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+
+<!--#include virtual="/server/header.it.html" -->
+<!-- Parent-Version: 1.86 -->
+
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+<title>Quel server in realtà a chi serve? - Progetto GNU - Free Software Foundation</title>
+
+<!--#include virtual="/philosophy/po/who-does-that-server-really-serve.translist" -->
+<!--#include virtual="/server/banner.it.html" -->
+<h2>Quel server in realtà a chi serve?</h2>
+
+<p>di <strong>Richard Stallman</strong></p>
+
+<blockquote><p>La prima versione di questo articolo è stata pubblicata su <a
+href="http://www.bostonreview.net/richard-stallman-free-software-DRM">Boston
+Review</a>.</p></blockquote>
+
+<p><strong>Su Internet il software non libero non è l'unico modo per perdere la
+vostra libertà: il servizio come surrogato del software (Service as a
+Software Substitute, SaaSS) è un altro modo per lasciare che qualcun altro
+abbia potere sulle vostre attività informatiche.</strong></p>
+
+<p>Il punto è che si può avere il controllo di un programma che qualcun altro
+ha scritto (se è libero), ma non si può mai avere il controllo di un
+servizio fornito da un altro: quindi mai usare un servizio quando un
+programma potrebbe fare la stessa cosa.</p>
+
+
+<p>SaaSS [NdT: in italiano, &ldquo;servizio come surrogato del software&rdquo;,
+in contrasto al &ldquo;Software as a Service&rdquo;, cioè &ldquo;software
+come servizio&rdquo;] significa usare un servizio implementato da qualcun
+altro come surrogato dell'esecuzione della vostra copia del programma. Il
+termine è nostro, visto che gli articoli e le pubblicità non lo useranno, né
+vi diranno se un certo servizio è un SaaSS. Probabilmente useranno piuttosto
+il vago e fuorviante termine &ldquo;cloud&rdquo;, che raggruppa il SaaSS con
+diverse altre pratiche, alcune offensive, altre accettabili. Grazie alla
+spiegazione e agli esempi di questa pagina potrete distinguere quando un
+servizio è un SaaSS.</p>
+
+<h3>Premessa. Come il software proprietario vi sottrae la libertà</h3>
+
+<p>La tecnologia digitale può darvi libertà, ma può anche sottrarvela. La prima
+minaccia al nostro controllo sulle nostre attività informatiche viene dal
+<em>software proprietario</em>, software che gli utenti non possono
+controllare, perché a controllarlo è il proprietario (un'azienda come Apple
+o Microsoft). Il proprietario infatti spesso approfitta di questo potere
+iniquo aggiungendo delle funzioni malevole, come spyware, back doors o <a
+href="http://DefectiveByDesign.org">Digital Restrictions Management
+(DRM)</a> (chiamati nella loro propaganda &ldquo;Digital Rights
+Management&rdquo;).</p>
+
+<p>La nostra soluzione a questo problema è di sviluppare <em>software
+libero</em> e di rifiutare il software proprietario. Software libero
+significa che voi, in qualità di utenti, avete quattro libertà fondamentali:
+0.&nbsp;eseguire il programma come volete, 1.&nbsp;studiare e modificare il
+codice sorgente affinché faccia ciò che volete, 2.&nbsp;ridistribuire copie
+identiche del programma, 3.&nbsp;ridistribuire copie del programma che avete
+modificato. Si veda anche la <a href="/philosophy/free-sw.html">Definizione
+di software libero</a>.</p>
+
+<p>Grazie al software libero noi utenti ci riprendiamo il controllo delle
+nostre attività informatiche. Il software proprietario esiste ancora, ma,
+come molti hanno già fatto, possiamo escluderlo dalle nostre
+vite. Ciononostante ora affrontiamo una nuova minaccia al nostro controllo
+delle nostre attività informatiche, cioè i servizi come surrogati del
+software (SaaSS) e per amore della nostra libertà dobbiamo rifiutare anche
+quelli.</p>
+
+<h3>I servizi come surrogati del software vi sottraggono la libertà</h3>
+
+<p>Per servizio come surrogato del software (SaaSS) intendiamo l'uso di un
+servizio come surrogato dell'esecuzione della vostra copia del programma. In
+pratica, qualcuno imposta un server in rete che si occupa di certe attività
+informatiche, come modificare una foto, tradurre testo in un'altra lingua,
+ecc..., ed invita poi gli utenti ad eseguirle attraverso quel
+server. L'utente del server invierebbe al server i propri dati, su cui esso
+eseguirebbe l'attività <em>propria dell'utente</em> e infine ne
+restituirebbe il risultato all'utente, o eseguirebbe qualche azione per lui.</p>
+
+<p>L'attività è <em>propria dell'utente</em> poiché per ipotesi egli, in linea
+di principio, può eseguirla con un programma sul suo computer, a prescindere
+dal fatto che tale programma sia disponibile o meno. Se, viceversa,
+quest'ipotesi non è applicabile, allora non si tratta di un SaaSS.</p>
+
+<p>L'estorsione del controllo effettuato da questi server è ancor più
+inesorabile di quanto non avvenga nel caso del software privato. Nel caso
+del software non libero solitamente gli utenti hanno a disposizione un
+eseguibile sprovvisto di codice sorgente, il che rende difficile studiare il
+codice in esecuzione: è difficile determinare cosa faccia davvero il
+software, ed è difficile cambiarlo.</p>
+
+<p>Nel caso del SaaSS gli utenti non hanno nemmeno l'eseguibile che esegue
+l'attività informatica. È sul server di qualcun altro e non possono né
+vederlo, né toccarlo: è impossibile verificare cosa faccia davvero il
+software, ed è impossibile cambiarlo.</p>
+
+<p>Inoltre il SaaSS produce effetti equivalenti alle funzionalità malevole di
+certi software non liberi.</p>
+
+<p> Ad esempio, certi programmi proprietari sono &ldquo;spyware&rdquo;, cioè <a
+href="/philosophy/proprietary-surveillance.html">comunicano informazioni sul
+comportamento degli utenti</a>: Microsoft Windows ne invia a Microsoft;
+Windows Media Player racconta cosa l'utente guarda o ascolta; il Kindle di
+Amazon riferisce quali pagine, e di quali libri, l'utente guarda, e quando
+lo fa; Angry Birds riferisce lo storico di geo-localizzazione dell'utente.</p>
+
+<p>A differenza del software proprietario, il SaaSS non ha bisogno di codice di
+copertura per ottenere i dati degli utenti: per usare il server sono questi
+ultimi che devono spedire i dati. L'effetto è lo stesso dello spyware:
+grazie alla natura del SaaSS, il gestore del server ottiene i dati senza
+particolare sforzo. Amy Webb, che mai avrebbe voluto pubblicare le foto di
+sua figlia, fece l'errore di modificarle usando un SaaSS (Instagram) e alla
+fine <a
+href="http://www.slate.com/articles/technology/data_mine_1/2013/09/privacy_facebook_kids_don_t_post_photos_of_your_kids_on_social_media.html">
+da lì sono state divulgate</a>.
+</p>
+
+<p>In teoria, in futuro grazie alla crittografia omomorfica potrebbe diventare
+possibile costruire servizi SaaSS che non possano comprendere una parte dei
+dati che gli utenti inviano loro. Questi servizi <em>potrebbero</em> essere
+impostati in modo da non spiare gli utenti, ma questo non significa che
+<em>non</em> spieranno in alcun modo gli utenti.</p>
+
+<p>Alcuni sistemi operativi privati hanno una back-door generale, che permette
+ad alcuni di installarvici modifiche al software. Per esempio, Windows ne ha
+una che consente a Microsoft la modifica coatta di qualsiasi software sia
+sulla macchina, e lo stesso avviene pure per quasi tutti i telefonini. Anche
+certe applicazioni private possiedono delle back-door generali, come il
+client Steam per GNU/Linux, che permette allo sviluppatore di installare da
+remoto delle versioni modificate.</p>
+
+<p>Ora, nel caso del SaaSS, il gestore del server può cambiare il software che
+è in funzione sul server.Niente di strano, visto che il computer è suo, ma
+l'effetto è lo stesso di usare un'applicazione non libera che abbia
+back-door generali: qualcuno ha il potere di imporre silenziosamente dei
+cambiamenti su come l'attività informatica sia effettuata.</p>
+
+<p>In conclusione, pertanto, usare un SaaSS è equivalente ad eseguire un
+software privato con uno spyware e una back-door generale. Ciò dà al gestore
+del server un iniquo potere sull'utente e noi dobbiamo opporci a questo
+potere.</p>
+
+<h3>SaaSS e SaaS</h3>
+
+<p>All'inizio avevamo fatto riferimento a questa prassi problematica con il
+termine &ldquo;SaaS&rdquo;,che sta per &ldquo;Software as a Service&rdquo;
+[NdT: software come servizio], un termine comunemente utilizzato quando un
+software viene messo in funzione su server, invece che distribuito agli
+utenti. Pensavamo che questo descrivesse precisamente i casi nei quali
+questo problema si presenta.</p>
+
+<p>Successivamente ci siamo resi conto che il termine SaaS è usato talvolta per
+servizi di comunicazione, che sono attività per le quali il problema non si
+pone. Inoltre il termine &ldquo;Software come servizio&rdquo; non spiega
+<em>perché</em> si tratti di una cattiva pratica. Abbiamo pertanto coniato
+il termine &ldquo;Servizio come surrogato del software&rdquo;, che definisce
+più chiaramente questa pratica cattiva e spiega cosa ci sia di male.</p>
+
+<h3>Distinguere il problema del SaaSS dal problema del software proprietario</h3>
+
+<p>Il SaaSS e il software proprietario conducono a risultati similmente
+dannosi, ma con meccanismi diversi: con il software proprietario avete una
+copia del software ma modificarla vi è difficile e/o illegale; con il SaaSS
+non avete neppure la copia del software che esegue le vostre attività
+informatiche.</p>
+
+<p>Queste due problematiche sono spesso, e non solo accidentalmente, confuse
+fra loro. Gli sviluppatori web usano il vago termine &ldquo;applicazione
+web&rdquo; per raggruppare il software del server con il software che che
+gira sul vostro browser. Certe pagine web, infatti, installano nel vostro
+browser dei programmi JavaScript non banali o addirittura grossi senza
+informarvi della cosa. <a href="/philosophy/javascript-trap.html">Quando
+quei programmi non sono liberi</a> causano lo stesso tipo di ingiustizie di
+ogni altro software non libero, ma ora ciò che ci interessa è il problema
+dell'uso del servizio stesso.</p>
+
+<p>Molti sostenitori del software libero credono che il problema del SaaSS sarà
+risolto sviluppando software libero per i server. È vero che per gli
+amministratori del server è meglio che i programmi in esecuzione sul server
+siano liberi, poiché altrimenti i proprietari/sviluppatori del software
+avrebbero controllo sul server, e ciò sarebbe ingiusto per gli
+amministratori del server e di alcun servizio agli utenti. Ma anche se i
+programmi sul server sono liberi, sono <em>gli utenti del server</em> a non
+essere protetti dagli effetti del SaaSS, perché tali programmi liberano gli
+amministratori e non gli utenti.</p>
+
+<p>Ciononostante, pubblicare il codice sorgente di un software per server giova
+alla comunità, visto che dà la possibilità agli utenti con le giuste
+competenze ad impostare server simili, magari cambiando il software. Quindi
+per i programmi da server <a
+href="/licenses/license-recommendations.html">noi consigliamo l'uso della
+licenza GNU Affero GPL</a>.</p>
+
+<p>In ogni caso nessun server, a meno che non sia il <em>vostro</em> (sotto il
+vostro controllo, a prescindere dal fatto che sia di vostra proprietà o
+meno), vi darebbe il controllo sulle attività che svolgete su di esso. Può
+quindi essere accettabile fidarsi del server di un amico per certe attività,
+proprio come potreste accettare che un vostro amico faccia manutenzione sul
+vostro computer, ma in ogni altro caso il server va considerato come
+SaaSS. Il SaaSS vi costringe al potere dell'amministratore del server e
+l'unica soluzione è <em>non usare SaaSS</em>! Non usate un server di qualcun
+altro per svolgere le vostre attività informatiche con i dati che gli
+fornite.</p>
+
+<p>Questo problema dimostra quanto sia significativa la differenza tra
+&ldquo;open&rdquo; e &ldquo;libero&rdquo;. Il codice sorgente che è open
+source <a href="/philosophy/free-open-overlap.html">è quasi sempre
+libero</a>. Ma l'idea di un <a
+href="https://opendefinition.org/ossd/">servizio &ldquo;open
+software&rdquo;</a>, usata per indicare un servizio in cui il software
+server è open source e/o libero, non cattura il problema del SaaSS.</p>
+
+<p>Insomma, i servizi sono insomma sostanzialmente diversi dai programmi e le
+questioni etiche sollevate dai primi sono quindi sostanzialmente diverse da
+quelle dei secondi, quindi, per evitare di fare confusione, <a
+href="/philosophy/network-services-arent-free-or-nonfree.html">evitate di
+chiamare un servizio &ldquo;libero&rdquo; o &ldquo;proprietario&rdquo;</a>.</p>
+
+<h3>Riconoscere il SaaSS tra gli altri servizi di rete</h3>
+
+<p>Quali servizi online sono SaaSS? L'esempio più chiaro è quello di un
+servizio di traduzione che, diciamo, traduce testo dall'inglese allo
+spagnolo. Ora, tradurre un testo è un'attività prettamente vostra e, avendo
+solo il programma appropriato potreste svolgerla eseguendolo sul vostro
+computer, e potreste farlo anche eticamente, se il programma fosse
+libero. Il servizio di traduzione, invece, sostituisce il programma quindi è
+un servizio come surrogato del software (o SaaSS) e, dal momento che vi nega
+il controllo dell'attività informatica, vi fa del male.</p>
+
+<p>Un altro esempio chiaro è l'uso di un servizio come Flickr o Instagram per
+modificare una foto: le persone hanno svolto questa attività sui loro
+computer per decenni, mentre farlo su un server fuori dal vostro controllo
+invece che sul vostro computer è SaaSS.</p>
+
+<p>Rifiutare il SaaSS non significa però rifiutare di usare qualsiasi server in
+rete che sia gestito da altri che da voi. La maggior parte dei server,
+infatti, non sono SaaSS, visto che le attività che svolgono non sono degli
+utenti, bensì rientrano nell'ambito della comunicazione.</p>
+
+<p>L'idea iniziale dei server web non era di svolgere attività informatiche per
+voi, ma piuttosto di pubblicare informazioni cui darvi accesso. Questo è
+tutt'ora ciò che fa la maggior parte dei siti web senza porre il problema
+del SaaSS, visto che accedere ad informazioni pubblicate da altri non è una
+attività informatica vostra. Neppure lo è pubblicare il vostro materiale su
+un blog o usare un servizio di microblog, come Twitter o StatusNet, sebbene
+questi servizi possano, a seconda dei casi, avere altri problemi; e lo
+stesso vale per altre comunicazioni che non abbiano carattere privato, come
+le chat di gruppo.</p>
+
+<p>In sostanza, le reti sociali sono una forma di comunicazione e di
+pubblicazione che non sono SaaSS, ma un servizio che abbia come scopo
+principale il social networking potrebbe, ciononostante, avere funzionalità
+o estensioni che sono SaaSS.</p>
+
+<p>Del resto, il fatto che un servizio non sia SaaSS, non implica che il
+servizio vada bene, visto che bisogna considerare altre questioni etiche
+legate ai servizi. Per esempio, Facebook distribuisce filmati in Flash
+spingendo gli utenti ad utilizzare software non libero, richiede
+l'esecuzione di codice JavaScript non libero, e dà agli utenti una
+fuorviante impressione di privacy proprio mentre li induce a mettere a nudo
+le loro vite su Facebook. Si tratta di problemi importanti, ma diversi da
+quello del SaaSS.
+</p>
+
+<p>Ci sono servizi, come i motori di ricerca, che raccolgono dati nel web e vi
+permettono di analizzarli. Ora, passare in rassegna la loro raccolta di dati
+non è un'attività informatica solitamente definibile vostra, dato che non
+siete voi che avete fornito quella raccolta, quindi usare tale servizio per
+fare ricerche nel web non è SaaSS. D'altro canto, realizzare un servizio di
+ricerca per il vostro stesso sito usando un server altrui, questo è SaaSS.</p>
+
+<p>Nemmeno fare acquisti online è SaaSS, perché l'attività informatica non è
+vostra, bensì è realizzata congiuntamente da voi e il venditore. Il vero
+problema degli acquisti online è piuttosto se vi fidiate della controparte
+nel darle denaro ed altre informazioni personali, in primis, il vostro nome.</p>
+
+<p>Neppure i siti di depositi di progetti, come Savannah o SourceForge, sono
+intrinsecamente SaaSS, dato che il compito di un deposito è quello di
+pubblicare i dati che gli sono forniti.</p>
+
+<p>Nemmeno l'uso dei servizi di un progetto collettivo è SaaSS, perché le
+attività informatiche non sono vostre, ma del progetto. Per esempio, se
+modificate delle voci di Wikipedia, non state compiendo un'attività
+informatica personale, ma state collaborando alle attività informatiche di
+Wikipedia, realizzate sui server controllati da Wikipedia stessa. Anche le
+organizzazioni, però, esattamente come accade ai singoli utenti, si
+imbattono nel problema del SaaSS quando svolgono le proprie attività
+informatiche su server esterni.</p>
+
+<p>Inoltre, ci sono siti che offrono svariati servizi ed è possibile che,
+mentre uno di questi non sia SaaSS, un altro lo sia. Il servizio principale
+di Facebook, per esempio, è la rete sociale, che non è SaaSS, ma contiene
+anche applicazioni di terze parti, alcune delle quali lo sono. Ancora, il
+servizio primario offerto da Flickr è la distribuzione di foto, che non è
+SaaSS, ma esso offre anche funzionalità di modifica delle foto, che lo
+sono. Similmente accade, infine, su Instagram: pubblicarvi una foto non è
+SaaSS, mentre usarlo per modificarla lo è.</p>
+
+<p>Esaminare un singolo servizio può diventare alquanto complesso, come ci
+mostra il caso di Google Docs, un servizio che invita gli utenti a
+modificare un documento usando un grosso <a
+href="/philosophy/javascript-trap.html">programma JavaScript non
+libero</a>. Il che è chiaramente ingiusto, ma, visto che il servizio offre
+anche delle API per caricare e scaricare i documenti in diversi formati, un
+editor di testo libero potrebbe modificarlo ed usare tali API. Questo caso
+d'uso non è SaaSS, perché Google Docs è utilizzato come un semplice
+deposito, ma, per una questione di privacy, è comunque sbagliato mostrare i
+propri dati ad una azienda. Se invece usate il servizio per la conversione
+tra formati, questo è SaaSS, perché è qualcosa che potreste fare usando un
+programma appropriato, sperabilmente libero, sul vostro computer.</p>
+
+<p>Ovviamente l'uso di Google Docs attraverso un editor di testo è alquanto
+raro e molto più spesso le persone usano il programma JavaScript non libero,
+cattivo come ogni altro programma non libero. Anche questo scenario potrebbe
+però coinvolgere il SaaSS, a seconda di cosa, dell'editor di testo, sia
+realizzato dal programma JavaScript e cosa dal server. Non si sa, ma non è
+nemmeno così importante saperlo, poiché il SaaSS e il software proprietario
+sono similarmente dannosi all'utente.</p>
+
+<p>La pubblicazione usando depositi altrui non pone, in generale, problemi di
+privacy, ma quella su Google Docs ha un problema particolare: è necessario
+eseguire codice JavaScript non libero nel browser anche solo per
+<em>leggere</em> un documento. Di conseguenza, anche se non a causa del
+SaaSS, non dovete usare Google Docs per pubblicare nulla.</p>
+
+<p>L'industria informatica scoraggia gli utenti a fare questo genere di
+distinzioni e, infatti, il termine in voga &ldquo;nuvola informatica&rdquo;
+(o &ldquo;cloud&rdquo;) serve proprio a questo. È un termine così nebuloso
+che potrebbe riferirsi a qualsiasi uso di Internet e include, pertanto, sia
+il SaaSS, sia altre pratiche di uso dei servizi in rete. Difatti, preso un
+contesto qualsiasi, l'autore che scrive &ldquo;nuvola&rdquo;, se è un
+tecnico, probabilmente ha un preciso significato in mente, ma in genere non
+spiega che in altri articoli questa parola abbia degli specifici significati
+diversi. Questa parola insomma induce le persone a fare semplicistiche
+generalizzazioni su pratiche che invece dovrebbero prendere in
+considerazione separatamente.</p>
+
+<p>&ldquo;Nuvola informatica&rdquo; un significato ce l'ha, ma non riguarda il
+modo di fare informatica, ma piuttosto un modo di concepirla: un approccio
+incurante che dice &ldquo;Non fatevi domande. Non preoccupatevi di chi
+controlla le vostre attività informatiche o di chi abbia i vostri dati. Non
+controllate, prima di ingoiare un servizio, se ci sia un amo
+nascosto. Credete alle aziende senza esitare.&rdquo; Ovvero, in altre parole
+&ldquo;Siate stupidi&rdquo;. Una nuvola nella mente è un ostacolo alla
+chiarezza del pensiero quindi, per chiarezza di pensiero, evitiamo di usare
+la parola &ldquo;nuvola&rdquo;.</p>
+
+<h3 id="renting">L'affitto di un server non è SaaSS</h3>
+
+<p>Quando si affitta un server (reale o virtuale) che rimane, dal punto di
+vista del software, sotto controllo, questo non è SaaSS. Nel SaaSS qualcun
+altro decide quale software eseguire sul server e quindi controlla le
+elaborazioni. Ma se voi installate il software sul server, siete voi a
+controllare le elaborazioni e quindi il server affittato si comporta come se
+fosse un vostro comupter, almeno a questi fini.</p>
+
+<p>I <em>dati</em> sul server affittato sono meno sicuri che su un server
+casalingo, ma questo è un altro problema, non legato a SaaSS.</p>
+
+<p>Questo tipo di noleggio server è a volte chiamato &ldquo;IaaS,&rdquo; ma
+quel termine si riferisce ad una struttura concettuale che sminuisce
+problemi che noi consideriamo importanti.</p>
+
+<h3>Gestire il problema del SaaSS</h3>
+
+<p>Solo una piccola parte dei siti web offre SaaSS, quindi per la maggior parte
+di essi il problema non si pone. Che dobbiamo fare con quelli che invece lo
+pongono?</p>
+
+<p>Nel caso semplice, dove le vostre attività informatiche riguardano dati che
+sono nelle vostre mani, la soluzione è semplice: usate la vostra copia di
+un'applicazione libera. Modificate il vostro testo con la vostra copia di un
+editor di testo libero, come GNU Emacs, o un programma di videoscrittura
+libero; e modificate le vostre foto con la vostra copia di un software
+libero, come GIMP. E se non c'è un programma libero disponibile? Un
+programma privato o un SaaSS vi sottraggono la libertà e non dovete usarli,
+potete invece contribuire, con il vostro tempo o con il vostro denaro, allo
+sviluppo di un programma sostituto che sia libero.</p>
+
+<p>E quando si collabora con altre persone in un gruppo? Al momento potrebbe
+essere difficile farlo senza usare un server e il gruppo potrebbe non sapere
+come metterne in funzione uno proprio. Se usate un server di altri, almeno
+non fidatevi di quello di una azienda. Il solo contratto di fornitura del
+servizio non offre alcuna garanzia, a meno che non siate in grado di
+individuare le violazioni e intentare una causa legale, tenendo anche
+presente che le aziende probabilmente stendono i loro contratti proprio per
+consentirgli un'ampia gamma di abusi. Lo stato, inoltre, può richiedere alla
+società i vostri dati, come quelli di chiunque altro, in qualità di prova in
+sede giudiziaria, come fece il presidente Obama con le compagnie
+telefoniche. Per non parlare di quando sono le stesse aziende ad offrirsi
+volontariamente, come accadde con le compagnie telefoniche statunitensi che
+intercettarono illegalmente i propri utenti per il presidente George
+W. Bush. Insomma, se siete costretti ad usare un server, usate un server i
+cui gestori vi offrano una base di fiducia che vada al di là di una
+relazione meramente commerciale.</p>
+
+<p>In una scala temporale lunga, comunque, potremo creare alternative all'uso
+di questi server. Ad esempio, possiamo creare un programma peer-to-peer col
+quale i collaboratori possano scambiare dati cifrati, e poi la comunità del
+software libero potrebbe sviluppare dei sostituti alle &ldquo;applicazioni
+web&rdquo; importanti, che abbiano, appunto, un'architettura distribuita
+peer-to-peer. Queste potrebbero infine essere pubblicate con saggezza,
+usando la licenza <a href="/licenses/why-affero-gpl.html"> GNU Affero
+GPL</a>, visto che sarebbero candidati promettenti per essere convertiti da
+altri in programmi di tipo server. Il <a href="/">progetto GNU</a> sta
+cercando volontari per lavorare su questi sostituti. Infine, possiamo
+esortare gli altri progetti di software liberi a tenere presente questa
+problematica nella progettazione.</p>
+
+<p>Nel frattempo, se una compagnia vi invita ad usare il suo server per fare le
+vostre attività informatiche, non cedete, e non usate SaaSS. Non comprate,
+né installate &ldquo;thin clients&rdquo;, quei computer così poco potenti
+che vi costringono a fare tutto il vero lavoro su un server, a meno che
+questo non sia un server vostro. Per amore della vostra libertà, usate
+computer veri, tenete i vostri dati lì ed eseguite le vostre attività
+informatiche sulla vostra copia di un programma libero.</p>
+
+<h3>Si veda anche:</h3>
+<p><a href="/philosophy/bug-nobody-allowed-to-understand.html">Il bug che
+nessuno può comprendere</a>.</p>
+
+<div class="translators-notes">
+
+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.-->
+ </div>
+</div>
+
+<!-- for id="content", starts in the include above -->
+<!--#include virtual="/server/footer.it.html" -->
+<div id="footer">
+<div class="unprintable">
+
+<p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a
+href="mailto:gnu@gnu.org">&lt;gnu@gnu.org&gt;</a>.Ci sono anche <a
+href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. Inviate segnalazioni
+di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a
+href="mailto:webmasters@gnu.org">&lt;webmasters@gnu.org&gt;</a>. </p>
+
+<p>
+<!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph,
+ replace it with the translation of these two:
+
+ We work hard and do our best to provide accurate, good quality
+ translations. However, we are not exempt from imperfection.
+ Please send your comments and general suggestions in this regard
+ to <a href="mailto:web-translators@gnu.org">
+
+ &lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>.</p>
+
+ <p>For information on coordinating and submitting translations of
+ our web pages, see <a
+ href="/server/standards/README.translations.html">Translations
+ README</a>. -->
+Le traduzioni italiane sono effettuate ponendo la massima attenzione ai
+dettagli e alla qualità, ma a volte potrebbero contenere imperfezioni. Se ne
+riscontrate, inviate i vostri commenti e suggerimenti riguardo le traduzioni
+a <a
+href="mailto:web-translators@gnu.org">&lt;web-translators@gnu.org&gt;</a>
+oppure contattate direttamente il <a
+href="http://savannah.gnu.org/projects/www-it/">gruppo dei traduttori
+italiani</a>.<br/>Per informazioni su come gestire e inviare traduzioni
+delle nostre pagine web consultate la <a
+href="/server/standards/README.translations.html">Guida alle traduzioni</a>.</p>
+</div>
+
+<!-- Regarding copyright, in general, standalone pages (as opposed to
+ files generated as part of manuals) on the GNU web server should
+ be under CC BY-ND 4.0. Please do NOT change or remove this
+ without talking with the webmasters or licensing team first.
+ Please make sure the copyright date is consistent with the
+ document. For web pages, it is ok to list just the latest year the
+ document was modified, or published.
+
+ If you wish to list earlier years, that is ok too.
+ Either "2001, 2002, 2003" or "2001-2003" are ok for specifying
+ years, as long as each year in the range is in fact a copyrightable
+ year, i.e., a year in which the document was published (including
+ being publicly visible on the web or in a revision control system).
+
+ There is more detail about copyright years in the GNU Maintainers
+ Information document, www.gnu.org/prep/maintain. -->
+<p>Copyright &copy; 2010, 2013, 2015, 2016, 2018 Richard Stallman</p>
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+<p>Questa pagina è distribuita secondo i termini della licenza <a rel="license"
+href="http://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/">Creative Commons
+Attribuzione - Non opere derivate 4.0 internazionale</a> (CC BY-ND 4.0).</p>
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+<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't want credits.-->
+Traduzione: Marco Solieri. Modifiche di Andrea Pescetti.</div>
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+Ultimo aggiornamento:
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+$Date: 2019/02/02 18:59:23 $
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