diff options
author | Christian Grothoff <christian@grothoff.org> | 2020-10-11 13:29:45 +0200 |
---|---|---|
committer | Christian Grothoff <christian@grothoff.org> | 2020-10-11 13:29:45 +0200 |
commit | 1ae0306a3cf2ea27f60b2d205789994d260c2cce (patch) | |
tree | 53117a55c27601e92172ea82f1d8cd11d355c06c /talermerchantdemos/blog/articles/it/university.html | |
parent | 2e665813a44988bfd906c0fab773f82652047841 (diff) | |
download | taler-merchant-demos-1ae0306a3cf2ea27f60b2d205789994d260c2cce.tar.gz taler-merchant-demos-1ae0306a3cf2ea27f60b2d205789994d260c2cce.tar.bz2 taler-merchant-demos-1ae0306a3cf2ea27f60b2d205789994d260c2cce.zip |
add i18n FSFS
Diffstat (limited to 'talermerchantdemos/blog/articles/it/university.html')
-rw-r--r-- | talermerchantdemos/blog/articles/it/university.html | 211 |
1 files changed, 211 insertions, 0 deletions
diff --git a/talermerchantdemos/blog/articles/it/university.html b/talermerchantdemos/blog/articles/it/university.html new file mode 100644 index 0000000..3ac3a21 --- /dev/null +++ b/talermerchantdemos/blog/articles/it/university.html @@ -0,0 +1,211 @@ +<!--#set var="ENGLISH_PAGE" value="/philosophy/university.en.html" --> + +<!--#include virtual="/server/header.it.html" --> +<!-- Parent-Version: 1.77 --> + +<!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! --> +<title>Rilasciare software libero se lavorate all'università - Progetto GNU - Free +Software Foundation</title> + +<!--#include virtual="/philosophy/po/university.translist" --> +<!--#include virtual="/server/banner.it.html" --> +<h2>Rilasciare software libero se lavorate all'università</h2> + +<p> +All'interno del movimento del software libero, crediamo che gli utenti +informatici debbano godere della libertà di modificare e distribuire il +software che usano. Il termine inglese "free", riferito al software libero, +indica la libertà: in altre parole, gli utenti hanno la libertà di +eseguire, modificare e ridistribuire il software. Il software libero +contribuisce alla conoscenza umana, al contrario di quanto fa il software +non libero. Le università dovrebbero perciò incoraggiare il software libero +per l'avanzamento della conoscenza umana, così come dovrebbero +incoraggiare ricercatori e studenti a pubblicare i propri lavori.</p> + +<p> +Ahimè, molti amministratori universitari dimostrano una tendenza +caratterizzata dall'avidità verso il software (e verso la scienza); vedono +nei programmi l'opportunità per trarne dei profitti, non per contribuire +alla conoscenza umana. Gli sviluppatori di software libero hanno dovuto far +fronte a questa tendenza per almeno vent'anni.</p> + +<p> +Quando iniziai a sviluppare il <a href="/gnu/thegnuproject.html">sistema +operativo GNU</a> nel 1984, il primo passo fu quello di lasciare il mio +posto al MIT. Lo feci proprio per impedire all'ufficio licenze del MIT di +interferire con il rilascio di GNU come software libero. Avevo pianificato +un approccio preciso per licenziare programmi GNU in modo che fosse +assicurato il mantenimento delle versioni modificate come software libero, +un approccio concretizzatosi nella <a href="/licenses/gpl.html">GNU General +Public License</a> (GNU GPL) e non volevo supplicare l'amministrazione del +MIT perché me lo lasciasse fare.</p> + +<p> +Nel corso degli anni, spesso esponenti universitari hanno contattato la +Free Software Foundation per chiedere consiglio su come convincere gli +amministratori che considerano il software soltanto come qualcosa da +vendere. Un buon metodo, applicabile anche a progetti finanziati ad hoc, è +basare il vostro lavoro su un programma già esistente rilasciato sotto la +licenza GNU GPL. A quel punto potete dire agli amministratori: “Non +possiamo rilasciare la versione modificata con una licenza che non sia la +GNU GPL, qualsiasi altro modo violerebbe il diritto d'autore”. Quando +l'immagine del dollaro sfumerà davanti ai loro occhi, generalmente +acconsentiranno a rilasciarlo come software libero.</p> + +<p> +Potete anche chiedere aiuto allo sponsor che finanzia. Quando un gruppo +della NYU [NdT: New York University] sviluppò il compilatore GNU Ada con i +fondi della US Air Force, il contratto prevedeva esplicitamente la +donazione del codice risultante alla Free Software Foundation. Contrattate +prima lo sponsor, poi chiarite gentilmente all'amministrazione +dell'università che non è possibile rinegoziare l'accordo +preso. Preferiranno avere un contratto per sviluppare software libero +piuttosto che non averne affatto, così molto probabilmente acconsentiranno.</p> + +<p> +Per tutto ciò che fate, sollevate presto la questione - sicuramente prima +che il programma sia stato sviluppato per metà. A questo punto, +l'università avrà ancora bisogno di voi e potrete giocare le vostre carte: +dite all'amministrazione che finirete il programma, lo renderete +utilizzabile, se accetterà per iscritto che sia software libero (e +accoglierà la vostra scelta di licenziarlo come software libero). In caso +contrario, ci lavorerete sopra quel tanto che basta per scriverne una +ricerca, e senza mai creare una versione sufficientemente evoluta da poter +essere distribuita. Quando gli amministratori si renderanno conto che la +scelta è tra avere pacchetti di software libero che porteranno credito +all'università o non avere proprio niente, generalmente sceglieranno la +prima opzione.</p> +<p> +A volte la FSF può convincere la vostra università ad adottare la GNU +General Public License o a passare alla versione 3 della stessa. Se non +riuscite da soli, chiedeteci di aiutarvi: scrivete a licensing@fsf.org e +specificate “urgent” nel titolo.</p> + +<p> +Non tutte le università seguono politiche basate sull'avidità. La politica +comunemente seguita alla University of Texas prevede il rilascio come +software libero sotto GNU General Public License di tutto il software +sviluppato al suo interno. La Univates in Brasile e l'International +Institute of Information Technology di Hyderabad (India) seguono entrambe +una politica favorevole al rilascio di software sotto GPL. Cercando +supporto all'interno della facoltà, potrete riuscire a instaurare una +politica analoga nella vostra università. Presentatela come una questione +di principio: l'università ha la missione di stimolare l'avanzamento della +conoscenza umana, o il suo unico scopo è quello di perpetuare se stessa?</p> + +<p> +Per convincere l'università, aiuta mostrarsi determinati e adottare una +prospettiva etica, come facciamo nel movimento del software libero. Per +trattare il pubblico in modo eticamente corretto, il software dovrebbe +essere libero - nel senso della libertà - per chiunque.</p> + +<p> +Molti sviluppatori di software libero professano ragioni strettamente +pratiche per farlo: sostengono di voler consentire ad altri di condividere +e modificare il software come espediente per renderlo potente e +affidabile. Se questi valori vi spingono a sviluppare software libero, +funzionante e utile, vi ringraziamo per il contributo. Ma tali valori non +vi offrono una forte presa per resistere quando gli amministratori +universitari tentano di convincervi a scrivere software non-libero.</p> + +<p> +Possono, ad esempio, sostenere che: «Potremmo renderlo ancora più potente e +affidabile con tutto il denaro che potremmo farci». Questa pretesa può o +meno rivelarsi valida alla fine, ma è dura da confutare a priori. Possono +suggerire una licenza che offra copie «gratuite, esclusivamente ad uso +accademico», sottintendendo così che il pubblico generico non meriti la +libertà e che ciò solleciterà la cooperazione dei ricercatori, che è tutto +quello di cui (dicono) avete bisogno.</p> + +<p> +Se partite da valori "pragmatici", è difficile trovare una buona ragione +per rifiutare queste proposte senza via d'uscita, ma potete riuscirci +facilmente se basate la vostra fermezza su valori etici e politici. Cosa +c'è di positivo nel creare un programma potente e affidabile a spese della +libertà degli utenti? Non si dovrebbe applicare la libertà sia all'interno +che all'esterno delle istituzioni accademiche? Le risposte sono ovvie se +la libertà e la comunità rientrano tra i vostri obiettivi. Il software +libero rispetta la libertà degli utenti, mentre il software non libero la +nega.</p> + +<p> +Non c'è nulla che rafforzi la vostra risolutezza come sapere che la libertà +della comunità dipende, in primo luogo, da voi stessi.</p> + +<hr /> +<blockquote id="fsfs"><p class="big">Questo testo è stato pubblicato in <a +href="http://shop.fsf.org/product/free-software-free-society/"><cite> Free +Software, Free Society: The Selected Essays of Richard +M. Stallman</cite></a>.</p></blockquote> + +<div class="translators-notes"> + +<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.--> + </div> +</div> + +<!-- for id="content", starts in the include above --> +<!--#include virtual="/server/footer.it.html" --> +<div id="footer"> +<div class="unprintable"> + +<p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a +href="mailto:gnu@gnu.org"><gnu@gnu.org></a>. Ci sono anche <a +href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. Inviate segnalazioni +di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a +href="mailto:webmasters@gnu.org"><webmasters@gnu.org></a>.</p> + +<p> +<!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph, + replace it with the translation of these two: + + We work hard and do our best to provide accurate, good quality + translations. However, we are not exempt from imperfection. + Please send your comments and general suggestions in this regard + to <a href="mailto:web-translators@gnu.org"> + + <web-translators@gnu.org></a>.</p> + + <p>For information on coordinating and submitting translations of + our web pages, see <a + href="/server/standards/README.translations.html">Translations + README</a>. --> +Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai +dettagli e alla qualità, ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne +riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni +a <a +href="mailto:web-translators@gnu.org"><web-translators@gnu.org></a> +oppure contattate direttamente il <a +href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/">gruppo dei traduttori +italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni +delle nostre pagine web consultate la <a +href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle traduzioni</a>.</p> +</div> + +<p>Copyright © 2002 Richard Stallman</p> + +<p>Questa pagina è distribuita secondo i termini della licenza <a rel="license" +href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/us/deed.it">Creative +Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Stati Uniti</a> (CC BY-ND +3.0).</p> + +<!--#include virtual="/server/bottom-notes.it.html" --> +<div class="translators-credits"> + +<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.--> +Tradotto da Bernardo Parrella, con la collaborazione dei Traduttori italiani +dei testi del progetto GNU. Impaginazione a cura di Valerio +Ravaglia. Modifiche successive di Giorgio V. Felchero, Paola Blason, Andrea +Pescetti.</div> + +<p class="unprintable"><!-- timestamp start --> +Ultimo aggiornamento: + +$Date: 2015/05/23 06:11:07 $ + +<!-- timestamp end --> +</p> +</div> +</div> +</body> +</html> |