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<title>(Concluso) Boicottate Amazon! - Progetto GNU - Free Software Foundation</title>

<!--#include virtual="/philosophy/po/amazon.translist" -->
<!--#include virtual="/server/banner.it.html" -->
<h2>(Concluso) Boicottate Amazon!</h2>

<div class="comment">
<p>
La FSF ha deciso di concludere il boicottaggio di Amazon nel mese di
settembre 2002, anche se questa pagina è stata aggiornata solo più
tardi. Non sappiamo di preciso come sia andata a finire la causa contro
Barnes &amp; Noble, ma apparentemente non ha comportato particolari problemi
per la parte citata in giudizio. E Amazon non ha attaccato altri.</p>
<p>
Amazon ha ottenuto molti altri minacciosi brevetti in seguito, ma non li ha
ancora usati contro altri. Forse non lo farà. E se lo farà, vedremo di
denunciare nuovamente le sue azioni.</p>
<p>
Il resto di questa pagina rimane come è stato scritto nel 2001, quando il
boicottaggio era ancora attivo.</p>
</div>

<hr class="thin" />

<p>
Se sostenete il boicottaggio,
<br />
<em>Mettete dei link a questa pagina</em>
<br />
<strong>http://www.gnu.org/philosophy/amazon.it.html</strong> !!!!
</p>

<hr class="thin" />

<h3 id="whyBoycott">Perché boicottiamo Amazon</h3>
<p>
Amazon ha ottenuto un <a href="/philosophy/amazonpatent.html">brevetto
negli Stati Uniti (5.960.411)</a> per un'idea importante e ovvia per  il
commercio elettronico: un'idea a volte chiamata "acquisto con un  solo
click". L'idea è che, in un navigatore web, il vostro ordine  d'acquisto per
un certo oggetto possa portare con sé informazioni  sulla vostra
identità. Il meccanismo funziona inviando al server un  "cookie", un tipo di
codice identificativo che il vostro navigatore ha  ricevuto in precedenza
dallo stesso server.  </p>
<p>
Amazon ha fatto causa per bloccare l'uso di questa semplice idea,
dimostrando che intende monopolizzarla. Questo è un attacco  contro il World
Wide Web e contro il commercio elettronico in  generale.  </p>
<p>
L'idea brevettata qui è semplicemente che una ditta può darvi qualcosa che
potrete in seguito mostrar loro per identificarvi a fini di credito.  Non si
tratta di niente di nuovo: una carta di credito fisica svolge  la stessa
funzione, dopo tutto. Ma l'Ufficio Brevetti Americano  registra ogni giorno
brevetti su idee ovvie e ben note. A volte il  risultato è un disastro.  </p>
<p>
Oggi Amazon sta facendo causa ad una grande ditta. Se questa fosse  solo una
disputa tra due aziende, non sarebbe un'importante questione pubblica.  Ma
il brevetto dà ad Amazon potere su chiunque altro  gestisca un sito web
negli Stati Uniti (o in ogni altro paese che  conceda loro simili brevetti),
il potere di controllare ogni uso di  questa tecnica. Sebbene oggi sia stata
fatta causa a una sola ditta,  il problema riguarda tutta Internet.  </p>
<p>
Amazon non è la sola colpevole in ciò che sta accadendo. L'Ufficio  Brevetti
Americano è colpevole di avere standard molto bassi e i  tribunali americani
sono colpevoli di appoggiarli. E la legge  americana sui brevetti è
colpevole di autorizzare brevetti su tecniche  che manipolano l'informazione
e i modelli di comunicazione, una  politica che è dannosa in generale.</p>

<p>
Stupide politiche di governo hanno dato ad Amazon questa opportunità, ma
un'opportunità non è una scusa. Amazon ha fatto la scelta di ottenere
questo brevetto e la scelta di usarlo in tribunale per attaccare. La
responsabilità morale ultima per le azioni di Amazon è dei dirigenti  di
Amazon.  </p>
<p>
Possiamo sperare che il tribunale scopra che questo brevetto non è
legalmente valido. Che lo faccia o meno dipenderà dai dettagli e da oscuri
particolari legali. Il brevetto usa una quantità di dettagli  parzialmente
rilevanti per fare sì che questa "invenzione" sembri  piuttosto ingegnosa.  </p>
<p>
Ma non dobbiamo attendere passivamente che il tribunale decida la  libertà
del commercio elettronico. C'è qualcosa che possiamo fare  adesso: possiamo
rifiutarci di fare affari con Amazon. Per favore non  comprate niente da
Amazon finché non prometteranno di smettere di  usare questo brevetto per
minacciare o limitare altri siti web.  </p>
<p>
Se siete l'autore di un libro venduto da Amazon, potete fornire un  grande
aiuto a questa campagna mettendo questo testo nel "commento  dell'autore"
sul vostro libro, sul sito web di Amazon. (Ahimè, sembra  che si rifiutino
di pubblicare questi commenti per conto degli autori.)  </p>
<p>
Se avete suggerimenti, o se semplicemente sostenete il boicottaggio,
scrivete una mail a <a
href="mailto:amazon@gnu.org">&lt;amazon@gnu.org&gt;</a> per farcelo
sapere.  </p>
<p>
La risposta di Amazon alle persone che scrivono a proposito del  brevetto
contiene un'indicazione sottilmente errata che vale la pena  di analizzare:  </p>
<blockquote><p>
      Il sistema dei brevetti è pensato per incoraggiare        l'innovazione e
abbiamo impiegato migliaia di ore a sviluppare il        nostro metodo di
acquisto «1-ClickR».  
</p></blockquote>
<p>
Se hanno impiegato migliaia di ore, certamente non le hanno impiegate a
pensare alla tecnica generale coperta dal brevetto. Così, se dicono la
verità, hanno passato quelle ore a fare che cosa?  </p>
<p>
Forse hanno passato parte del tempo a scrivere la richiesta di
brevetto. Questo compito è stato certamente più arduo che pensare alla
tecnica. O forse stanno parlando del tempo impiegato a  progettare,
scrivere, provare e perfezionare gli script e le pagine  web per gestire
l'acquisto ad un click. Questo è stato certamente un  lavoro
significativo. Leggendo attentamente le loro parole sembra che  "migliaia di
ore impiegate a sviluppare" possano comprendere entrambi  questi due
lavori.  </p>
<p>
Ma qui il problema non sono i dettagli nei loro particolari script  (che non
ci mettono a disposizione) e pagine web (che sono comunque  coperte dal
diritto d'autore). Il problema qui è l'idea generale, e se  Amazon debba
avere il monopolio su quest'idea.  </p>
<p>
Siete, o siamo, liberi di passare le ore necessarie a scrivere i  nostri
script, le nostre pagine web, di offrire l'acquisto ad un  click? Anche se
vendiamo cose diverse dai libri, siamo liberi di fare  questo? Questo è il
problema. Amazon cerca di negarci questa libertà,  con l'aiuto zelante di un
governo americano fuorviato.  </p>
<p>
Quando Amazon ci invia frasi abilmente fuorvianti come quella citata  in
precedenza, dimostra qualcosa di importante: a loro importa di cosa  pensa
il pubblico delle loro azioni. Devono preoccuparsene, in quanto  sono
rivenditori al dettaglio. Il disgusto del pubblico può incidere  sui loro
profitti.  </p>
<p>
E' stato fatto notare che il problema dei brevetti sul software è  molto più
grande di Amazon, che altre ditte potrebbero aver agito allo  stesso modo e
che boicottare Amazon non cambierà direttamente la legge  sui
brevetti. Naturalmente, tutto questo è vero, ma non si tratta di un
argomento sufficiente contro questo boicottaggio!  </p>
<p>
Se organizziamo un boicottaggio forte e duraturo, Amazon potrebbe ad  un
certo punto fare una concessione perché il boicottaggio termini. E  anche se
non lo facessero, la prossima azienda che abbia un brevetto  software
oltraggioso e valutasse di fare causa a qualcuno, capirebbe  che ci può
essere un prezzo da pagare. Potrebbero ripensarci.  </p>
<p>
Il boicottaggio può anche aiutare indirettamente a cambiare la legge  sui
brevetti, attirando l'attenzione sul problema e diffondendo la  richiesta di
un cambiamento. Ed è così facile partecipare che non c'è  rischio di essere
dissuasi in proposito. Se siete d'accordo con il  problema, perché
<em>non</em> boicottare Amazon?  </p>
<p>
Per diffondere questa voce, mettete una nota sul boicottaggio nella vostra
pagina web personale, come pure su pagine istituzionali se potete.  Mettete
un puntatore a questa pagina: vi troverete le  informazioni aggiornate.  </p>

<h3 id="whyContinue">Perché il    boicottaggio continua anche se la causa è chiusa</h3>

<p>
Amazon.com ha riferito nel Marzo 2002 che ha chiuso la lunga causa  sulla
violazione di brevetti contro Barnes &amp; Noble sul suo sistema di
acquisti ad un click. I dettagli dell'accordo non sono stati resi
pubblici.  </p>

<p>
Poiché i termini non sono stati resi pubblici, non abbiamo modo di  sapere
se questo rappresenta una sconfitta tale per Amazon da  giustificare la fine
del boicottaggio. Perciò, incoraggiamo chiunque a  continuare il
boicottaggio.  </p>

<h3 id="Updates">Aggiornamenti e link</h3>

<p>
In questa sezione, elenchiamo aggiornamenti e puntatori a proposito di
questioni relative ad Amazon.com, alle loro pratiche commerciali e ad
articoli legati al boicottaggio. Le nuove informazioni saranno aggiunte  in
fondo a questa sezione.  </p>

<p>
Tim O'Reilly ha inviato ad Amazon una  <a
href="http://www.oreilly.com/pub/a/oreilly/ask_tim/2000/amazon_patent.html">lettera
aperta</a> disapprovando l'uso di questo brevetto, definendo la sua
posizione con la maggior forza possibile dato che non vuole smettere di fare
affari con loro.  </p>

<p>
<a href="http://www.stallman.org/">Richard M. Stallman</a> ha scritto  una
<a href="/philosophy/amazon-rms-tim.html">lettera a Tim  O'Reilly</a>
riguardo all'affermazione di Jeff Bezos, CEO di Amazon,  che ha chiesto che
i brevetti sul software durino solo 3 o 5 anni.  </p>

<p>
Paul Barton-Davis <a href="mailto:pbd@op.net">&lt;pbd@op.net&gt;</a>,  uno
dei programmatori che ha fondato Amazon,  <a
href="http://www.equalarea.com/paul/amazon-1click.html">scrive</a> a
proposito del boicottaggio ad Amazon.  </p>

<p>
Nat Friedman ha scritto un  <a href="/philosophy/amazon-nat.html">articolo
sul successo del  boicottaggio ad Amazon</a>.  </p>

<p>
Da parte sua, Amazon sta facendo anche  <a
href="https://web.archive.org/web/20140610154715/http://www.salon.com/1999/10/28/amazon_3/">altre
cose odiose</a> presso un altro tribunale.  </p>

<p>
Si veda <a href="http://endsoftpatents.org">http://endsoftpatents.org</a>
per maggiori informazioni sul problema più vasto dei <a
href="https://web.archive.org/web/20150329143651/http://progfree.org/Patents/patents.html">brevetti
sul  software</a>.</p>

<p>
<a
href="http://web.archive.org/web/20010430183216/http://www.cpsr.org/links/bookstore/">I
professionisti del  computer per la responsabilità sociale hanno rinunciato
alla loro  associazione con Amazon</a>.  </p>

<div class="translators-notes">

<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.-->
 </div>
</div>

<!-- for id="content", starts in the include above -->
<!--#include virtual="/server/footer.it.html" -->
<div id="footer">
<div class="unprintable">

<p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a
href="mailto:gnu@gnu.org">&lt;gnu@gnu.org&gt;</a>. Ci sono anche <a
href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. Inviate segnalazioni
di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a
href="mailto:webmasters@gnu.org">&lt;webmasters@gnu.org&gt;</a>.</p>

<p>
<!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
        replace it with the translation of these two:

        We work hard and do our best to provide accurate, good quality
        translations.  However, we are not exempt from imperfection.
        Please send your comments and general suggestions in this regard
        to <a href="mailto:web-translators@gnu.org">

        &lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>.</p>

        <p>For information on coordinating and submitting translations of
        our web pages, see <a
        href="/server/standards/README.translations.html">Translations
        README</a>. -->
Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai
dettagli e alla qualità, ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne
riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni
a <a
href="mailto:web-translators@gnu.org">&lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>
oppure contattate direttamente il <a
href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/">gruppo dei traduttori
italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni
delle nostre pagine web consultate la <a
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</div>

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<p>Questa pagina è distribuita secondo i termini della licenza <a rel="license"
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Attribuzione - Non opere derivate 4.0 internazionale</a> (CC BY-ND 4.0).</p>

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<div class="translators-credits">

<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.-->
Tradotto originariamente da Sabrina Pampaloni.                 Modifiche
successive di Sabrina Pampaloni, Francesco                 Potortì,
Alessandro Rubini, Paola Blason e Giorgio V. Felchero, Andrea Pescetti</div>

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Ultimo aggiornamento:

$Date: 2020/07/05 14:01:37 $

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