From 1ae0306a3cf2ea27f60b2d205789994d260c2cce Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Christian Grothoff Date: Sun, 11 Oct 2020 13:29:45 +0200 Subject: add i18n FSFS --- .../blog/articles/it/opposing-drm.html | 228 +++++++++++++++++++++ 1 file changed, 228 insertions(+) create mode 100644 talermerchantdemos/blog/articles/it/opposing-drm.html (limited to 'talermerchantdemos/blog/articles/it/opposing-drm.html') diff --git a/talermerchantdemos/blog/articles/it/opposing-drm.html b/talermerchantdemos/blog/articles/it/opposing-drm.html new file mode 100644 index 0000000..f1d52ba --- /dev/null +++ b/talermerchantdemos/blog/articles/it/opposing-drm.html @@ -0,0 +1,228 @@ + + + + + + +Opporsi alla Cattiva Gestione dei Diritti Digitali - Progetto GNU - Free +Software Foundation + + + +

Opporsi alla Cattiva Gestione dei Diritti Digitali
+(che per noi significa "Gestione digitale +delle restrizioni")

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di Richard Stallman +

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Pubblicato per la prima volta su BusinessWeek Online.

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+Collaborate alla nostra campagna +anti-DRM. +

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Nel 1989, in un mondo molto diverso, ho scritto la prima versione della +Licenza Pubblica Generica GNU (GPL), una licenza che dà la libertà agli +utenti di computer. La GNU GPL è, fra tutte le licenze di software libero, +quella che incarna nel modo più pieno i valori e gli scopi del movimento +del software libero, assicurando le quattro libertà fondamentali per ogni +utilizzatore. Queste sono: libertà 0) eseguire il programma come si vuole; +libertà 1) studiare il codice sorgente e modificarlo per fare quello che si +vuole; libertà 2) fare e distribuire copie, quando si vuole; libertà 3) +distribuire versioni modificate, quando si vuole. +

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+Ogni licenza che garantisce queste libertà è una licenza di software +libero. La GNU GPL va oltre: protegge queste libertà per tutti gli utenti +di tutte le versioni del programma proibendo ad intermediari di +toglierle. La maggior parte delle componenti del sistema operativo +GNU/Linux, inclusa la componente Linux che fu resa software libero nel +1992, sono licenziate sotto la GPL versione 2, rilasciata nel 1991. Ora, +con la consulenza legale del Professore Eben Moglen, sto progettando la +versione 3 della GNU GPL. +

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+La GPLv3 deve fronteggiare minacce alla libertà che non immaginavamo nel +1989. La generazione di computer che sta arrivando, e molti prodotti con +computer integrati sempre più potenti, vengono rivolti contro di noi dai +loro produttori prima che li acquistiamo: sono progettati per restringere +l'uso che possiamo farne. +

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+Inizialmente, c'è stato il TiVo. La gente può pensarlo come un'applicazione +per registrare programmi TV, ma contiene un vero computer dove gira un +sistema GNU/Linux. Come richiesto dalla GPL, si può ottenere il codice +sorgente per il sistema. Si può cambiare il codice, ricompilarlo ed +installarlo. Ma una volta installata una versione modificata, il TiVo non +funzionerà per niente, a causa di un meccanismo speciale progettato per +sabotare gli utenti. La libertà n. 1, la libertà di modificare il software +per fare quello che si vuole, è diventata una finzione. +

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+Quindi arrivò l'Informatica Infida (Treacherous Computing), promossa come +“Informatica Fidata” (“Trusted Computing”), che +significa che le aziende possono “fidarsi” del vostro computer +perché obbedisca a loro invece che a voi. Ciò permette a siti sulla rete di +riconoscere che programma state eseguendo; se modificate il programma, o ne +scrivete uno proprio, rifiuteranno di comunicare con voi. Ancora una volta, +la libertà n. 1 diventa una finzione. +

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+Microsoft ha uno schema, originariamente chiamato Palladium, che permette +ad un programma applicativo di “sigillare” i dati in modo che +nessun altro programma possa accedervi. Se Disney distribuisse i film in +questo modo, non si potrebbero esrcitare i diritti legali di “fair +use” e “de minimis use”. Se un'applicazione registrerà i +vostri dati in questo modo, gli utenti saranno completamente intrappolati +dai venditori. Anche questo distrugge la libertà n. 1 - se versioni +modificate di un programma non possono accedere agli stessi dati, non +potete modificare liberamente il programma per fare quello che volete. +Qualcosa simile a Palladium è previsto per la prossima versione di Windows. +

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+L'AACS, “Advanced Access Content System”, promosso da Disney, +IBM, Microsoft, Intel, Sony, ed altri, mira a restringere l'uso delle +registrazioni HDTV -ed il software- in modo che queste siano utilizzabili +solo come queste aziende permettono. Sony fu pescata lo scorso anno ad +installare un “rootkit” nei computer di milioni di persone, +senza dire loro come rimuoverlo. Sony ha imparato la lezione: installerà il +“rootkit” nel vostro computer prima che lo compriate, e non +riuscirete a rimuoverlo. Questo piano richiede esplicitamente che i +dispositivi siano “robusti”, cioè che non possiate +modificarli. I suoi implementatori vorranno sicuramente includere software +coperto da GPL, calpestando la libertà n. 1. Questo schema dovrebbe essere +“AACSsato”, ed un boicottaggio dell'HD DVD e Blu-ray è già +stato annunciato (http://bluraysucks.com/ +[sito archiviato]). +

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+Permettere ad alcune aziende di organizzare uno schema per negare le nostre +libertà per il loro profitto è un fallimento del governo, ma finora la +maggior parte dei governi del mondo, guidati dagli USA, hanno agito come +complici pagati più che come poliziotti per questi schemi. L'industria del +copyright ha promulgato le sue idee peculiari di giusto e sbagliato così +vigorosamente che alcuni lettori potrebbero trovare difficile accettare +l'idea che la libertà individuale può vincere i loro profitti. +

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Di fronte a queste minacce alla nostra libertà, che cosa dovrebbe fare la +comunità del software libero? Alcuni dicono che dovremmo rinunciare ed +accettare la distribuzione del nostro software secondo modalità che non +permettono il funzionamento delle versioni modificate, poiché questo +permetterà una maggiore diffusione del nostro software. Alcuni si +riferiscono al software libero come “open source” che è lo +slogan di un approccio amorale alla questione, che cita la potenza ed +affidabilità del software come i massimi obiettivi. Se permettiamo alle +aziende di usare il nostro software per porci restrizioni, questo +“DRM open source” potrebbe aiutarli a porci restrizioni più +potenti ed affidabili. Quelli che tengono il potere potrebbero beneficiarne +condividendo e migliorando il software che usano per farlo. Anche noi +potremmo leggerlo; leggerlo e piangere, se non possiamo eseguire una +versione modificata. Per gli obiettivi della libertà e della comunità, gli +obiettivi del movimento del software libero, questa concessione porterebbe +al fallimento. +

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+Abbiamo sviluppato il sistema operativo GNU in modo da poter controllare i +nostri computer, e cooperare liberamente nell'usarli in libertà. Ricercare +la massima diffusione del nostro software cedendo questa libertà ci farebbe +mancare l'obiettivo; al massimo, potremmo lusingare i nostri ego. Perciò +abbiamo progettato la versione 3 della GNU GPL per sostenere la libertà +dell'utente di modificare il codice sorgente e poter davvero utilizzare le +versioni modificate. +

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+Il dibattito sulla GPLv3 è parte di un dibattito più ampio sul DRM a +confronto con i vostri diritti. Lo scopo degli schemi di DRM è incrementare +i profitti per quelli che li impongono, ma il loro profitto è una questione +secondaria quando è in gioco la libertà di milioni di persone; il desiderio +di profitto, sebbene non sbagliato in se stesso, non può giustificare la +negazione del controllo pubblico sulla sua tecnologia. Difendere la libertà +vuol dire opporsi al DRM. +

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+ + + + + + + + -- cgit v1.2.3