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author | Christian Grothoff <christian@grothoff.org> | 2020-10-11 13:29:45 +0200 |
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diff --git a/talermerchantdemos/blog/articles/it/patent-reform-is-not-enough.html b/talermerchantdemos/blog/articles/it/patent-reform-is-not-enough.html new file mode 100644 index 0000000..4130cce --- /dev/null +++ b/talermerchantdemos/blog/articles/it/patent-reform-is-not-enough.html @@ -0,0 +1,190 @@ +<!--#set var="PO_FILE" + value='<a href="/philosophy/po/patent-reform-is-not-enough.it.po"> + https://www.gnu.org/philosophy/po/patent-reform-is-not-enough.it.po</a>' + --><!--#set var="ORIGINAL_FILE" value="/philosophy/patent-reform-is-not-enough.html" + --><!--#set var="DIFF_FILE" value="/philosophy/po/patent-reform-is-not-enough.it-diff.html" + --><!--#set var="OUTDATED_SINCE" value="2019-03-23" --><!--#set var="ENGLISH_PAGE" value="/philosophy/patent-reform-is-not-enough.en.html" --> + +<!--#include virtual="/server/header.it.html" --> +<!-- Parent-Version: 1.77 --> + +<!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! --> +<title>Una riforma dei brevetti non è sufficiente - Progetto GNU - Free Software +Foundation</title> + +<!--#include virtual="/philosophy/po/patent-reform-is-not-enough.translist" --> +<!--#include virtual="/server/banner.it.html" --> +<!--#include virtual="/server/outdated.it.html" --> +<h2>Una riforma dei brevetti non è sufficiente</h2> + +<p> +Chi apprende per la prima volta del problema dei brevetti software è +generalmente interessato ai casi più eclatanti: brevetti che coprono +tecniche già largamente conosciute. Un esempio di queste tecniche è il modo +di ordinare una serie di formule matematiche affinché ogni variabile sia +utilizzata solo dopo essere stata calcolata (quello che nei fogli di calcolo +si chiama “ordine naturale di ricalcolo”); un altro è l'uso +dell'OR esclusivo per modificare i contenuti di una schermata grafica.</p> + +<p> +Chi concentra l'attenzione su questi esempi spesso perde di vista il resto +del problema. È portato a pensare che il sistema brevettuale sia +fondamentalmente giusto e abbia bisogno solo di “riforme” per +poter attuare correttamente le proprie norme.</p> + +<p> +Ma davvero basterebbe una corretta attuazione delle norme per risolvere il +problema dei brevetti software? Vediamo un esempio.</p> + +<p> +All'inizio degli anni novanta cercavamo disperatamente un programma libero +per la compressione dei dati perché il tradizionale standard di fatto, il +programma “compress”, ci era stato sottratto dai +brevetti. Nell'aprile del 1991, il programmatore Ross Williams cominciò a +pubblicare una serie di programmi per la compressione dei dati utilizzando +algoritmi di sua invenzione. Con una velocità di esecuzione superiore e una +miglior qualità di compressione, questi programmi presto attirarono molti +utenti.</p> + +<p> +Il settembre dello stesso anno, una settimana prima della pubblicazione di +uno di questi come programma di compressione standard per gli archivi +distribuiti dalla FSF, ne venne proibito l'uso negli Stati Uniti a causa di +un nuovo brevetto, il brevetto numero 5.049.881.</p> + +<p> +La possibilità di utilizzare questi programmi (che equivale alla non +validità del brevetto) secondo la legge attuale dipende dallo “stato +dell'arte”, cioè dal fatto che l'idea di base sia stata pubblicata +prima della data in cui è stata presentata la domanda per ottenere il +brevetto, in questo caso il 18 giugno 1990. La pubblicazione di Williams, +dell'aprile 1991, non è quindi rilevante.</p> + +<p> +Uno studente dell'Università di San Francisco aveva descritto un algoritmo +simile in una relazione accademica nel 1988-1989, che però non fu mai +pubblicata. Secondo la legge attuale, neanche questa conta come stato +dell'arte esistente.</p> + +<p> +Una riforma volta a “correggere” il funzionamento del sistema +dei brevetti non avrebbe risolto il problema. Con la normativa vigente +questo brevetto appare valido, perché è una “novità” rispetto +allo stato dell'arte. Inoltre risponde al concetto di “attività +inventiva” secondo l'interpretazione che ne fa il sistema brevettuale: +come gran parte dei brevetti, in realtà non è né rivoluzionario né banale, +ma una via di mezzo. Il difetto sta nelle regole stesse, non nella loro +attuazione.</p> + +<p> +Nel sistema giuridico statunitense, i brevetti sono pensati come uno scambio +reciproco tra la società e l'individuo; la società guadagna con la +divulgazione di tecniche che altrimenti resterebbero segrete. È evidente che +la società non ha guadagnato nulla con il brevetto numero 5.049.881. Questa +tecnica sarebbe stata resa disponibile comunque. È stato abbastanza facile +scoprire che varie persone la realizzarono più o meno contemporaneamente.</p> + +<p> +In base alle regole vigenti, la nostra possibilità di utilizzare i programmi +di Williams dipende dal fatto che qualcuno abbia pubblicato o meno la stessa +idea prima del 18 giugno 1990. In altre parole, è questione di +fortuna. Questo sistema è utile per promuovere il lavoro degli avvocati, ma +non aiuta il progresso del software.</p> + +<p> +Indurre l'Ufficio Brevetti ad un esame più approfondito dello stato +dell'arte potrebbe prevenire alcuni errori clamorosi. Non aiuterebbe però ad +eliminare il problema più grave: il fatto che si sta brevettando ogni +<em>nuova</em> minuzia nel campo dell'informatica, come il programma che +Williams e altri svilupparono indipendentemente.</p> + +<p> +Questo significherà trasformare il software in un pantano. Anche un +programma innovativo generalmente fa uso di decine di tecniche e +caratteristiche che non sono del tutto nuove, ognuna delle quali potrebbe +essere già stata brevettata. La nostra capacità di utilizzare ognuna di +queste minuzie dipenderà dalla fortuna, e se saremo sfortunati la metà delle +volte, saranno pochi i programmi che riusciranno a non violare una grande +quantità di brevetti. Navigare nel labirinto dei brevetti sarà più difficile +che scrivere programmi. Come scrive <cite>l'Economist</cite>, i brevetti sul +software sono semplicemente dannosi per gli affari.</p> + +<h3>Come potete dare una mano</h3> + +<p> +Attualmente in Europa è in atto una massiccia iniziativa per fermare i +brevetti software. Firmate <a href="http://stopsoftwarepatents.eu/">la +petizione</a> per un'Europa libera dai brevetti sul software. Per maggiori +informazioni su come contribuire, vedete <a href="http://www.ffii.org">il +sito della FFII</a>.</p> + +<div class="translators-notes"> + +<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.--> + </div> +</div> + +<!-- for id="content", starts in the include above --> +<!--#include virtual="/server/footer.it.html" --> +<div id="footer"> +<div class="unprintable"> + +<p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a +href="mailto:gnu@gnu.org"><gnu@gnu.org></a>. Ci sono anche <a +href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. Inviate segnalazioni +di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a +href="mailto:webmasters@gnu.org"><webmasters@gnu.org></a>.</p> + +<p> +<!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph, + replace it with the translation of these two: + + We work hard and do our best to provide accurate, good quality + translations. However, we are not exempt from imperfection. + Please send your comments and general suggestions in this regard + to <a href="mailto:web-translators@gnu.org"> + + <web-translators@gnu.org></a>.</p> + + <p>For information on coordinating and submitting translations of + our web pages, see <a + href="/server/standards/README.translations.html">Translations + README</a>. --> +Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai +dettagli e alla qualità, ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne +riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni +a <a +href="mailto:web-translators@gnu.org"><web-translators@gnu.org></a> +oppure contattate direttamente il <a +href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/">gruppo dei traduttori +italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni +delle nostre pagine web consultate la <a +href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle traduzioni</a>.</p> +</div> + +<p>Copyright © 1996, 1997, 1998, 2001, 2008 Free Software Foundation, Inc.</p> + +<p>Questa pagina è distribuita secondo i termini della licenza <a rel="license" +href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/us/deed.it">Creative +Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Stati Uniti</a> (CC BY-ND +3.0).</p> + +<!--#include virtual="/server/bottom-notes.it.html" --> +<div class="translators-credits"> + +<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.--> +Tradotto originariamente da Alessandro Muzzetta. Revisioni successive di +Dora Scilipoti, Marco Ciampa, Luca Padrin, Andrea Pescetti, Francesco +Potortì.</div> + +<p class="unprintable"><!-- timestamp start --> +Ultimo aggiornamento: + +$Date: 2019/05/22 11:34:11 $ + +<!-- timestamp end --> +</p> +</div> +</div> +</body> +</html> |