DVD. Persino inserire un collegamento ad un sito fuori dagli Stati
Uniti, dove le informazioni relative siano legalmente disponibili, è stato
proibito. La sentenza è già stata portata in appello; io ho firmato in tale
-occasione una memoria come sostenitore ("friend-of-the-court brief"), e ne
-sono orgoglioso, anche se in effetti sto giocando un ruolo piuttosto piccolo
-in questa battaglia.</p>
+occasione una memoria come sostenitore <i>(friend-of-the-court brief)</i>, e
+ne sono orgoglioso, anche se in effetti sto giocando un ruolo piuttosto
+piccolo in questa battaglia.</p>
<p>
Il governo degli Stati Uniti è intervenuto direttamente a sostegno della
parte avversa, il che non è sorprendente se si considera il motivo per cui
@@ -317,8 +324,8 @@ il Digital Millennium Copyright Act è stato approvato in prima istanza. La
ragione risiede nel sistema di finanziamento delle campagne elettorali che
abbiamo qui negli Stati Uniti, cioè essenzialmente una corruzione
legalizzata in cui i candidati vengono comprati dalle imprese prima ancora
-di essere eletti. E, ovviamente, sanno bene chi sono i loro padroni - sanno
-per chi stanno lavorando - e approvano le leggi che danno maggior potere
+di essere eletti. E, ovviamente, sanno bene chi sono i loro padroni – sanno
+per chi stanno lavorando – e approvano le leggi che danno maggior potere
alle imprese.</p>
<p>
Non sappiamo cosa succederà alla fine di questa battaglia. Ma nel frattempo
@@ -330,17 +337,18 @@ pubblicate.</p>
<p>
Gli Stati Uniti non sono tuttavia il primo paese per cui ciò rappresenti una
priorità: anche per l'Unione Sovietica era molto importante. Lì fare copie
-non autorizzate e ridistribuirle era noto come Samizdat e per debellare
-questo fenomeno fu sviluppata una serie di metodi: prima di tutto, guardie
-vicino ad ogni dispositivo di copia, per controllare cosa venisse copiato e
-per impedire copie vietate. Secondo, dure punizioni per chiunque fosse
-sorpreso con copie illecite: si poteva essere spediti in Siberia. Terzo,
-incoraggiare i delatori, chiedendo a tutti di spiare i propri vicini e
-colleghi e riferire alla polizia. Quarto, responsabilità collettiva - Tu! Tu
-sei responsabile per quel gruppo di persone! Se becco uno qualsiasi di loro
-con copie illegali, in prigione ci vai tu. Quindi, è meglio se li controlli
-bene. E, quinto, propaganda, a partire dall'infanzia, per convincere tutti
-che solo un tremendo nemico del popolo farebbe queste copie illecite.</p>
+non autorizzate e ridistribuirle era noto come <i>samizdat</i> e per
+debellare questo fenomeno fu sviluppata una serie di metodi: prima di tutto,
+guardie vicino ad ogni dispositivo di copia, per controllare cosa venisse
+copiato e per impedire copie vietate. Secondo, dure punizioni per chiunque
+fosse sorpreso con copie illecite: si poteva essere spediti in
+Siberia. Terzo, incoraggiare i delatori, chiedendo a tutti di spiare i
+propri vicini e colleghi e riferire alla polizia. Quarto, responsabilità
+collettiva – Tu! Tu sei responsabile per quel gruppo di persone! Se becco
+uno qualsiasi di loro con copie illegali, in prigione ci vai tu. Quindi, è
+meglio se li controlli bene. E, quinto, propaganda, a partire dall'infanzia,
+per convincere tutti che solo un tremendo nemico del popolo farebbe queste
+copie illecite.</p>
<p>
Gli Stati Uniti stanno utilizzando tutti questi metodi. Prima di tutto,
persone a guardia dei dispositivi di copia. Nelle copisterie ci sono guardie
@@ -378,13 +386,13 @@ questo modo. Oggigiorno, non si fa nemmeno in tempo ad arrivare in
tribunale: il vostro sito viene semplicemente eliminato.</p>
<p>
Ed infine la propaganda, che comincia dall'infanzia: è a questo scopo che
-viene usato il termine "pirata". Se ci pensate, qualche anno fa il termine
-"pirata" era utilizzato per definire gli editori che non pagavano gli
+viene usato il termine “pirata”. Se ci pensate, qualche anno fa il termine
+“pirata” era utilizzato per definire gli editori che non pagavano gli
autori. Ora il significato è completamente cambiato. Ora viene applicato a
membri del pubblico che sfuggono dal controllo degli editori. Viene usato
per convincere le persone che solo un nemico del popolo farebbe delle copie
-illegali. Il termine trasmette il messaggio che "condividere qualcosa con un
-vostro simile è moralmente equivalente ad attaccare una nave". Spero che non
+illegali. Il termine trasmette il messaggio che “condividere qualcosa con un
+vostro simile è moralmente equivalente ad attaccare una nave”. Spero che non
siate d'accordo con questa frase e se non lo siete spero che vi rifiuterete
di utilizzare la parola con questo significato.</p>
<p>
@@ -400,16 +408,16 @@ d'autore dura nominalmente per un certo periodo ed ogni dato diritto
d'autore ad un certo momento terminerà. Ma quel termine non verrà mai
raggiunto perché ogni diritto d'autore sarà esteso di 20 anni ogni 20 anni:
e così nessuna opera verrà mai lasciata al dominio pubblico. Questa pratica
-è stata chiamata "copyright perpetuo rateizzato".</p>
+è stata chiamata “copyright perpetuo rateizzato”.</p>
<p>
La legge del 1998 che estende il diritto d'autore di 20 anni è nota come il
-"Mickey Mouse Copyright Extension Act" perché uno dei principali sponsor
-della legge fu la Disney. La Disney capì che il diritto d'autore su Topolino
-stava per scadere, e questo è qualcosa che voleva assolutamente evitare,
-perché quel diritto d'autore è fonte di grossi introiti.</p>
+<i>Mickey Mouse Copyright Extension Act</i> perché uno dei principali
+sponsor della legge fu la Disney. La Disney capì che il diritto d'autore su
+Topolino stava per scadere, e questo è qualcosa che voleva assolutamente
+evitare, perché quel diritto d'autore è fonte di grossi introiti.</p>
<p>
-In effetti il titolo di questo intervento doveva essere "Diritto d'autore e
-Globalizzazione". Ciò che si può vedere osservando la globalizzazione è che
+In effetti il titolo di questo intervento doveva essere “Diritto d'autore e
+Globalizzazione”. Ciò che si può vedere osservando la globalizzazione è che
essa consiste in una serie di politiche portate avanti nel nome
dell'efficienza economica tramite i cosiddetti accordi per il libero
commercio, che in realtà sono pensati per dare potere alle imprese a scapito
@@ -429,8 +437,8 @@ Paese. Così, una compagnia straniera ha più potere dei cittadini di una
nazione.</p>
<p>
Sono in atto tentativi per estendere tutto ciò oltre il NAFTA. Ad esempio,
-questo è uno degli scopi della così detta "area del libero scambio delle
-Americhe", estendere questo principio a tutti i Paesi sudamericani e
+questo è uno degli scopi della così detta “area del libero scambio delle
+Americhe”, estendere questo principio a tutti i Paesi sudamericani e
caraibici, e l'accordo multilaterale sugli investimenti doveva estenderlo a
tutto il mondo.</p>
<p>
@@ -528,8 +536,8 @@ modificato l'originale e la versione modificata potrebbe andar bene anche
per loro. Tutti quelli che cucinano lo sanno, e lo sanno da un sacco di
tempo. È del tutto normale fare copie di ricette e distribuirle ad altri ed
è altrettanto normale modificare una ricetta. Se si cambia una ricetta e la
-si prepara per gli amici ed a loro piace, questi potrebbero chiedere "Posso
-avere la ricetta?". Dunque, si scriverà la propria versione della ricetta e
+si prepara per gli amici ed a loro piace, questi potrebbero chiedere: «Posso
+avere la ricetta?». Dunque, si scriverà la propria versione della ricetta e
se ne daranno le copie agli amici. Questa è la stessa cosa che molto tempo
dopo si è cominciato a fare nella comunità del software libero.</p>
<p id="opinions">
@@ -546,13 +554,13 @@ si ha realmente bisogno di essere autorizzati a fare.</p>
La domanda successiva è: le persone dovrebbero avere il diritto di
commerciare copie fedeli? O la copia fedele senza fini di lucro è
abbastanza? Queste si devono considerare due attività differenti, per questo
-motivo si discuterà delle due domande separatamente - il diritto di fare
+motivo si discuterà delle due domande separatamente – il diritto di fare
copie fedeli a scopo non commerciale e quello di farle a scopo di
lucro. Dunque, potrebbe essere un buon compromesso quello di avere copie
commerciali coperte dal diritto d'autore accordando però a tutti il diritto
di farne copie non commerciali. In questo modo, il diritto d'autore sulle
-versioni commerciali, così come sulle versioni modificate - solo l'autore
-può approvare una versione modificata - fornirà lo stesso flusso di entrate
+versioni commerciali, così come sulle versioni modificate – solo l'autore
+può approvare una versione modificata – fornirà lo stesso flusso di entrate
che fornisce adesso per sovvenzionare la scrittura di queste opere, in
qualsiasi misura lo faccia.</p>
<p>
@@ -560,7 +568,7 @@ Ammettere la copia fedele non commerciale vuol dire che il diritto d'autore
non deve invadere più la casa di nessuno. Diventa nuovamente una
regolamentazione industriale, facile da rinforzare ed indolore, non
richiedendo più punizioni draconiane ed informatori per inasprirla. Così noi
-possiamo trarre il massimo del beneficio - ed evitare al massimo l'orrore -
+possiamo trarre il massimo del beneficio – ed evitare al massimo l'orrore –
del sistema attuale.</p>
<p>
La terza categoria riguarda le opere artistiche o di intrattenimento, in cui
@@ -600,15 +608,15 @@ che permetta di inviare a qualcuno denaro attraverso Internet; ciò può
essere realizzato in vari modi, utilizzando la crittografia, ad esempio. Si
immagini che sia consentita la copia fedele di queste opere artistiche, ma
scritte in modo che, quando le si ascolti o le si legga o le si guardi, in
-un angolino dello schermo appaia una finestrella che dice "Premete questo
-pulsante per spedire un dollaro all'autore", o al musicista o a chiunque
+un angolino dello schermo appaia una finestrella che dice «Premete questo
+pulsante per spedire un dollaro all'autore», o al musicista o a chiunque
sia. Questa finestra compare e basta, non è invadente, sta nel suo
angolino. Non dà fastidio, ma è lì, a ricordarvi che è una buona cosa
supportare gli scrittori ed i musicisti.</p>
<p>
-Perciò se il lavoro che si sta leggendo o ascoltando piace, si può pensare
-"Perché non dare un dollaro a queste persone? È solo un dollaro. Che cos'è?
-Non mi accorgerò nemmeno di non averlo". Così le persone cominceranno a
+Perciò se il lavoro che si sta leggendo o ascoltando piace, si può pensare:
+«Perché non dare un dollaro a queste persone? È solo un dollaro. Che cos'è?
+Non mi accorgerò nemmeno di non averlo». Così le persone cominceranno a
mandare un dollaro. La cosa più bella di tutto ciò è che questo meccanismo
renderebbe la copia un alleato di autori e musicisti. Quando qualcuno
spedisce ad un amico una copia per e-mail, questo amico potrebbe spedire un
@@ -620,12 +628,12 @@ totale sul pubblico in nome degli autori e dei musicisti li stanno fregando
da sempre.</p>
<p>
Vi raccomando la lettura dell'articolo di Courtney Love nella rivista
-"Salon", un articolo sui pirati che usano il lavoro dei musicisti senza
-pagarli. Questi pirati sono le case discografiche che pagano ai musicisti il
-4% dell'ammontare delle vendite, in media. Ovviamente, i musicisti di
-successo hanno più potere: prendono più del 4% delle loro ampie vendite, il
-che vuol dire che la maggior parte dei musicisti che hanno un contratto di
-registrazione riceve meno del 4% delle loro limitate vendite.</p>
+<cite>Salon</cite>, un articolo sui pirati che usano il lavoro dei musicisti
+senza pagarli. Questi pirati sono le case discografiche che pagano ai
+musicisti il 4% dell'ammontare delle vendite, in media. Ovviamente, i
+musicisti di successo hanno più potere: prendono più del 4% delle loro ampie
+vendite, il che vuol dire che la maggior parte dei musicisti che hanno un
+contratto di registrazione riceve meno del 4% delle loro limitate vendite.</p>
<p>
Ecco come funziona: la società discografica investe in pubblicità e
considera questa spesa un anticipo ai musicisti, anche se i musicisti non lo
@@ -739,13 +747,13 @@ visionarie su cui specula Stallman sia ancora enorme.</p>
Concludo chiedendo a Stallman se vuole approfondire maggiormente alcuni
aspetti del suo discorso ed in particolare se vuole esprimere ulteriori idee
sul modo in cui potrebbero essere protetti dal suo sistema di diritto
-d'autore quelli che noi chiamiamo "creatori tradizionali".</p>
+d'autore quelli che noi chiamiamo “creatori tradizionali”.</p>
<p>
<b>STALLMAN</b>: Prima di tutto, devo far notare che non dovremmo utilizzare
-il termine "protezione" per descrivere ciò che fa il diritto d'autore. Il
-diritto d'autore limita le persone. Il termine "protezione" è un termine di
+il termine “protezione” per descrivere ciò che fa il diritto d'autore. Il
+diritto d'autore limita le persone. Il termine “protezione” è un termine di
propaganda per le aziende che detengono il diritto d'autore. Il termine
-"protezione" significa impedire che qualcosa venga distrutta in qualche
+“protezione” significa impedire che qualcosa venga distrutta in qualche
modo. Beh, non penso che una canzone venga distrutta se di essa esistono più
copie suonate più volte. Non penso nemmeno che un romanzo si distrugga se
più persone ne leggono una copia. Perciò non userei quel termine. Penso che
@@ -755,8 +763,8 @@ Inoltre, pensare in termini di proprietà intellettuale è una cattiva idea
per due motivi: in primo luogo perché pregiudica la domanda cruciale in
questo campo che è: in che modo dovrebbero essere trattate queste cose?
dovrebbero essere trattate o meno come qualche tipo di proprietà? Utilizzare
-il termine "proprietà intellettuale" per descrivere questo campo vuol dire
-presupporre che la risposta sia "sì", che è questo, e non un altro, il modo
+il termine “proprietà intellettuale” per descrivere questo campo vuol dire
+presupporre che la risposta sia “sì”, che è questo, e non un altro, il modo
in cui trattare queste cose.</p>
<p>
In secondo luogo, incoraggia una ipergeneralizzazione. La proprietà
@@ -764,7 +772,7 @@ intellettuale è un concetto onnicomprensivo per parecchi sistemi legali
diversi tra loro con origini indipendenti come per esempio diritti d'autore,
brevetti, marchi registrati, segreti industriali ed altro. Sono quasi
completamente diversi; non hanno niente in comune. Ma chi sente il termine
-"proprietà intellettuale" viene portato a pensare erroneamente che esista un
+“proprietà intellettuale” viene portato a pensare erroneamente che esista un
principio generale di proprietà intellettuale applicato a determinati campi,
perciò presuppone che questi differenti campi di applicabilità della legge
siano simili. Questo porta non solo a pensare in modo confuso su ciò che sia
@@ -774,8 +782,8 @@ e la legge sui marchi registrati siano simili, mentre invece, di fatto, sono
completamente diverse.</p>
<p>
Se si vuole incoraggiare un'attenta riflessione e una corretta comprensione
-di quello che la legge dice, si eviti il termine "proprietà
-intellettuale". Si parli di diritto d'autore, o di brevetti, o di marchi
+di quello che la legge dice, si eviti il termine “proprietà
+intellettuale”. Si parli di diritto d'autore, o di brevetti, o di marchi
registrati o di qualsiasi altro argomento si voglia. Ma non si parli di
proprietà intellettuale. Sarebbe assurdo avere un'opinione sulla proprietà
intellettuale. Non ho un'opinione sulla proprietà intellettuale, ma ho
@@ -807,8 +815,8 @@ al pagamento. L'idea generale è che pagare quando si vuole dovrebbe essere
facilissimo e non dovrebbe esserci nulla che scoraggi se non la somma stessa
di denaro. E se la somma è abbastanza piccola, perché dovrebbe scoraggiare?
Sappiamo comunque che i fan amano davvero i musicisti e sappiamo che alcuni
-complessi musicali che avevano ed hanno un certo successo come i "Grateful
-Dead" hanno incoraggiato i loro fan a copiare e ridistribuire la loro
+complessi musicali che avevano ed hanno un certo successo come i “Grateful
+Dead” hanno incoraggiato i loro fan a copiare e ridistribuire la loro
musica. Non hanno avuto problemi a guadagnarsi da vivere con la loro musica
per aver incoraggiato i fan a registrarla ed a copiare le cassette. Non
hanno nemmeno ridotto le vendite dei loro dischi.</p>
@@ -833,17 +841,17 @@ successo. Quando ne sentii parlare la prima volta ero euforico. Pensavo
stesse per fare un passo verso un mondo che non sia basato sulla volontà di
tenere il pubblico in pugno. Poi ho visto che in realtà scriveva per
chiedere al pubblico di pagare. Per spiegare cosa ha fatto: stava
-pubblicando un racconto a puntate, a rate, e diceva: "se otterrò abbastanza
-denaro, ne scriverò ancora". Ma la sua richiesta ben difficilmente era una
-richiesta. Minacciava il lettore. Diceva: "se non pagate siete cattivi, e se
+pubblicando un racconto a puntate, a rate, e diceva: «Se otterrò abbastanza
+denaro, ne scriverò ancora». Ma la sua richiesta ben difficilmente era una
+richiesta. Minacciava il lettore. Diceva: «Se non pagate siete cattivi, e se
ci sono troppi fra di voi che si comportano male semplicemente smetterò di
-scrivere".</p>
+scrivere».</p>
<p>
Bene, chiaramente questo non è il modo di far sentire il pubblico invogliato
a mandarti dei soldi. Devi far sì che ti amino, non che ti temano.</p>
<p>
<b>INTERVISTATORE</b>: I dettagli sono che ha richiesto ad una certa
-percentuale - non so esattamente, probabilmente intorno al 90% - di persone
+percentuale – non so esattamente, probabilmente intorno al 90% – di persone
che mandassero una certa quantità di denaro, che, credo, fosse di un dollaro
o due o qualcosa di quest'ordine di grandezza. Si doveva dare il proprio
nome e l'indirizzo e-mail e alcune altre informazioni per scaricare il
@@ -873,7 +881,7 @@ poteri del diritto d'autore, non di abolirli.</p>
<b>THORBURN</b>: Una domanda che mi è venuta in mente quando stavi parlando,
Richard, e di nuovo adesso che stavi rispondendo a questa domanda, è perché
non consideri i modi in cui il computer stesso può eliminare completamente
-l'intermediario - in una maniera che Stephen King si è rifiutato di usare -
+l'intermediario – in una maniera che Stephen King si è rifiutato di usare –
e possono stabilire una relazione personale.</p>
<p>
<b>STALLMAN</b>: Bene, possono farlo, ed infatti la donazione volontaria è
@@ -884,9 +892,9 @@ attraverso un editore?</p>
<p>
<b>STALLMAN</b>: Assolutamente no. Spero di no, perché, vedi, gli editori
sfruttano gli autori in maniera terribile. Quando fai domande al riguardo ai
-rappresentanti degli editori loro dicono: "Beh, sì, se un autore o un gruppo
+rappresentanti degli editori loro dicono: «Beh, sì, se un autore o un gruppo
non vogliono passare attraverso di noi, non dovrebbe essergli richiesto
-dalla legge di farlo". Ma in realtà stanno facendo del loro meglio per
+dalla legge di farlo». Ma in realtà stanno facendo del loro meglio per
mettere le cose in modo che questo non sia fattibile. Per esempio stanno
proponendo dei formati multimediali con restrizioni sulla copia e per poter
pubblicare in questi formati devi passare per i grandi editori perché loro
@@ -895,8 +903,8 @@ riproduttori utilizzino questi formati e per poter ottenere qualcosa da
riprodurre sarà necessario passare dagli editori.
Così, anche senza nessuna legge che impedisca ad un autore o un musicista di
pubblicare direttamente, la cosa non sarebbe fattibile. C'è anche il
-richiamo di diventare ricchi. Dicono: "ti faremo pubblicità e forse
-diventerai ricco come i Beatles". Scegli pure un qualche gruppo di grande
+richiamo di diventare ricchi. Dicono: «Ti faremo pubblicità e forse
+diventerai ricco come i Beatles». Scegli pure un qualche gruppo di grande
successo, ma, naturalmente, solo ad un numero limitato di musicisti potrà
accadere quello che è successo a loro. Ma questo potrebbe indurli a firmare
contratti che li imprigionerebbero per sempre.</p>
@@ -951,13 +959,13 @@ commerciale di enciclopedia libera, e fa progressi. Avevamo un progetto per
una enciclopedia GNU ma ci siamo uniti al progetto commerciale quando hanno
adottato la nostra licenza. In Gennaio sono passati alla GNU-Free
Documentation License per tutti gli articoli nella loro enciclopedia. Così
-abbiamo detto, "bene, uniamo le nostre forze e invitiamo le persone a
-contribuire". Si chiama "NUPEDIA", e ne trovate il link a
+abbiamo detto: «Bene, uniamo le nostre forze e invitiamo le persone a
+contribuire». Si chiama “Nupedia”, e ne trovate il link a
http://www.gnu.org/encyclopedia. Così abbiamo esteso lo sviluppo comunitario
di una base libera di conoscenze utili dal software all'enciclopedia. Sono
piuttosto fiducioso adesso che in tutte queste aree del lavoro funzionale
non serva un incentivo economico fino al punto di dover rivedere l'uso di
-queste opere. </p>
+queste opere.</p>
<p>
<b>THORBURN</b>: Ed a proposito delle altre due categorie?</p>
<p>
@@ -969,7 +977,7 @@ dal controllo delle compagnie sull'economia e sulle leggi. Così in effetti
si tratta del problema dell'uovo e della gallina. Cosa facciamo prima? Come
possiamo ottenere un mondo dove le persone non debbano disperatamente
rincorrere il denaro se non rimuovendo il controllo delle aziende? E come
-possiamo rimuovere il controllo delle aziende se non ... In ogni caso, non
+possiamo rimuovere il controllo delle aziende se non [...] In ogni caso, non
lo so, ecco perché sto tentando di proporre prima un sistema di diritto
d'autore di compromesso e poi il pagamento volontario supportato da questo
sistema di compromesso come modo per procurare un reddito a chi scrive
@@ -1017,7 +1025,7 @@ prima. Se scrivo un saggio in cui voglio utilizzare immagini, tratte anche
da film, è diventato molto più difficile ottenere il permesso di
utilizzarle, e i prezzi richiesti per usarle sono molto più alti, anche
quando come argomenti mi richiamo alla ricerca intellettuale e alla
-categoria legale del "fair use". Per questo penso, in questo momento di
+categoria legale del <i>fair use</i>. Per questo penso, in questo momento di
diffuse trasformazioni, che le prospettive di lungo periodo possano non
essere così sconvolgenti come quello che sta accadendo a breve termine. Ma
in ogni caso dobbiamo capire che l'insieme della nostra esperienza
@@ -1030,8 +1038,8 @@ per sé una materia complessa. L'impatto della stampa in Spagna, per esempio,
è radicalmente diverso dall'impatto in Inghilterra o in Francia.</p>
<p>
<b>DOMANDA</b>: Una delle cose che mi danno fastidio quando sento
-discussioni sul diritto d'autore è che spesso si comincia con "Vogliamo un
-cambiamento totale. Vogliamo sbarazzarci di ogni tipo di controllo". Mi pare
+discussioni sul diritto d'autore è che spesso si comincia con: «Vogliamo un
+cambiamento totale. Vogliamo sbarazzarci di ogni tipo di controllo». Mi pare
che a monte della suddivisione nelle tre categorie suggerite ci sia il
riconoscimento che il diritto d'autore ha un qualche senso. Alcuni critici
dell'attuale sistema del diritto d'autore credono che in effetti
@@ -1055,23 +1063,23 @@ d'autore oggi, a meno che queste società non abbiano una macchina del tempo
da qualche parte. Certamente in uno dei loro film avevano una macchina del
tempo. Quindi forse è questo che li ha influenzati.</p>
<p>
-<b>DOMANDA</b>: Hai mai pensato di estendere il concetto di "fair use", e
-potresti chiarircene qualche sfumatura?</p>
+<b>DOMANDA</b>: Hai mai pensato di estendere il concetto di <i>fair use</i>,
+e potresti chiarircene qualche sfumatura?</p>
<p>
<b>STALLMAN</b>: L'idea di dare a tutti il permesso di fare copie integrali,
non per uso commerciale, di due dei tre tipi di opere, certamente potrebbe
-essere intesa come un'estensione del "fair use". È un concetto di "fair use"
-più ampio dell'attuale. Se l'idea è che il pubblico rinunci a certe libertà
-per avere più progresso, allora si può segnare il confine in vari punti:
-quali libertà il pubblico abbandona e quali libertà mantiene?</p>
+essere intesa come un'estensione del <i>fair use</i>. È un concetto di
+<i>fair use</i> più ampio dell'attuale. Se l'idea è che il pubblico rinunci
+a certe libertà per avere più progresso, allora si può segnare il confine in
+vari punti: quali libertà il pubblico abbandona e quali libertà mantiene?</p>
<p>
<b>DOMANDA</b>: Per fare una breve digressione, in certi campi dello
-spettacolo esiste il concetto di "rappresentazione pubblica". Quindi, per
+spettacolo esiste il concetto di “rappresentazione pubblica”. Quindi, per
esempio, il diritto d'autore non ci impedisce di cantare i canti natalizi al
momento opportuno, ma impedisce la loro esecuzione in pubblico. E mi chiedo
-se non sarebbe utile espandere il "fair use", anziché alla copia letterale e
-non commerciale senza limiti, a qualcosa di meno ma comunque più ampio del
-concetto attuale di "fair use".</p>
+se non sarebbe utile espandere il <i>fair use</i>, anziché alla copia
+letterale e non commerciale senza limiti, a qualcosa di meno ma comunque più
+ampio del concetto attuale di <i>fair use</i>.</p>
<p>
<b>STALLMAN</b>: Prima pensavo che questo sarebbe stato sufficiente, ma poi
Napster mi ha convinto del contrario: Napster è usato dai suoi utenti per
@@ -1088,13 +1096,13 @@ vicenda di Napster è quella di una biblioteca pubblica. Credo che alcuni di
voi che hanno seguito le discussioni su Napster l'abbiano già
sentita. Vorrei che la commentassi. A volte, chi sostiene coloro che dicono
che Napster dovrebbe continuare senza restrizioni, dice qualcosa di questo
-genere: "Quando si va in una biblioteca pubblica e si prende in prestito un
+genere: «Quando si va in una biblioteca pubblica e si prende in prestito un
libro, non lo si paga, e lo si può prendere in prestito decine, centinaia di
-volte, senza alcun pagamento aggiuntivo. Perché Napster sarebbe diverso?"</p>
+volte, senza alcun pagamento aggiuntivo. Perché Napster sarebbe diverso?»</p>
<p>
<b>STALLMAN</b>: Non è esattamente lo stesso. Ma bisognerebbe sottolineare
che gli editori vogliono trasformare le biblioteche pubbliche in negozi
-"pay-per-use". Quindi essi sono contro le biblioteche pubbliche.</p>
+<i>pay-per-use</i>. Quindi essi sono contro le biblioteche pubbliche.</p>
<p>
<b>DOMANDA</b>: Queste idee sul diritto d'autore potrebbero suggerire nuove
idee per certe questioni relative alle leggi sui brevetti come la produzione
@@ -1103,7 +1111,7 @@ di farmaci generici economici da usare in Africa?</p>
<b>STALLMAN</b>: No, sono due cose completamente diverse. Le questioni sui
brevetti sono completamente diverse da quelle sul diritto d'autore. L'idea
che abbiano qualcosa in comune è una delle spiacevoli conseguenze dell'uso
-del termine "proprietà intellettuale", e dell'incoraggiare le persone a
+del termine “proprietà intellettuale”, e dell'incoraggiare le persone a
tentare di trattare alla stessa stregua queste questioni, perché, come avete
sentito, finora ho parlato di questioni in cui il prezzo della copia non è
la cosa cruciale. Ma qual è la questione cruciale a proposito della
@@ -1136,9 +1144,9 @@ utilizzati, il risultato è che i contadini non possono più comportarsi come
hanno sempre fatto.</p>
<p>
Un contadino canadese aveva una varietà brevettata che cresceva nel suo
-campo, e spiegò: "Non l'ho fatto apposta. Il polline è stato trascinato dal
+campo, e spiegò: «Non l'ho fatto apposta. Il polline è stato trascinato dal
vento, e i geni di quel polline sono entrati nel mio assortimento di
-piante". Gli è stato risposto che non importava: doveva distruggerle in ogni
+piante». Gli è stato risposto che non importava: doveva distruggerle in ogni
caso. È un caso limite di quanto il governo possa appoggiare un monopolista.</p>
<p>
Quindi credo che, seguendo gli stessi principi che io applico al copiare
@@ -1155,10 +1163,10 @@ che l'idealismo abbia una parte essenziale nello sviluppo di un'informazione
libera e funzionale. Si deve capire che è importante che questa informazione
sia libera, che solo quando l'informazione è libera se ne può fare pieno
uso: quando è limitata, non si può. Bisogna che si riconosca che
-l'informazione non libera è un tentativo di "dividerci, tenerci impotenti e
-sottometterci". Allora si potrà afferrare l'idea: "Lavoriamo insieme per
+l'informazione non libera è un tentativo di “dividerci, tenerci impotenti e
+sottometterci”. Allora si potrà afferrare l'idea: «Lavoriamo insieme per
produrre l'informazione che vogliamo usare, in modo che non sia sotto il
-controllo di qualche persona potente che ci ordini cosa possiamo farne".</p>
+controllo di qualche persona potente che ci ordini cosa possiamo farne».</p>
<p>
Questo dà una grande spinta all'iniziativa. Non so quanto funzionerà nelle
diverse aree, ma penso che ci sia un modo concreto di farlo nel campo
@@ -1205,10 +1213,10 @@ uno studente ha bisogno nella sua carriera scolastica.</p>
<b>STALLMAN</b>: In effetti è vero. Ma anch'io non ho scritto un intero
sistema operativo libero. Ho scritto qualche pezzo ed invitato altri ad
unirsi e scrivere altri pezzi. Quindi ho solo dato l'esempio. Ho detto:
-"Vado in questa direzione. Unitevi a me e raggiungeremo l'obiettivo". E si
+«Vado in questa direzione. Unitevi a me e raggiungeremo l'obiettivo». E si
sono unite a me abbastanza persone perché lo raggiungessimo. Può essere
-scoraggiante pensare in termini di "Come farò da solo a finire questo
-immenso lavoro?". Quindi il punto è: non considerarlo in questo modo, ma
+scoraggiante pensare in termini di «Come farò da solo a finire questo
+immenso lavoro?». Quindi il punto è: non considerarlo in questo modo, ma
pensare a fare il primo passo e accorgersi che dopo averlo fatto, altri
faranno altri passi e, insieme, alla fine il lavoro sarà realizzato.</p>
<p>
@@ -1220,12 +1228,12 @@ dimensioni dell'intero lavoro, ma alle dimensioni della parte che si vuole
fare. Questo dimostrerà a tutti che si può fare, e così altri faranno altre
parti.</p>
-
-<hr />
-<blockquote id="fsfs"><p>Questo intervento è stato pubblicato in <a
-href="http://shop.fsf.org/product/free-software-free-society/"><cite>Free
+<hr class="no-display" />
+<div class="edu-note c"><p id="fsfs">Questo intervento è stato pubblicato in <a
+href="https://shop.fsf.org/product/free-software-free-society/"><cite>Free
Software, Free Society: The Selected Essays of Richard
-M. Stallman</cite></a>.</p></blockquote>
+M. Stallman</cite></a>.</p></div>
+</div>
<div class="translators-notes">
@@ -1235,7 +1243,7 @@ M. Stallman</cite></a>.</p></blockquote>
<!-- for id="content", starts in the include above -->
<!--#include virtual="/server/footer.it.html" -->
-<div id="footer">
+<div id="footer" role="contentinfo">
<div class="unprintable">
<p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a
@@ -1255,7 +1263,7 @@ href="mailto:webmasters@gnu.org">&lt;webmasters@gnu.org&gt;</a>.</p>
&lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>.</p>
- <p>For information on coordinating and submitting translations of
+ <p>For information on coordinating and contributing translations of
our web pages, see <a
href="/server/standards/README.translations.html">Translations
README</a>. -->
@@ -1287,12 +1295,12 @@ href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle traduzioni</a>.</p>
There is more detail about copyright years in the GNU Maintainers
Information document, www.gnu.org/prep/maintain. -->
-<p>Copyright &copy; 2001, 2007, 2008, 2012, 2014, 2018, 2020 Free Software
-Foundation, Inc.</p>
+<p>Copyright &copy; 2001, 2021 Free Software Foundation, Inc.</p>
<p>Questa pagina è distribuita secondo i termini della licenza <a rel="license"
-href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/">Creative Commons
-Attribuzione - Non opere derivate 4.0 internazionale</a> (CC BY-ND 4.0).</p>
+href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/deed.it">Creative
+Commons Attribuzione - Non opere derivate 4.0 Internazionale</a> (CC BY-ND
+4.0).</p>
<!--#include virtual="/server/bottom-notes.it.html" -->
<div class="translators-credits">
@@ -1305,7 +1313,7 @@ Sabrina Pampaloni, Paola Blason, Giorgio V. Felchero, Andrea Pescetti.</div>
<p class="unprintable"><!-- timestamp start -->
Ultimo aggiornamento:
-$Date: 2020/12/08 18:00:01 $
+$Date: 2021/10/16 10:33:12 $
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</p>