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Il +termine è nostro, visto che gli articoli e le pubblicità non lo useranno, né +vi diranno se un certo servizio è un SaaSS. Probabilmente useranno piuttosto +il vago e fuorviante termine “cloud”, che raggruppa il SaaSS con +diverse altre pratiche, alcune offensive, altre accettabili. Grazie alla +spiegazione e agli esempi di questa pagina potrete distinguere quando un +servizio è un SaaSS.</p> + +<h3>Premessa. Come il software proprietario vi sottrae la libertà</h3> + +<p>La tecnologia digitale può darvi libertà, ma può anche sottrarvela. La prima +minaccia al nostro controllo sulle nostre attività informatiche viene dal +<em>software proprietario</em>, software che gli utenti non possono +controllare, perché a controllarlo è il proprietario (un'azienda come Apple +o Microsoft). Il proprietario infatti spesso approfitta di questo potere +iniquo aggiungendo delle funzioni malevole, come spyware, back doors o <a +href="http://DefectiveByDesign.org">Digital Restrictions Management +(DRM)</a> (chiamati nella loro propaganda “Digital Rights +Management”).</p> + +<p>La nostra soluzione a questo problema è di sviluppare <em>software +libero</em> e di rifiutare il software proprietario. Software libero +significa che voi, in qualità di utenti, avete quattro libertà fondamentali: +0. eseguire il programma come volete, 1. studiare e modificare il +codice sorgente affinché faccia ciò che volete, 2. ridistribuire copie +identiche del programma, 3. ridistribuire copie del programma che avete +modificato. Si veda anche la <a href="/philosophy/free-sw.html">Definizione +di software libero</a>.</p> + +<p>Grazie al software libero noi utenti ci riprendiamo il controllo delle +nostre attività informatiche. Il software proprietario esiste ancora, ma, +come molti hanno già fatto, possiamo escluderlo dalle nostre +vite. Ciononostante ora affrontiamo una nuova minaccia al nostro controllo +delle nostre attività informatiche, cioè i servizi come surrogati del +software (SaaSS) e per amore della nostra libertà dobbiamo rifiutare anche +quelli.</p> + +<h3>I servizi come surrogati del software vi sottraggono la libertà</h3> + +<p>Per servizio come surrogato del software (SaaSS) intendiamo l'uso di un +servizio come surrogato dell'esecuzione della vostra copia del programma. In +pratica, qualcuno imposta un server in rete che si occupa di certe attività +informatiche, come modificare una foto, tradurre testo in un'altra lingua, +ecc..., ed invita poi gli utenti ad eseguirle attraverso quel +server. L'utente del server invierebbe al server i propri dati, su cui esso +eseguirebbe l'attività <em>propria dell'utente</em> e infine ne +restituirebbe il risultato all'utente, o eseguirebbe qualche azione per lui.</p> + +<p>L'attività è <em>propria dell'utente</em> poiché per ipotesi egli, in linea +di principio, può eseguirla con un programma sul suo computer, a prescindere +dal fatto che tale programma sia disponibile o meno. Se, viceversa, +quest'ipotesi non è applicabile, allora non si tratta di un SaaSS.</p> + +<p>L'estorsione del controllo effettuato da questi server è ancor più +inesorabile di quanto non avvenga nel caso del software privato. Nel caso +del software non libero solitamente gli utenti hanno a disposizione un +eseguibile sprovvisto di codice sorgente, il che rende difficile studiare il +codice in esecuzione: è difficile determinare cosa faccia davvero il +software, ed è difficile cambiarlo.</p> + +<p>Nel caso del SaaSS gli utenti non hanno nemmeno l'eseguibile che esegue +l'attività informatica. È sul server di qualcun altro e non possono né +vederlo, né toccarlo: è impossibile verificare cosa faccia davvero il +software, ed è impossibile cambiarlo.</p> + +<p>Inoltre il SaaSS produce effetti equivalenti alle funzionalità malevole di +certi software non liberi.</p> + +<p> Ad esempio, certi programmi proprietari sono “spyware”, cioè <a +href="/philosophy/proprietary-surveillance.html">comunicano informazioni sul +comportamento degli utenti</a>: Microsoft Windows ne invia a Microsoft; +Windows Media Player racconta cosa l'utente guarda o ascolta; il Kindle di +Amazon riferisce quali pagine, e di quali libri, l'utente guarda, e quando +lo fa; Angry Birds riferisce lo storico di geo-localizzazione dell'utente.</p> + +<p>A differenza del software proprietario, il SaaSS non ha bisogno di codice di +copertura per ottenere i dati degli utenti: per usare il server sono questi +ultimi che devono spedire i dati. L'effetto è lo stesso dello spyware: +grazie alla natura del SaaSS, il gestore del server ottiene i dati senza +particolare sforzo. Amy Webb, che mai avrebbe voluto pubblicare le foto di +sua figlia, fece l'errore di modificarle usando un SaaSS (Instagram) e alla +fine <a +href="http://www.slate.com/articles/technology/data_mine_1/2013/09/privacy_facebook_kids_don_t_post_photos_of_your_kids_on_social_media.html"> +da lì sono state divulgate</a>. +</p> + +<p>In teoria, in futuro grazie alla crittografia omomorfica potrebbe diventare +possibile costruire servizi SaaSS che non possano comprendere una parte dei +dati che gli utenti inviano loro. Questi servizi <em>potrebbero</em> essere +impostati in modo da non spiare gli utenti, ma questo non significa che +<em>non</em> spieranno in alcun modo gli utenti.</p> + +<p>Alcuni sistemi operativi privati hanno una back-door generale, che permette +ad alcuni di installarvici modifiche al software. Per esempio, Windows ne ha +una che consente a Microsoft la modifica coatta di qualsiasi software sia +sulla macchina, e lo stesso avviene pure per quasi tutti i telefonini. Anche +certe applicazioni private possiedono delle back-door generali, come il +client Steam per GNU/Linux, che permette allo sviluppatore di installare da +remoto delle versioni modificate.</p> + +<p>Ora, nel caso del SaaSS, il gestore del server può cambiare il software che +è in funzione sul server.Niente di strano, visto che il computer è suo, ma +l'effetto è lo stesso di usare un'applicazione non libera che abbia +back-door generali: qualcuno ha il potere di imporre silenziosamente dei +cambiamenti su come l'attività informatica sia effettuata.</p> + +<p>In conclusione, pertanto, usare un SaaSS è equivalente ad eseguire un +software privato con uno spyware e una back-door generale. Ciò dà al gestore +del server un iniquo potere sull'utente e noi dobbiamo opporci a questo +potere.</p> + +<h3>SaaSS e SaaS</h3> + +<p>All'inizio avevamo fatto riferimento a questa prassi problematica con il +termine “SaaS”,che sta per “Software as a Service” +[NdT: software come servizio], un termine comunemente utilizzato quando un +software viene messo in funzione su server, invece che distribuito agli +utenti. Pensavamo che questo descrivesse precisamente i casi nei quali +questo problema si presenta.</p> + +<p>Successivamente ci siamo resi conto che il termine SaaS è usato talvolta per +servizi di comunicazione, che sono attività per le quali il problema non si +pone. Inoltre il termine “Software come servizio” non spiega +<em>perché</em> si tratti di una cattiva pratica. Abbiamo pertanto coniato +il termine “Servizio come surrogato del software”, che definisce +più chiaramente questa pratica cattiva e spiega cosa ci sia di male.</p> + +<h3>Distinguere il problema del SaaSS dal problema del software proprietario</h3> + +<p>Il SaaSS e il software proprietario conducono a risultati similmente +dannosi, ma con meccanismi diversi: con il software proprietario avete una +copia del software ma modificarla vi è difficile e/o illegale; con il SaaSS +non avete neppure la copia del software che esegue le vostre attività +informatiche.</p> + +<p>Queste due problematiche sono spesso, e non solo accidentalmente, confuse +fra loro. Gli sviluppatori web usano il vago termine “applicazione +web” per raggruppare il software del server con il software che che +gira sul vostro browser. Certe pagine web, infatti, installano nel vostro +browser dei programmi JavaScript non banali o addirittura grossi senza +informarvi della cosa. <a href="/philosophy/javascript-trap.html">Quando +quei programmi non sono liberi</a> causano lo stesso tipo di ingiustizie di +ogni altro software non libero, ma ora ciò che ci interessa è il problema +dell'uso del servizio stesso.</p> + +<p>Molti sostenitori del software libero credono che il problema del SaaSS sarà +risolto sviluppando software libero per i server. È vero che per gli +amministratori del server è meglio che i programmi in esecuzione sul server +siano liberi, poiché altrimenti i proprietari/sviluppatori del software +avrebbero controllo sul server, e ciò sarebbe ingiusto per gli +amministratori del server e di alcun servizio agli utenti. Ma anche se i +programmi sul server sono liberi, sono <em>gli utenti del server</em> a non +essere protetti dagli effetti del SaaSS, perché tali programmi liberano gli +amministratori e non gli utenti.</p> + +<p>Ciononostante, pubblicare il codice sorgente di un software per server giova +alla comunità, visto che dà la possibilità agli utenti con le giuste +competenze ad impostare server simili, magari cambiando il software. Quindi +per i programmi da server <a +href="/licenses/license-recommendations.html">noi consigliamo l'uso della +licenza GNU Affero GPL</a>.</p> + +<p>In ogni caso nessun server, a meno che non sia il <em>vostro</em> (sotto il +vostro controllo, a prescindere dal fatto che sia di vostra proprietà o +meno), vi darebbe il controllo sulle attività che svolgete su di esso. Può +quindi essere accettabile fidarsi del server di un amico per certe attività, +proprio come potreste accettare che un vostro amico faccia manutenzione sul +vostro computer, ma in ogni altro caso il server va considerato come +SaaSS. Il SaaSS vi costringe al potere dell'amministratore del server e +l'unica soluzione è <em>non usare SaaSS</em>! Non usate un server di qualcun +altro per svolgere le vostre attività informatiche con i dati che gli +fornite.</p> + +<p>Questo problema dimostra quanto sia significativa la differenza tra +“open” e “libero”. Il codice sorgente che è open +source <a href="/philosophy/free-open-overlap.html">è quasi sempre +libero</a>. Ma l'idea di un <a +href="https://opendefinition.org/ossd/">servizio “open +software”</a>, usata per indicare un servizio in cui il software +server è open source e/o libero, non cattura il problema del SaaSS.</p> + +<p>Insomma, i servizi sono insomma sostanzialmente diversi dai programmi e le +questioni etiche sollevate dai primi sono quindi sostanzialmente diverse da +quelle dei secondi, quindi, per evitare di fare confusione, <a +href="/philosophy/network-services-arent-free-or-nonfree.html">evitate di +chiamare un servizio “libero” o “proprietario”</a>.</p> + +<h3>Riconoscere il SaaSS tra gli altri servizi di rete</h3> + +<p>Quali servizi online sono SaaSS? L'esempio più chiaro è quello di un +servizio di traduzione che, diciamo, traduce testo dall'inglese allo +spagnolo. Ora, tradurre un testo è un'attività prettamente vostra e, avendo +solo il programma appropriato potreste svolgerla eseguendolo sul vostro +computer, e potreste farlo anche eticamente, se il programma fosse +libero. Il servizio di traduzione, invece, sostituisce il programma quindi è +un servizio come surrogato del software (o SaaSS) e, dal momento che vi nega +il controllo dell'attività informatica, vi fa del male.</p> + +<p>Un altro esempio chiaro è l'uso di un servizio come Flickr o Instagram per +modificare una foto: le persone hanno svolto questa attività sui loro +computer per decenni, mentre farlo su un server fuori dal vostro controllo +invece che sul vostro computer è SaaSS.</p> + +<p>Rifiutare il SaaSS non significa però rifiutare di usare qualsiasi server in +rete che sia gestito da altri che da voi. La maggior parte dei server, +infatti, non sono SaaSS, visto che le attività che svolgono non sono degli +utenti, bensì rientrano nell'ambito della comunicazione.</p> + +<p>L'idea iniziale dei server web non era di svolgere attività informatiche per +voi, ma piuttosto di pubblicare informazioni cui darvi accesso. Questo è +tutt'ora ciò che fa la maggior parte dei siti web senza porre il problema +del SaaSS, visto che accedere ad informazioni pubblicate da altri non è una +attività informatica vostra. Neppure lo è pubblicare il vostro materiale su +un blog o usare un servizio di microblog, come Twitter o StatusNet, sebbene +questi servizi possano, a seconda dei casi, avere altri problemi; e lo +stesso vale per altre comunicazioni che non abbiano carattere privato, come +le chat di gruppo.</p> + +<p>In sostanza, le reti sociali sono una forma di comunicazione e di +pubblicazione che non sono SaaSS, ma un servizio che abbia come scopo +principale il social networking potrebbe, ciononostante, avere funzionalità +o estensioni che sono SaaSS.</p> + +<p>Del resto, il fatto che un servizio non sia SaaSS, non implica che il +servizio vada bene, visto che bisogna considerare altre questioni etiche +legate ai servizi. Per esempio, Facebook distribuisce filmati in Flash +spingendo gli utenti ad utilizzare software non libero, richiede +l'esecuzione di codice JavaScript non libero, e dà agli utenti una +fuorviante impressione di privacy proprio mentre li induce a mettere a nudo +le loro vite su Facebook. Si tratta di problemi importanti, ma diversi da +quello del SaaSS. +</p> + +<p>Ci sono servizi, come i motori di ricerca, che raccolgono dati nel web e vi +permettono di analizzarli. Ora, passare in rassegna la loro raccolta di dati +non è un'attività informatica solitamente definibile vostra, dato che non +siete voi che avete fornito quella raccolta, quindi usare tale servizio per +fare ricerche nel web non è SaaSS. D'altro canto, realizzare un servizio di +ricerca per il vostro stesso sito usando un server altrui, questo è SaaSS.</p> + +<p>Nemmeno fare acquisti online è SaaSS, perché l'attività informatica non è +vostra, bensì è realizzata congiuntamente da voi e il venditore. Il vero +problema degli acquisti online è piuttosto se vi fidiate della controparte +nel darle denaro ed altre informazioni personali, in primis, il vostro nome.</p> + +<p>Neppure i siti di depositi di progetti, come Savannah o SourceForge, sono +intrinsecamente SaaSS, dato che il compito di un deposito è quello di +pubblicare i dati che gli sono forniti.</p> + +<p>Nemmeno l'uso dei servizi di un progetto collettivo è SaaSS, perché le +attività informatiche non sono vostre, ma del progetto. Per esempio, se +modificate delle voci di Wikipedia, non state compiendo un'attività +informatica personale, ma state collaborando alle attività informatiche di +Wikipedia, realizzate sui server controllati da Wikipedia stessa. Anche le +organizzazioni, però, esattamente come accade ai singoli utenti, si +imbattono nel problema del SaaSS quando svolgono le proprie attività +informatiche su server esterni.</p> + +<p>Inoltre, ci sono siti che offrono svariati servizi ed è possibile che, +mentre uno di questi non sia SaaSS, un altro lo sia. Il servizio principale +di Facebook, per esempio, è la rete sociale, che non è SaaSS, ma contiene +anche applicazioni di terze parti, alcune delle quali lo sono. Ancora, il +servizio primario offerto da Flickr è la distribuzione di foto, che non è +SaaSS, ma esso offre anche funzionalità di modifica delle foto, che lo +sono. Similmente accade, infine, su Instagram: pubblicarvi una foto non è +SaaSS, mentre usarlo per modificarla lo è.</p> + +<p>Esaminare un singolo servizio può diventare alquanto complesso, come ci +mostra il caso di Google Docs, un servizio che invita gli utenti a +modificare un documento usando un grosso <a +href="/philosophy/javascript-trap.html">programma JavaScript non +libero</a>. Il che è chiaramente ingiusto, ma, visto che il servizio offre +anche delle API per caricare e scaricare i documenti in diversi formati, un +editor di testo libero potrebbe modificarlo ed usare tali API. Questo caso +d'uso non è SaaSS, perché Google Docs è utilizzato come un semplice +deposito, ma, per una questione di privacy, è comunque sbagliato mostrare i +propri dati ad una azienda. Se invece usate il servizio per la conversione +tra formati, questo è SaaSS, perché è qualcosa che potreste fare usando un +programma appropriato, sperabilmente libero, sul vostro computer.</p> + +<p>Ovviamente l'uso di Google Docs attraverso un editor di testo è alquanto +raro e molto più spesso le persone usano il programma JavaScript non libero, +cattivo come ogni altro programma non libero. Anche questo scenario potrebbe +però coinvolgere il SaaSS, a seconda di cosa, dell'editor di testo, sia +realizzato dal programma JavaScript e cosa dal server. Non si sa, ma non è +nemmeno così importante saperlo, poiché il SaaSS e il software proprietario +sono similarmente dannosi all'utente.</p> + +<p>La pubblicazione usando depositi altrui non pone, in generale, problemi di +privacy, ma quella su Google Docs ha un problema particolare: è necessario +eseguire codice JavaScript non libero nel browser anche solo per +<em>leggere</em> un documento. Di conseguenza, anche se non a causa del +SaaSS, non dovete usare Google Docs per pubblicare nulla.</p> + +<p>L'industria informatica scoraggia gli utenti a fare questo genere di +distinzioni e, infatti, il termine in voga “nuvola informatica” +(o “cloud”) serve proprio a questo. È un termine così nebuloso +che potrebbe riferirsi a qualsiasi uso di Internet e include, pertanto, sia +il SaaSS, sia altre pratiche di uso dei servizi in rete. Difatti, preso un +contesto qualsiasi, l'autore che scrive “nuvola”, se è un +tecnico, probabilmente ha un preciso significato in mente, ma in genere non +spiega che in altri articoli questa parola abbia degli specifici significati +diversi. Questa parola insomma induce le persone a fare semplicistiche +generalizzazioni su pratiche che invece dovrebbero prendere in +considerazione separatamente.</p> + +<p>“Nuvola informatica” un significato ce l'ha, ma non riguarda il +modo di fare informatica, ma piuttosto un modo di concepirla: un approccio +incurante che dice “Non fatevi domande. Non preoccupatevi di chi +controlla le vostre attività informatiche o di chi abbia i vostri dati. Non +controllate, prima di ingoiare un servizio, se ci sia un amo +nascosto. Credete alle aziende senza esitare.” Ovvero, in altre parole +“Siate stupidi”. Una nuvola nella mente è un ostacolo alla +chiarezza del pensiero quindi, per chiarezza di pensiero, evitiamo di usare +la parola “nuvola”.</p> + +<h3 id="renting">L'affitto di un server non è SaaSS</h3> + +<p>Quando si affitta un server (reale o virtuale) che rimane, dal punto di +vista del software, sotto controllo, questo non è SaaSS. Nel SaaSS qualcun +altro decide quale software eseguire sul server e quindi controlla le +elaborazioni. Ma se voi installate il software sul server, siete voi a +controllare le elaborazioni e quindi il server affittato si comporta come se +fosse un vostro comupter, almeno a questi fini.</p> + +<p>I <em>dati</em> sul server affittato sono meno sicuri che su un server +casalingo, ma questo è un altro problema, non legato a SaaSS.</p> + +<p>Questo tipo di noleggio server è a volte chiamato “IaaS,” ma +quel termine si riferisce ad una struttura concettuale che sminuisce +problemi che noi consideriamo importanti.</p> + +<h3>Gestire il problema del SaaSS</h3> + +<p>Solo una piccola parte dei siti web offre SaaSS, quindi per la maggior parte +di essi il problema non si pone. Che dobbiamo fare con quelli che invece lo +pongono?</p> + +<p>Nel caso semplice, dove le vostre attività informatiche riguardano dati che +sono nelle vostre mani, la soluzione è semplice: usate la vostra copia di +un'applicazione libera. Modificate il vostro testo con la vostra copia di un +editor di testo libero, come GNU Emacs, o un programma di videoscrittura +libero; e modificate le vostre foto con la vostra copia di un software +libero, come GIMP. E se non c'è un programma libero disponibile? Un +programma privato o un SaaSS vi sottraggono la libertà e non dovete usarli, +potete invece contribuire, con il vostro tempo o con il vostro denaro, allo +sviluppo di un programma sostituto che sia libero.</p> + +<p>E quando si collabora con altre persone in un gruppo? Al momento potrebbe +essere difficile farlo senza usare un server e il gruppo potrebbe non sapere +come metterne in funzione uno proprio. Se usate un server di altri, almeno +non fidatevi di quello di una azienda. Il solo contratto di fornitura del +servizio non offre alcuna garanzia, a meno che non siate in grado di +individuare le violazioni e intentare una causa legale, tenendo anche +presente che le aziende probabilmente stendono i loro contratti proprio per +consentirgli un'ampia gamma di abusi. Lo stato, inoltre, può richiedere alla +società i vostri dati, come quelli di chiunque altro, in qualità di prova in +sede giudiziaria, come fece il presidente Obama con le compagnie +telefoniche. Per non parlare di quando sono le stesse aziende ad offrirsi +volontariamente, come accadde con le compagnie telefoniche statunitensi che +intercettarono illegalmente i propri utenti per il presidente George +W. Bush. Insomma, se siete costretti ad usare un server, usate un server i +cui gestori vi offrano una base di fiducia che vada al di là di una +relazione meramente commerciale.</p> + +<p>In una scala temporale lunga, comunque, potremo creare alternative all'uso +di questi server. Ad esempio, possiamo creare un programma peer-to-peer col +quale i collaboratori possano scambiare dati cifrati, e poi la comunità del +software libero potrebbe sviluppare dei sostituti alle “applicazioni +web” importanti, che abbiano, appunto, un'architettura distribuita +peer-to-peer. Queste potrebbero infine essere pubblicate con saggezza, +usando la licenza <a href="/licenses/why-affero-gpl.html"> GNU Affero +GPL</a>, visto che sarebbero candidati promettenti per essere convertiti da +altri in programmi di tipo server. Il <a href="/">progetto GNU</a> sta +cercando volontari per lavorare su questi sostituti. Infine, possiamo +esortare gli altri progetti di software liberi a tenere presente questa +problematica nella progettazione.</p> + +<p>Nel frattempo, se una compagnia vi invita ad usare il suo server per fare le +vostre attività informatiche, non cedete, e non usate SaaSS. Non comprate, +né installate “thin clients”, quei computer così poco potenti +che vi costringono a fare tutto il vero lavoro su un server, a meno che +questo non sia un server vostro. Per amore della vostra libertà, usate +computer veri, tenete i vostri dati lì ed eseguite le vostre attività +informatiche sulla vostra copia di un programma libero.</p> + +<h3>Si veda anche:</h3> +<p><a href="/philosophy/bug-nobody-allowed-to-understand.html">Il bug che +nessuno può comprendere</a>.</p> + +<div class="translators-notes"> + +<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.--> + </div> +</div> + +<!-- for id="content", starts in the include above --> +<!--#include virtual="/server/footer.it.html" --> +<div id="footer"> +<div class="unprintable"> + +<p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a +href="mailto:gnu@gnu.org"><gnu@gnu.org></a>.Ci sono anche <a +href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. Inviate segnalazioni +di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a +href="mailto:webmasters@gnu.org"><webmasters@gnu.org></a>. </p> + +<p> +<!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph, + replace it with the translation of these two: + + We work hard and do our best to provide accurate, good quality + translations. However, we are not exempt from imperfection. + Please send your comments and general suggestions in this regard + to <a href="mailto:web-translators@gnu.org"> + + <web-translators@gnu.org></a>.</p> + + <p>For information on coordinating and submitting translations of + our web pages, see <a + href="/server/standards/README.translations.html">Translations + README</a>. --> +Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai +dettagli e alla qualità, ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne +riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni +a <a +href="mailto:web-translators@gnu.org"><web-translators@gnu.org></a> +oppure contattate direttamente il <a +href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/">gruppo dei traduttori +italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni +delle nostre pagine web consultate la <a +href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle traduzioni</a>.</p> +</div> + +<!-- Regarding copyright, in general, standalone pages (as opposed to + files generated as part of manuals) on the GNU web server should + be under CC BY-ND 4.0. Please do NOT change or remove this + without talking with the webmasters or licensing team first. + Please make sure the copyright date is consistent with the + document. 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Modifiche di Andrea Pescetti.</div> + +<p class="unprintable"><!-- timestamp start --> +Ultimo aggiornamento: + +$Date: 2019/02/02 18:59:23 $ + +<!-- timestamp end --> +</p> +</div> +</div> +<!-- for class="inner", starts in the banner include --> +</body> +</html> |