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open-source-misses-the-point.html (30027B)


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     10 
     11 <!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! -->
     12 <title>Perché l'“Open Source” manca l'obiettivo del Software Libero - Progetto GNU
     13 - Free Software Foundation</title>
     14 
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     18 <h2>Perché l'“Open Source” manca l'obiettivo del Software Libero</h2>
     19 
     20 <p>di <strong>Richard Stallman</strong></p>
     21 
     22 <p>Quando definiamo “libero” il software, intendiamo che rispetta le <a
     23 href="/philosophy/free-sw.html">libertà essenziali degli utenti</a>: la
     24 libertà di eseguire il programma, di studiare il programma e di
     25 ridistribuire delle copie con o senza modifiche. Questa è una questione di
     26 libertà, non di prezzo. Per capire il concetto, bisognerebbe pensare alla
     27 “libertà di parola” e non alla “birra gratis” [NdT: il termine free in
     28 inglese significa sia gratuito che libero, in italiano il problema non
     29 esiste].</p>
     30 
     31 <p>Queste libertà sono d'importanza vitale.  Sono delle libertà essenziali, non
     32 soltanto per quanto riguarda l'utente in sé, ma perché queste libertà
     33 promuovono la solidarietà sociale, cioè lo scambio e la
     34 cooperazione. Diventano sempre più importanti man mano che la nostra cultura
     35 e le attività delle nostre vite sono sempre più legate al mondo digitale. In
     36 un mondo di suoni, immagini e parole digitali, il software libero diventa
     37 sempre più una cosa simile alla libertà in generale.</p>
     38 
     39 <p>Decine di milioni di persone in tutto il mondo  usano oggi del software
     40 libero; nelle scuole di alcune regioni dell'India e della Spagna viene
     41 insegnato agli studenti l'uso del   <a
     42 href="/gnu/linux-and-gnu.html">sistema operativo GNU/Linux</a>, che è un
     43 sistema operativo libero. Tuttavia la maggior parte di questi utenti non
     44 sono mai venuti a conoscenza delle ragioni etiche per cui abbiamo sviluppato
     45 questo sistema e abbiamo creato la comunità del software libero, perché oggi
     46 questo sistema e questa comunità sono molto spesso descritte con il termine
     47 “open source”, e queste cose vengono riferite a una diversa filosofia, in
     48 cui, di solito, non si fa neppure riferimento a queste libertà.</p>
     49 
     50 <p>Il movimento per il software libero sta facendo una campagna per le libertà
     51 degli utenti del computer dal 1983. Nel 1984 abbiamo fatto partire lo
     52 sviluppo del sistema operativo libero GNU, in modo da non dover utilizzare i
     53 sistemi operativi non liberi che negano la libertà ai propri utenti. Nel
     54 corso degli anni Ottanta abbiamo sviluppato la maggior parte dei componenti
     55 essenziali di questo sistema, così come abbiamo sviluppato la  <a
     56 href="/licenses/gpl.html">Licenza Pubblica Generica GNU</a> (GNU GPL), una
     57 licenza studiata appositamente per proteggere  la libertà di tutti gli
     58 utenti di un programma. </p>
     59 
     60 <p>Tuttavia non tutti gli utenti e sviluppatori del software libero sono in
     61 accordo sugli obiettivi del movimento del software libero. Nel 1998 una
     62 parte della comunità del software libero si è staccata ed ha dato origine ad
     63 una campagna nel nome dell'“open source”.  Questo era stato originariamente
     64 proposto per evitare la possibile confusione del termine inglese “free
     65 software”, ma ben presto questo termine è diventato associato a delle
     66 visioni filosofiche piuttosto diverse da quelle del movimento del software
     67 libero. </p>
     68 
     69 <p>Alcune delle persone che promuovono l'“open source” lo considerano come una
     70 “campagna di marketing per il software libero”, che  vorrebbe attrarre i
     71 dirigenti delle aziende mostrando i benefici pratici ed evitando di citare
     72 gli ideali di cosa sia giusto o sbagliato, cose il cui ascolto potrebbe non
     73 essere gradito. Altre persone che promuovono l'“open source” rigettano
     74 completamente i valori etici e sociali del movimento del software
     75 libero. Qualunque sia la loro visione, quando fanno una campagna per l'"open
     76 source"non fanno riferimento né prendono le difese di questi valori. Il
     77 termine “open source” è stato ben presto associato con la pratica di citare
     78 soltanto i valori pratici, come fornire software più potente e più
     79 affidabile. Molti dei sostenitori dell'“open source” sono giunti a questo da
     80 allora e questa pratica è quello che ha fatto sì che sia diventato questo il
     81 significato di questo termine. </p>
     82 
     83 <p>I due termini descrivono all'incirca la stessa categoria di software. Ma si
     84 basano su valori fondamentalmente diversi. L'open source è una metodologia
     85 di sviluppo; il software libero è un movimento sociale. Per il movimento per
     86 il software libero, il software libero è un imperativo etico, il rispetto
     87 essenziale della libertà degli utenti. Al contrario la filosofia dell'open
     88 source pensa a come "migliorare" il software soltanto da un punto di vista
     89 pratico. Dice che il software non libero è una soluzione non
     90 ottimale. Spesso le discussioni sull'&ldquo;open source&rdquo; non
     91 considerano quel che è giusto o sbagliato, ma solo il successo e la
     92 popolarità; ecco un <a
     93 href="http://www.linuxinsider.com/story/Open-Source-Is-Woven-Into-the-Latest-Hottest-Trends-78937.html">
     94 esempio tipico</a> (in inglese).</p>
     95 
     96 <p>Per il movimento per il software libero, tuttavia, il software non libero è
     97 un problema sociale e la soluzione è passare al software libero. </p>
     98 
     99 <p>Software libero.  Open source.  Se si tratta dello stesso software (o <a
    100 href="/philosophy/free-open-overlap.html">quasi</a>), ha importanza quale
    101 nome venga utilizzato? Sì, perché parole differenti portano con sé idee
    102 diverse. Benché un programma libero, in qualunque modo venga chiamato, vi
    103 dia oggi la stessa libertà, stabilire la libertà in modo che perduri nel
    104 tempo dipende soprattutto dall'insegnare alla gente il valore della
    105 libertà. Se volete aiutarci in questo è essenziale che parliate di “software
    106 libero”. </p>
    107 
    108 <p>Noi del movimento del software libero non pensiamo che il campo dell'open
    109 source sia il nemico; il nemico è il software proprietario (non
    110 libero). Vogliamo però che la gente sappia che noi ci battiamo per la
    111 libertà e che pertanto non vogliamo essere scorrettamente identificati come
    112 sostenitori dell'open source. </p>
    113 
    114 <h3>Differenze pratiche tra software libero e open source</h3>
    115 
    116 <p>In pratica, open source indica criteri leggermente più deboli di quelli
    117 previsti per il software libero. Per quanto ne sappiamo, tutto il software
    118 libero esistente è anche open source. E anche quasi tutto il software open
    119 source che è stato rilasciato sotto forma di codice sorgente è anche
    120 software libero, ma ci sono eccezioni. Innanzitutto, alcune licenze open
    121 source sono troppo restrittive (ad esempio: &ldquo;Open Watcom&rdquo; non è
    122 libero perché la sua licenza non permette di realizzare una versione
    123 modificata e usarla in privato) e non si possono considerare libere, ma
    124 fortunatamente tali licenze sono poco usate.</p>
    125 
    126 <p>E poi, e questo è più importante in pratica, molti prodotti che contengono
    127 computer controllano l'integrità dei loro programmi eseguibili per impedire
    128 all'utente di installare eseguibili diversi; solo una specifica azienda può
    129 produrre eseguibili che funzionino sul dispositivo e che ne possano
    130 sfruttare tutte le capacità. Chiamiamo questi dispositivi "tiranni" e questa
    131 pratica "tivoization", dal nome del primo prodotto (Tivo) in cui l'abbiamo
    132 incontrata. Anche se questi eseguibili vengono da codice sorgente libero,
    133 gli utenti non possono eseguirne versioni modificate, quindi l'eseguibile è
    134 non libero.</p>
    135 
    136 <p>I criteri per l'open source non riconoscono questo problema; guardano
    137 solamente la licenza del codice sorgente. Quindi questi eseguibili non
    138 modificati, quando prodotti a partire da codice sorgente come Linux che è
    139 open source e libero, sono open source ma non liberi. Molti prodotti basati
    140 su Android contengono eseguibili Linux non liberi e "tivoizzati".</p>
    141 
    142 <h3>Errori comuni nell'attribuire il significato dei termini “software libero” e
    143 “open source”</h3>
    144 
    145 <p>Il termine “software libero” ha un problema di erronea interpretazione: un
    146 significato non intenzionale, il significato “il software che si può avere a
    147 costo zero” rientra nel significato del termine così quanto il significato
    148 che realmente si voleva dare a questo termine, “il software che dà agli
    149 utenti certe libertà”. Cerchiamo di puntualizzare questo problema con la
    150 pubblicazione della definizione di software libero e dicendo: pensate alla
    151 “libertà di parola” e non alla “birra gratis”.  Questa non è una soluzione
    152 perfetta; non riesce a eliminare del tutto il problema. [NdT: il termine
    153 free in inglese significa sia gratuito che libero, in italiano il problema
    154 non esiste]. Un termine corretto e non ambiguo sarebbe meglio, se non avesse
    155 altri problemi. </p>
    156 
    157 <p>Sfortunatamente tutte le alternative in inglese pongono alcuni
    158 problemi. Abbiamo preso in considerazione molti termini alternativi, che
    159 sono stati proposti, ma nessuno di questi è certamente la soluzione
    160 “giusta”, tale cioè che passare ad utilizzare quel termine sarebbe una buona
    161 idea. Ad esempio, usare la parola francese e spagnola "libre" può funzionare
    162 in certi contesti, ma non in altri, ad esempio in India. In inglese, ogni
    163 proposta per sostituire il termine “software libero” ha un certo tipo di
    164 problema a livello semantico. Ed anche il termine  “software open source”
    165 rientra in questa categoria. </p>
    166 
    167 <p>La <a href="https://opensource.org/osd">definizione ufficiale di “software
    168 open source”</a> (che è pubblicata dalla  Open Source Initiative e che è
    169 troppo lunga per essere citata qui) venne creata derivandola in modo
    170 indiretto  dai nostri criteri per il software libero. Tuttavia non è la
    171 stessa cosa: è più permissiva in alcuni aspetti. Ma nella pratica è una
    172 definizione abbastanza vicina alla nostra. </p>
    173 
    174 <p>Tuttavia, il significato ovvio della espressione “software open source” è
    175 “Puoi guardare il codice sorgente” e la maggior parte delle persone sembra
    176 attribuire questo significato al termine. Questo è un criterio molto più
    177 debole che non quello di software libero e molto più debole della
    178 definizione ufficiale di open source. In questo criterio rientrano molti
    179 programmi che non sono liberi né open source. </p>
    180 
    181 <p>Dal momento che il significato ovvio del termine “open source” non è quello
    182 che intendono i loro sostenitori, si è avuto come risultato che molte
    183 persone intendono in modo scorretto il significato del termine. Secondo lo
    184 scrittore Neal Stephenson, &ldquo;Linux è “open source”, il che
    185 semplicemente significa che   ognuno può avere una copia del codice
    186 sorgente&rdquo;. Non penso che abbia deliberatamente cercato di rigettare o
    187 di porre in dubbio la definizione ufficiale. Penso che abbia semplicemente
    188 utilizzato il significato che, in inglese, viene convenzionalmente associato
    189 a questo termine. Lo <a
    190 href="https://web.archive.org/web/20001011193422/http://da.state.ks.us/ITEC/TechArchPt6ver80.pdf">stato
    191 del Kansas</a> ha pubblicato una definizione simile: &ldquo;Fate uso del
    192 software open-source software (OSS).  OSS è quel   software per il quale il
    193 codice sorgente è disponibile   liberamente e pubblicamente   anche se i
    194 termini delle specifiche licenze variano così come varia quello   che è
    195 permesso fare con quel codice&rdquo;.</p>
    196 
    197 <p>Il <i>New York Times</i> ha pubblicato <a
    198 href="http://www.nytimes.com/external/gigaom/2009/02/07/07gigaom-the-brave-new-world-of-open-source-game-design-37415.html">
    199 un articolo che estendeva il significato del termine</a> fino a riferirlo al
    200 beta testing da parte degli utenti (lasciare che alcuni utenti provino una
    201 versione preliminare di un programma in forma confidenziale), pratica che
    202 gli sviluppatori di software proprietario adottano da decenni.</p>
    203 
    204 <p>Il termine è stato esteso di significato fino a coprire progetti di
    205 strumenti tecnici che sono <a
    206 href="http://www.theguardian.com/sustainable-business/2015/aug/27/texas-teenager-water-purifier-toxic-e-waste-pollution">pubblicati
    207 senza brevetto</a>. Sebbene questi casi possano costituire lodevoli
    208 contributi alla società, certamente non rientrano nel concetto di
    209 &ldquo;codice sorgente&rdquo;.</p>
    210 
    211 <p>Le persone che sostengono l'open source cercano di affrontare questo
    212 problema indicando la loro definizione ufficiale, ma questo approccio
    213 correttivo è molto meno efficace per loro di quanto lo sia, nel nostro caso,
    214 per noi. Il termine  “software libero” ha due significati naturali, uno dei
    215 quali è il significato che intendiamo esprimere, pertanto una persona che
    216 abbia compreso la differenza tra libero e gratuito, come la differenza tra
    217 la  “libertà di parola e non la birra gratis”, non prenderà in seguito il
    218 significato sbagliato. Invece il termine “open source” ha  soltanto un
    219 significato naturale e questo significato è diverso da quello che intendono
    220 dire le persone che sono a favore dell'“open source”. Pertanto non vi è un
    221 modo veloce di spiegare e di giustificare la  definizione ufficiale di “open
    222 source”. Questo crea la peggiore delle confusioni. </p>
    223 
    224 <p>Un altro fraintendimento di &ldquo;open source&rdquo; è interpretarlo come
    225 &ldquo;non distribuito con licenza GNU GPL&rdquo;. Questo nasce
    226 dall'equivoco che &ldquo;software libero&rdquo; significhi &ldquo;software
    227 coperto da GPL&rdquo;. Entrambe queste idee sono errate: la GNU GPL è anche
    228 una licenza open source e, viceversa, la maggior parte delle licenze open
    229 source sono anche licenze di software libero. Ci sono <a
    230 href="/licenses/license-list.html"> molte licenze libere</a> oltre alla GNU
    231 GPL.</p>
    232 
    233 <p>Il termine &ldquo;open source&rdquo; è inoltre stato esteso per via della
    234 sua applicazione ad ambiti che non prevedono codice sorgente, come governo,
    235 istruzione e scienza; in questi campi i criteri delle licenze software sono
    236 fuori luogo, l'unica cosa che hanno in comune queste attività è l'invitare
    237 le persone in qualche modo a partecipare. Quindi a quel punto il termine
    238 assume il semplice significato di &ldquo;partecipativo&rdquo; o
    239 &ldquo;trasparente&rdquo;, o persino meno descrittivo.  Nel caso peggiore è
    240 solo <a
    241 href="http://www.nytimes.com/2013/03/17/opinion/sunday/morozov-open-and-closed.html">
    242 un termine di moda</a>, senza significato preciso.</p>
    243 
    244 <h3>Differenti valori possono portare a conclusioni simili... ma non sempre</h3>
    245 
    246 <p>I gruppi radicali degli anni Sessanta hanno avuto la reputazione di essere
    247 faziosi ed interessati solo a se stessi: alcune organizzazioni si divisero
    248 perché vi era un disaccordo nei dettagli della strategia e i due nuovi
    249 gruppi che si formarono a seguito della scissione si trattavano l'un con
    250 l'altro come nemici, piuttosto che come organizzazioni con obiettivi e
    251 valori di fondo pressoché simili. La destra fece leva su questo aspetto per
    252 criticare l'intera sinistra. </p>
    253 
    254 <p>Alcuni tentano di screditare il movimento per il software libero facendo un
    255 paragone tra il disaccordo tra noi e l'open source con il disaccordo di quei
    256 gruppi radicali. Hanno preso tutto alla rovescia. Noi non siamo in accordo
    257 con il gruppo dell'open source negli obiettivi e nei valori di base, ma le
    258 nostre visioni ci portano, in molti casi, verso lo stesso comportamento
    259 pratico, come sviluppare software libero. </p>
    260 
    261 <p>Come risultato le persone del movimento del software libero e le persone
    262 della campagna per l'open source spesso lavorano assieme a progetti pratici
    263 come sviluppatori di software. È notevole come visioni tanto diverse dal
    264 punto di vista filosofico possano, così spesso, motivare persone che la
    265 pensano in modo differente a partecipare ad un progetto in comune. Ciò
    266 nonostante le visioni sono molto differenti e ci sono situazioni che ci
    267 portano ad compiere azioni molto differenti. </p>
    268 
    269 <p>L'idea dell'open source è quella che permettere agli utenti di apportare
    270 modifiche al software e di ridistribuirlo renderà il software più potente e
    271 più affidabile. Ma questo non è garantito. Gli sviluppatori del software
    272 proprietario non sono necessariamente degli incompetenti e a volte producono
    273 dei programmi che sono potenti ed affidabili, anche se non rispettano le
    274 libertà degli utenti. Come reagiranno a questo gli attivisti del software
    275 libero e gli entusiasti dell'open source? </p>
    276 
    277 <p>Una persona che sia solamente un entusiasta dell'open source, e dunque una
    278 persona che non sia affatto influenzata dagli ideali del software libero,
    279 dirà:  “Sono sorpreso che voi siate stati in grado di fare un programma che
    280 funzioni così bene senza utilizzare il nostro modello di sviluppo, ma ce
    281 l'avete fatta. Come posso avere una copia del vostro programma?”  Questo
    282 favorirà atteggiamenti che allontanano dalle nostre libertà, che
    283 rischieranno di andare perse. </p>
    284 
    285 <p>Una persona che sia un attivista del software libero dirà invece: “Il vostro
    286 programma è molto attraente, ma non può valere il prezzo della mia libertà,
    287 per cui devo farne a meno. Troverò un altro modo di fare quel che devo fare
    288 e darò il mio supporto ad un progetto che sviluppi un'alternativa libera.”
    289 Se noi consideriamo un valore la nostra libertà, allora agiremo in modo da
    290 mantenerla e da difenderla. </p>
    291 
    292 <h3>Anche il software potente ed affidabile non sempre è un bene</h3>
    293 
    294 <p>L'idea che vogliamo che il  software sia potente ed affidabile nasce
    295 dall'ipotesi che il software è fatto per essere utile a chi lo usa. Se è
    296 potente ed affidabile sarà di maggiore utilità per gli utenti. </p>
    297 
    298 <p>Ma si può dire che un software è utile agli utenti solo se rispetta le loro
    299 libertà. Cosa accade se il software è progettato in modo da mettere i suoi
    300 utenti in catene? In questo caso l'affidabilità vuol soltanto dire che le
    301 catene saranno più difficili da rimuovere. Funzionalità discutibili, come
    302 spiare gli utenti, restringerne la libertà, inserire back doors, imporre
    303 aggiornamenti sono comuni nel software proprietario, e qualche sostenitore
    304 dell'open source le vuole inserire nei programmi open source.</p>
    305 
    306 <p>Sotto la pressione delle società di produzione cinematografica e
    307 discografica, il software che dovrebbe essere a disposizione degli individui
    308 è sempre più spesso specificatamente progettato per porli invece sotto
    309 restrizione. Questa minacciosa caratteristica è nota come DRM, cioè Digital
    310 Restrictions Management (vedi <a
    311 href="http://defectivebydesign.org/">DefectiveByDesign.org</a>) ed è
    312 l'antitesi dello spirito delle libertà che il software libero cerca di
    313 ottenere. E non è solo una questione  ideologica:  dal momento che lo scopo
    314 del DRM è quello di bloccare la vostra libertà, gli sviluppatori del DRM
    315 fanno sì che per voi sia difficile, impossibile e perfino illegale cambiare
    316 il software che ha il DRM. </p>
    317 
    318 <p>Tuttavia alcun sostenitori dell'open source hanno fatto una proposta per un
    319 software “DRM open source”. La loro idea è che, con la pubblicazione del
    320 codice sorgente progettato per impedirvi l'accesso a supporti criptati e per
    321 dare la possibilità ad altri di cambiarli, si produrrà un software più
    322 potente e più affidabile nel porre le restrizioni a quelli che come voi
    323 siete gli utenti. E questo software vi verrà inviato in dispositivi che non
    324 vi è permesso cambiare. </p>
    325 
    326 <p>Questo software potrebbe anche essere “open source”, ed utilizzare il
    327 modello di sviluppo dell'open source, ma non sarà software libero, perché
    328 non rispetterà le libertà degli utenti dove quel programma verrà
    329 eseguito. Se il modello di sviluppo dell'open source riuscirà a fare un
    330 software più potente e più affidabile nell'imporvi delle restrizioni, allora
    331 quello che si sarà ottenuto sarà di aver reso le cose ancora peggiori. </p>
    332 
    333 <h3>Paura della Libertà</h3>
    334 
    335 <p>Il più importante motivo che ha portato al termine “software open source” è
    336 che le idee etiche del “software libero” non sono bene accettate da parte di
    337 alcune persone. Questo è vero: parlare di libertà, di questioni etiche,
    338 della responsabilità e della convenienza significa chiedere alle persone di
    339 pensare a delle cose che preferirebbero ignorare, come chiedersi se si
    340 stanno comportando in maniera eticamente corretta. Questo può causare un
    341 senso di imbarazzo e alcune persone possono decidere di risolvere la
    342 questione decidendo di non pensare a queste cose. Questo però non implica
    343 che dobbiamo smettere di parlare di queste cose. </p>
    344 
    345 <p>Tuttavia questo è quello che i capi dell'“open source” hanno deciso di
    346 fare. Hanno ritenuto che evitando di parlare di questioni etiche e di
    347 libertà e parlando soltanto dei benefici pratici immediati di alcuni
    348 programmi liberi, sarebbero stati in grado di  “vendere” più efficacemente
    349 il software a certi clienti, in particolar modo in ambito aziendale. </p>
    350 
    351 <p>Quando i sostenitori dell'open source parlano di concetti più profondi, di
    352 solito si limitano al'idea di "donare" codice sorgente
    353 all'umanità. Presentare questo come un atto di bontà che va oltre gli
    354 obblighi morali presuppone che anche distribuire software proprietario senza
    355 codice sorgente sia moralmente accettabile.</p>
    356 
    357 <p>Questo approccio si è mostrato, a modo suo, efficace. La retorica dell'open
    358 source ha convinto molte aziende e persone private ad utilizzare, e persino
    359 sviluppare, software libero, cosa che ha fatto estendere la nostra comunità,
    360 ma soltanto alla superficie, ad un livello pratico. La filosofia dell'open
    361 source, con i suoi valori esclusivamente pratici, impedisce la comprensione
    362 delle idee più profonde del software libero; porta molte persone nella
    363 nostra comunità, ma non insegna loro a difenderla. Ciò è un bene finché le
    364 cose vanno bene, ma non è abbastanza per mettere al sicuro la
    365 libertà. Attirare gli utenti verso il software libero li porta soltanto
    366 verso il primo passo per diventare difensori delle loro libertà. </p>
    367 
    368 <p>Prima o poi questi utenti saranno invitati a tornare indietro ad utilizzare
    369 software proprietari per qualche ragione di vantaggio pratico. Molte aziende
    370 cercano di offrire una tentazione di tal genere, alcune offrendo perfino
    371 delle copie gratis. Perché gli utenti dovrebbero rifiutare? Lo faranno
    372 soltanto se avranno imparato a dare un valore alla libertà che il software
    373 libero dà a loro, a dare un valore alla libertà in quanto tale piuttosto che
    374 alla convenienza tecnica e pratica di un particolare software libero. Per
    375 diffondere questa idea dobbiamo parlare di libertà. La tecnica dell'“evita
    376 di parlarne” può essere utile nei confronti delle aziende, ma fino ad un
    377 certo punto: se ne si abusa, al punto da diventare una cosa comune, si corre
    378 il rischio che l'amore per le libertà diventi quasi qualcosa di eccentrico. </p>
    379 
    380 <p>Questa situazione pericolosa, ora descritta,  è proprio ciò che abbiamo noi
    381 ora. Molte persone coinvolte nel software libero dicono ben poco sulla
    382 libertà (di solito perché cercano di essere   “il più possibile accettabili
    383 dalle aziende”. In particolar modo i  distributori di software mostrano
    384 questo atteggiamento.  Quasi tutti i distributori di sistemi operativi
    385 GNU/Linux aggiungono  pacchetti proprietari al sistema libero di base e
    386 invitano gli utenti  a considerarli come un vantaggio, piuttosto che un
    387 passo indietro che  li allontana dalla libertà. </p>
    388 
    389 <p>Le aggiunte (add-on) software proprietarie e le distribuzioni GNU/Linux
    390 parzialmente non libere trovano un terreno fertile perché la maggior parte
    391 della nostra comunità non insiste sulla libertà del proprio software. Questa
    392 non è una coincidenza. La maggior parte degli utenti dei sistemi GNU/Linux
    393 hanno fatto la conoscenza di questi sistemi dalle discussioni sull'“open
    394 source”, nelle quali non veniva detto che l'obiettivo era la libertà. La
    395 pratica di non proteggere a tutti i costi la libertà e la decisione  di non
    396 parlare della libertà vanno di pari passo e ognuna promuove l'altra. Per
    397 superare questa tendenza, dobbiamo parlare di più, e non di meno, di
    398 libertà. </p>
    399 
    400 <h3>&ldquo;FLOSS&rdquo; e &ldquo;FOSS&rdquo;</h3>
    401 
    402 <p> I termini &ldquo;FLOSS&rdquo; e &ldquo;FOSS&rdquo; sono usati quando si
    403 desidera essere <a href="/philosophy/floss-and-foss.html"> neutrali tra
    404 software libero e open source</a>.  La scelta migliore per chi desidera
    405 essere neutrale è &ldquo;FLOSS&rdquo; che è davvero neutrale, ma chi vuole
    406 difendere la libertà dovrebbe evitare di utilizzare termini neutrali. Per
    407 difendere la libertà bisogna mostrare agli altri che si privilegia la
    408 libertà.</p>
    409 
    410 <h3>Rivalità nell'attenzione del pubblico</h3>
    411 
    412 <p>I termini "libero" e "open" competono per l'attenzione del pubblico:
    413 "software libero" e "software open source" sono idee diverse ma competono
    414 per il medesimo spazio per molti degli osservatori. Se una persona si abitua
    415 ad usare il termine "open source", questo la ostacolerà a capire la
    416 filosofia del movimento del software libero. Chi già è abituato ad associare
    417 noi e il nostro software con la parola "open" non capirà che noi siamo
    418 qualcosa di <em>diverso</em> se non con un enorme sforzo
    419 intellettuale. Tutte le attività che promuovono la parola "open"
    420 infittiscono la nebbia che nasconde gli ideali del movimento per il software
    421 libero.</p>
    422 
    423 <p>Quindi gli attivisti del software libero devono riflettere prima di lavorare
    424 su un'attività che si definisce "open", perché anche se l'attività in sé è
    425 buona, ogni contributo che si fa ad essa ha dei piccoli effetti collaterali
    426 negativi legati alla promozione dell'idea di "open source". Meglio
    427 contribuire a una delle tante altre attività che si definiscono "libere",
    428 perché in questo caso ogni contributo ha piccoli effetti collaterali in
    429 senso positivo. Con tanti progetti utili a disposizione, perché non
    430 sceglierne uno che che ha effetti collaterali positivi?</p>
    431 
    432 <h3>Conclusioni</h3>
    433 
    434 <p>Dato che i sostenitori dell'open source portano nuovi utenti nella nostra
    435 comunità, noi attivisti del software libero dobbiamo lavorare ancor di più
    436 per portare all'attenzione dei nuovi utenti l'argomento della
    437 libertà. Dobbiamo dire: “Questo è software libero e ti dona la libertà!”,
    438 più spesso e con più forza che mai. Tutte le volte che direte  “software
    439 libero” al posto di “open source”, aiuterete la nostra causa. </p>
    440 
    441 <h4>Note</h4>
    442 
    443 <!-- The article is incomplete (#793776) as of 21st January 2013.
    444 <p>
    445 
    446 Joe Barr's article, 
    447 <a href="http://www.itworld.com/LWD010523vcontrol4">&ldquo;Live and
    448 let license,&rdquo;</a> gives his perspective on this issue.</p>
    449 -->
    450 <p>
    451 Un <a
    452 href="http://ocw.mit.edu/courses/sloan-school-of-management/15-352-managing-innovation-emerging-trends-spring-2005/readings/lakhaniwolf.pdf">articolo
    453 di Lakhani e Wolf</a> sulle motivazioni degli sviluppatori di software
    454 libero dice che una parte considerevole sono motivati dall'idea che il
    455 software debba essere libero. Ciò nonostante il fatto che la ricerca si sia
    456 svolta su SourceForge, un sito che non dà supporto alla visione che questo
    457 sia un argomento etico. </p>
    458 
    459 <div class="translators-notes">
    460 
    461 <!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.-->
    462  </div>
    463 </div>
    464 
    465 <!-- for id="content", starts in the include above -->
    466 <!--#include virtual="/server/footer.it.html" -->
    467 <div id="footer">
    468 <div class="unprintable">
    469 
    470 <p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a
    471 href="mailto:gnu@gnu.org">&lt;gnu@gnu.org&gt;</a>. Ci sono anche <a
    472 href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. Inviate segnalazioni
    473 di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a
    474 href="mailto:webmasters@gnu.org">&lt;webmasters@gnu.org&gt;</a>.</p>
    475 
    476 <p>
    477 
    478 <!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
    479         replace it with the translation of these two:
    480 
    481         We work hard and do our best to provide accurate, good quality
    482         translations.  However, we are not exempt from imperfection.
    483         Please send your comments and general suggestions in this regard
    484         to <a href="mailto:web-translators@gnu.org">
    485 
    486         &lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>.</p>
    487 
    488         <p>For information on coordinating and submitting translations of
    489         our web pages, see <a
    490         href="/server/standards/README.translations.html">Translations
    491         README</a>. -->
    492 Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai
    493 dettagli e alla qualità, ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne
    494 riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni
    495 a <a
    496 href="mailto:web-translators@gnu.org">&lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>
    497 oppure contattate direttamente il <a
    498 href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/">gruppo dei traduttori
    499 italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni
    500 delle nostre pagine web consultate la <a
    501 href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle traduzioni</a>.</p>
    502 </div>
    503 
    504 <p>Copyright &copy; 2007, 2010, 2012, 2015, 2016 Richard Stallman</p>
    505 
    506 <p>Questa pagina è distribuita secondo i termini della licenza <a rel="license"
    507 href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/">Creative Commons
    508 Attribuzione - Non opere derivate 4.0 internazionale</a> (CC BY-ND 4.0).</p>
    509 
    510 <!--#include virtual="/server/bottom-notes.it.html" -->
    511 <div class="translators-credits">
    512 
    513 <!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.-->
    514 Tradotto originariamente da Andrea Fascilla. Modifiche successive di Andrea
    515 Pescetti.</div>
    516 
    517 <p class="unprintable"><!-- timestamp start -->
    518 Ultimo aggiornamento:
    519 
    520 $Date: 2019/04/28 11:59:29 $
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