government-free-software.html (16564B)
1 <!--#set var="ENGLISH_PAGE" value="/philosophy/government-free-software.en.html" --> 2 3 <!--#include virtual="/server/header.it.html" --> 4 <!-- Parent-Version: 1.96 --> 5 <!-- This page is derived from /server/standards/boilerplate.html --> 6 <!--#set var="TAGS" value="essays upholding need" --> 7 <!--#set var="DISABLE_TOP_ADDENDUM" value="yes" --> 8 9 <!-- This file is automatically generated by GNUnited Nations! --> 10 <title>Misure che i governi possono introdurre per promuovere il Software Libero - 11 Progetto GNU - Free Software Foundation</title> 12 13 <!--#include virtual="/philosophy/po/government-free-software.translist" --> 14 <!--#include virtual="/server/banner.it.html" --> 15 <!--#include virtual="/philosophy/ph-breadcrumb.it.html" --> 16 <!--GNUN: OUT-OF-DATE NOTICE--> 17 <!--#include virtual="/server/top-addendum.it.html" --> 18 <div class="article reduced-width"> 19 <h2 style="margin-bottom: .2em"> 20 Misure che i governi possono introdurre per promuovere il Software Libero</h2> 21 <h3 style="margin: 0 0 1.2em"> 22 E perché è loro dovere farlo</h3> 23 24 <address class="byline">di <a href="https://www.stallman.org/">Richard Stallman</a></address> 25 26 <div class="introduction"> 27 <p>Questo articolo suggerisce delle politiche per uno sforzo saldo e costante 28 al fine di promuovere il Software Libero all'interno dello Stato, e di 29 condurre il resto del paese verso la libertà del software.</p> 30 </div> 31 32 <p>La missione dello Stato è quella di organizzare la società per la libertà e 33 il benessere dei cittadini. Uno degli aspetti di questa missione, in ambito 34 informatico, è incoraggiare gli utenti ad adottare il software libero: 35 software che <a href="/philosophy/free-sw.html">rispetta la libertà degli 36 utenti</a>. Un programma proprietario (cioè non libero) limita la libertà di 37 chi lo usa; questo è un problema sociale che lo stato deve cercare di 38 eliminare.</p> 39 40 <p>Lo stato deve insistere sulla libertà del software nelle proprie 41 elaborazioni, allo scopo di garantire la propria sovranità digitale (il 42 controllo dello stato sulle proprie elaborazioni digitali). A tutti gli 43 utenti deve essere garantito un controllo sulle proprie elaborazioni, ma lo 44 Stato ha una responsabilità davanti al popolo, quella di mantenere il 45 controllo sulle elaborazioni effettuate in rappresentanza dei cittadini. La 46 maggior parte delle attività governative dipendono oggi dalle elaborazioni 47 digitali, ed il controllo su queste attività dipende dal controllo 48 esercitato su queste elaborazioni. La perdita di questo controllo da parte 49 di un'agenzia la cui missione è cruciale mette in discussione la sicurezza 50 nazionale.</p> 51 52 <p>Far migrare le agenzie pubbliche al Software Libero può anche fornire dei 53 benefici secondari, come il risparmio di risorse e il sostegno a 54 sviluppatori di software locali.</p> 55 56 <p>In questo testo, il termine “entità statali” si riferisce a tutti i livelli 57 di governo, e significa agenzie pubbliche, incluse le scuole, partenariati 58 pubblici e privati, attività largamente finanziate dallo stato come scuole 59 parificate, e società “private” sotto il controllo pubblico o dotate dallo 60 stato di particolari privilegi o funzioni.</p> 61 62 <h3>Istruzione</h3> 63 <p>Le politiche più importanti riguardano l'istruzione, poiché dall'istruzione 64 dipende il futuro del paese.</p> 65 66 <ul> 67 <li><b>Insegnare solo il software libero</b><br /> 68 Le attività educative, almeno per quanto riguarda la scuola pubblica, devono 69 insegnare soltanto Software Libero (non dovrebbero mai spingere gli studenti 70 ad utilizzare un programma proprietario), e dovrebbero spiegare le ragioni 71 civiche per l'uso del software libero. Insegnare l'uso di programmi 72 proprietari significa educare alla dipendenza, cioè l'esatto contrario della 73 missione della scuola.</li> 74 </ul> 75 76 <h3>Lo Stato e il pubblico</h3> 77 <p>Inoltre, le politiche pubbliche che influenzano il tipo di software 78 utilizzato dagli individui e dalle organizzazioni sono cruciali:</p> 79 80 <ul> 81 <li><p><b>Non richiedere mai programmi proprietari</b><br /> 82 Le leggi e le pratiche del settore pubblico devono essere cambiate, così da 83 non richiedere o esercitare pressione verso l'uso di software proprietario 84 da parte di individui o organizzazioni. Ciò dovrebbe anche scoraggiare la 85 comunicazione e le pratiche di pubblicazione che determinano queste 86 conseguenze (tra cui la <a 87 href="https://www.defectivebydesign.org/what_is_drm_digital_restrictions_management">gestione 88 digitale delle restrizioni</a>).</p></li> 89 90 <li><p><b>Distribuire solo software libero</b><br /> 91 Quando un'entità statale distribuisce il software al pubblico, inclusi 92 programmi presenti sul sito internet, o specificati dallo stesso, questo 93 software deve essere distribuito come Software Libero, che deve essere in 94 grado di funzionare in un ambiente che contiene esclusivamente software 95 libero.</p></li> 96 97 <li><p><b>Siti web statali</b><br /> 98 I siti internet e i servizi di rete delle entità statali devono essere 99 progettati in modo che gli utenti li possano utilizzare senza alcun problema 100 affidandosi esclusivamente a software libero.</p></li> 101 102 <li><p><b>Formati e protocolli liberi</b><br /> 103 Le entità statali devono utilizzare formati di file e protocolli di 104 comunicazione che siano ben supportati dal software libero, preferibilmente 105 con specifiche pubblicate. (Non utilizziamo il termine “standard” perché ciò 106 dovrebbe applicarsi anche interfacce non standardizzate, così come a quelle 107 standardizzate). Ad esempio, non devono distribuire registrazioni audio o 108 video in formati che richiedano Flash o codec non liberi, e le biblioteche 109 pubbliche non devono distribuire opere in cui sistemi di gestione digitale 110 delle restrizioni siano presenti.</p> 111 112 <p>Per sostenere la politica di disribuire pubblicazioni e opere in formati che 113 rispettano la libertà, lo stato deve insistere affinché tutti i suoi 114 documenti siano consegnati in formati che rispettano la libertà.</p></li> 115 116 <li><p><b>Disaccoppiare i computer dalle licenze</b><br /> 117 La vendita di un computer non deve imporre l'acquisto di una licenza di 118 software proprietario: il venditore deve, per legge, essere messo nella 119 posizione di lasciare all'acquirente la possibilità di acquistare il 120 computer senza software proprietario e senza il pagamento della relativa 121 licenza.</p> 122 <p>Il fatto che venga imposto anche un pagamento è un problema secondario, 123 perché l'ingiustizia principale insita nel software proprietario è la 124 mancanza di libertà, e non dovremmo dimenticarlo. Tuttavia il fatto che gli 125 utenti siano obbligati a pagare dà uno svantaggio scorretto ad alcuni 126 produttori di software proprietario, con un danno per la libertà degli 127 utenti. Lo stato deve impedire questo abuso.</p> 128 </li> 129 </ul> 130 131 <h3>Sovranità informatica</h3> 132 <p>Sono numerose le scelte politiche che hanno effetti sulla sovranità digitale 133 dello Stato. Le entità pubbliche devono mantenere il controllo sulle loro 134 elaborazioni, senza cederne il controllo a privati. Questi punti si 135 applicano a tutti i computer, inclusi gli smartphone.</p> 136 137 <ul> 138 <li><p><b>Migrare al software libero</b><br /> 139 Le entità statali devono migrare al Software Libero, e non devono 140 installare, o continuare a utilizzare, alcun programma non libero, tranne 141 che per un'eccezione temporanea. Solo un'agenzia può avere l'autorità di 142 garantire queste eccezioni temporanee, e solo quando vi sono evidenti 143 ragioni urgenti. Lo scopo dovrebbe essere quello di ridurre il numero di 144 queste eccezioni a zero.</p></li> 145 146 <li><p><b>Sviluppare soluzioni informatiche libere</b><br /> 147 Quando un'entità pubblica paga per lo sviluppo di una soluzione informatica, 148 il contratto deve richiedere che questa soluzione sia rilasciata come 149 software libero e progettata perché la si possa utilizzare e sviluppare in 150 un ambiente al 100% libero. Tutti i contratti devono richiedere questo 151 punto, in modo che se lo sviluppatore non adempie a questi requisiti, il 152 lavoro non possa essere pagato.</p></li> 153 154 <li><p><b>Scegliere computer per il software libero</b><br /> 155 Quando un'entità pubblica acquista o prende in leasing computer, deve 156 scegliere tra i modelli che sono meglio in grado, nella loro categoria, di 157 funzionare senza eseguire nessun tipo di software proprietario. Lo Stato 158 dovrebbe tenere, per ogni categoria di computer, una lista dei modelli 159 autorizzati sulla base di questo criterio. Modelli disponibili sia per il 160 pubblico che per lo Stato dovrebbero essere preferiti a modelli disponibili 161 solo per lo Stato.</p></li> 162 163 <li><p><b>Negoziare coi produttori</b><br /> 164 Lo Stato deve negoziare attivamente con i produttori per rendere disponibili 165 sul mercato (sia per lo Stato che per i cittadini) prodotti hardware di 166 tutte le categorie, che non richiedano software proprietario.</p></li> 167 168 <li><p><b>Unirsi ad altri stati</b><br /> 169 Lo Stato deve invitare gli altri stati a negoziare collettivamente con i 170 produttori per quanto riguarda prodotti hardware adatti. Insieme, avranno 171 più peso.</p></li> 172 </ul> 173 174 <h3>Sovranità informatica 2</h3> 175 <p>La sovranità digitale (e la sicurezza) dello Stato necessitano di un 176 controllo sui computer che mettono in pratica l'attività dello Stato. Ciò 177 richiede che i <a 178 href="/philosophy/who-does-that-server-really-serve.html">“Servizi come 179 surrogati del software”</a> siano evitati, a meno che il servizio non sia 180 eseguito da un'entità pubblica dipendente dal governo. Anche le altre 181 pratiche che riducono il contollo dello Stato sulle proprie elaborazioni 182 devono essere evitate. Quindi:</p> 183 184 <ul> 185 <li id="state-control"><b>Lo stato deve controllare i propri computer</b><br /> 186 Ogni computer utilizzato dallo stato deve appartenere alla stessa 187 istituzione governativa che lo utilizza, o essere preso in leasing dalla 188 stessa. Questa istituzione non deve cedere a estranei il diritto di decidere 189 chi dispone di un accesso fisico a quel computer, chi può effettuare la 190 manutenzione (di hardware o di software), quale software installare. Se il 191 computer non è portatile, allora deve essere situato in uno spazio occupato 192 dallo Stato (come proprietario o come locatario).</li> 193 </ul> 194 195 <h3>Influenzare lo sviluppo</h3> 196 <p>La politica statale ha effetti sullo sviluppo del software libero e non 197 libero.</p> 198 199 <ul> 200 <li><p><b>Incoraggiare il software libero</b><br /> 201 Lo stato deve incoraggiare gli sviluppatori affinché creino o migliorino il 202 Software Libero e lo rendano disponibile al pubblico, ad esempio con 203 incentivi fiscali o di altro tipo. Al contrario, nessun incentivo dovrebbe 204 essere fornito per lo sviluppo, la distribuzione o l'uso di software non 205 libero.</p></li> 206 207 <li><p><b>Non incoraggiare il software non libero</b><br /> 208 In particolare, gli sviluppatori di software proprietario non dovrebbero 209 essere in grado di “donare” copie del loro software a scuole richiedendo poi 210 detrazioni fiscali per il valore nominale del software. Il software 211 proprietario non è legittimo in una scuola.</p></li> 212 </ul> 213 214 <h3>Spazzatura elettronica</h3> 215 <p>La libertà non deve implicare lo spreco elettronico:</p> 216 217 <ul> 218 <li><p><b>Software sostituibile</b><br /> 219 Molti computer moderni sono progettati per rendere impossibile la 220 sostituzione del software precaricato con software libero. Quindi l'unico 221 modo di liberarli è renderli inservibili. Questa pratica è dannosa per la 222 società.</p> 223 224 <p>Quindi dovrebbe essere illegale, o almeno scoraggiato da tasse 225 disincentivanti, vendere, importare o distribuire un nuovo computer (cioè, 226 non di seconda mano) o prodotto per computer in cui la segretezza sulle 227 interfacce hardware o restrizioni intenzionali impediscano agli utenti di 228 sviluppare, installare e usare software sostitutivo per qualsiasi software 229 installato che il produttore ha la possibilità di aggiornare. In particolare 230 questo si applicherebbe a qualsiasi dispositivo in cui è necessaria 231 un'operazione di <a 232 href="/proprietary/proprietary-jails.html"><i>jailbreaking</i></a> per 233 installare un altro sistema operativo o in cui le interfacce di alcune 234 periferiche sono segrete. 235 </p></li> 236 </ul> 237 238 <h3>Neutralità tecnologica</h3> 239 240 <p>Grazie alle misure descritte in questo articolo, lo stato può riprendere il 241 controllo delle proprie elaborazioni, e condurre i cittadini, le imprese e 242 le organizzazioni verso lo stesso risultato. Tuttavia c'è chi sostiene che 243 questo non sia corretto, in nome di un presunto “principio” di neutralità 244 tecnologica.</p> 245 246 <p>L'idea della neutralità tecnologica è che lo stato non può imporre 247 preferenze arbitrarie in ambito tecnico. Questo principio è discutibile, ma 248 è comunque limitato alle sole scelte tecniche. Le misure discusse qui hanno 249 un impatto etico, sociale e politico, quindi sono <a 250 href="/philosophy/technological-neutrality.html">al di fuori della 251 neutralità <em>tecnologica</em></a>. Solo chi vuole togliere la libertà ad 252 un paese può suggerire che il suo governo sia “neutrale” riguardo alla 253 propria sovranità o alla libertà dei suoi cittadini.</p> 254 </div> 255 256 <div class="translators-notes"> 257 258 <!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.--> 259 </div> 260 </div> 261 262 <!-- for id="content", starts in the include above --> 263 <!--#include virtual="/server/footer.it.html" --> 264 <div id="footer" role="contentinfo"> 265 <div class="unprintable"> 266 267 <p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a 268 href="mailto:gnu@gnu.org"><gnu@gnu.org></a>. Ci sono anche <a 269 href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. Inviate segnalazioni 270 di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a 271 href="mailto:webmasters@gnu.org"><webmasters@gnu.org></a>.</p> 272 273 <p> 274 <!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph, 275 replace it with the translation of these two: 276 277 We work hard and do our best to provide accurate, good quality 278 translations. However, we are not exempt from imperfection. 279 Please send your comments and general suggestions in this regard 280 to <a href="mailto:web-translators@gnu.org"> 281 282 <web-translators@gnu.org></a>.</p> 283 284 <p>For information on coordinating and contributing translations of 285 our web pages, see <a 286 href="/server/standards/README.translations.html">Translations 287 README</a>. --> 288 Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai 289 dettagli e alla qualità, ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne 290 riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni 291 a <a 292 href="mailto:web-translators@gnu.org"><web-translators@gnu.org></a> 293 oppure contattate direttamente il <a 294 href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/">gruppo dei traduttori 295 italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni 296 delle nostre pagine web consultate la <a 297 href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle traduzioni</a>.</p> 298 </div> 299 300 <!-- Regarding copyright, in general, standalone pages (as opposed to 301 files generated as part of manuals) on the GNU web server should 302 be under CC BY-ND 4.0. Please do NOT change or remove this 303 without talking with the webmasters or licensing team first. 304 Please make sure the copyright date is consistent with the 305 document. 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Modifiche successive di Francesco Potortì, 329 Alessandro Matesetes Mazza, Andrea Pescetti.</div> 330 331 <p class="unprintable"><!-- timestamp start --> 332 Ultimo aggiornamento: 333 334 $Date: 2022/04/24 11:07:36 $ 335 336 <!-- timestamp end --> 337 </p> 338 </div> 339 </div> 340 <!-- for class="inner", starts in the banner include --> 341 </body> 342 </html>