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-<!-- Parent-Version: 1.79 -->
+<!-- Parent-Version: 1.96 -->
+<!-- This page is derived from /server/standards/boilerplate.html -->
+<!--#set var="TAGS" value="essays aboutfs free-open" -->
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-<title>Perché "Software Libero" è meglio di "Open Source" - Progetto GNU - Free
+<title>Perché “Software Libero” è meglio di “Open Source” - Progetto GNU - Free
Software Foundation</title>
<!--#include virtual="/philosophy/po/free-software-for-freedom.translist" -->
<!--#include virtual="/server/banner.it.html" -->
-<h2>Perché "Software Libero" è meglio di "Open Source"</h2>
-
-<div class="announcement">
-<blockquote><p>Una versione aggiornata di questo articolo è disponibile con il titolo <a
+<!--#include virtual="/philosophy/ph-breadcrumb.it.html" -->
+<!--GNUN: OUT-OF-DATE NOTICE-->
+<!--#include virtual="/server/top-addendum.it.html" -->
+<div class="article reduced-width">
+<h2>Perché “Software Libero” è meglio di “Open Source”</h2>
+
+<div class="infobox" style="font-style: italic">
+<p>Una versione aggiornata di questo articolo è disponibile con il titolo <a
href="/philosophy/open-source-misses-the-point.html">L'“Open Source” manca
l'obiettivo del Software Libero</a>. Questa vecchia versione non è
-altettanto valida ed è resa disponibile solo per riferimento storico.</p></blockquote>
+altettanto valida ed è resa disponibile solo per riferimento storico.</p>
</div>
+<hr class="thin" />
<p>
Mentre il software libero chiamato in qualunque altro modo offrirebbe le
stesse libertà, fa una grande differenza quale nome utilizziamo: parole
-differenti <em>hanno significati differenti</em>. </p>
+differenti <em>hanno significati differenti</em>.</p>
<p>
Nel 1998, alcuni sviluppatori di software libero hanno iniziato ad usare
-l'espressione <a href="https://opensource.org/">"software open source"</a>
-invece di <a href="/philosophy/free-sw.html">"software libero"</a> per
-descrivere quello che fanno. Il termine "open source" è stato rapidamente
+l'espressione <a href="https://opensource.org">“software open source”</a>
+invece di <a href="/philosophy/free-sw.html">“software libero”</a> per
+descrivere quello che fanno. Il termine “open source” è stato rapidamente
associato ad un approccio diverso, una filosofia diversa, valori diversi e
perfino un criterio diverso in base al quale le licenze diventano
-accettabili. Il movimento del Software Libero e il movimento dell'Open
+accettabili. Il movimento del Software Libero e il movimento dell'Open
Source sono oggi <a href="#relationship">due movimenti diversi</a> con
diversi punti di vista e obiettivi, anche se possiamo lavorare, e in effetti
-lavoriamo insieme ad alcuni progetti concreti. </p>
+lavoriamo insieme ad alcuni progetti concreti.</p>
<p>
La differenza fondamentale tra i due movimenti sta nei loro valori, nel loro
-modo di guardare il mondo. Per il movimento Open Source, il fatto che il
+modo di guardare il mondo. Per il movimento Open Source, il fatto che il
software debba essere Open Source o meno è un problema pratico, non un
-problema etico. Come si è espresso qualcuno, "l'Open Source è una
+problema etico. Come si è espresso qualcuno, «l'Open Source è una
metodologia di sviluppo; il Software Libero è un movimento di carattere
-sociale". Per il movimento Open Source, il software non libero è una
-soluzione non ottimale. Per il movimento del Software Libero, il software
-non libero è un problema sociale e il software libero è la soluzione. </p>
+sociale». Per il movimento Open Source, il software non libero è una
+soluzione non ottimale. Per il movimento del Software Libero, il software
+non libero è un problema sociale e il software libero è la soluzione.</p>
<h3 id="relationship">Relazione tra il movimento del Software Libero e il movimento Open Source</h3>
<p>
Il movimento del Software Libero e quello Open Source sono come due partiti
-politici all'interno della comunità del Software Libero. </p>
+politici all'interno della comunità del Software Libero.</p>
<p>
Negli anni '60 i gruppi radicali si sono fatti la reputazione di essere
faziosi: le organizzazioni si dividevano per disaccordi sui dettagli della
strategia da utilizzare e poi si odiavano reciprocamente. O per lo meno
-questa è l'immagine che si ha di essi, vera o falsa che sia. </p>
+questa è l'immagine che si ha di essi, vera o falsa che sia.</p>
<p>
La relazione tra il movimento del Software Libero e quello Open Source è
@@ -65,39 +73,39 @@ pratici. Perciò possiamo lavorare ed in effetti lavoriamo assieme su molti
progetti specifici. Non vediamo il movimento Open Source come un nemico. Il
nemico è il <a
href="/philosophy/categories.html#ProprietarySoftware">software
-proprietario</a>. </p>
+proprietario</a>.</p>
<p>
Noi non siamo contro il movimento Open Source, ma non vogliamo essere
-confusi con loro. Riconosciamo che hanno contribuito alla nostra comunità,
-ma noi abbiamo creato questa comunità e vogliamo che si sappia. Vogliamo
-che quello che abbiamo realizzato sia associato con i nostri valori e la
-nostra filosofia, non con i loro. Vogliamo che ci sentano, non vogliamo
-sparire dietro ad un gruppo con punti di vista diversi. Per evitare che si
-pensi che facciamo parte del movimento Open Source, ci preoccupiamo di
-evitare di utilizzare il termine "open" per descrivere il software libero, o
-il suo contrario, "closed", per parlare di software non libero. </p>
+confusi con loro. Riconosciamo che hanno contribuito alla nostra comunità,
+ma noi abbiamo creato questa comunità e vogliamo che si sappia. Vogliamo che
+quello che abbiamo realizzato sia associato con i nostri valori e la nostra
+filosofia, non con i loro. Vogliamo che ci sentano, non vogliamo sparire
+dietro ad un gruppo con punti di vista diversi. Per evitare che si pensi che
+facciamo parte del movimento Open Source, ci preoccupiamo di evitare di
+utilizzare il termine <i>open</i> per descrivere il software libero, o il
+suo contrario, <i>closed</i>, per parlare di software non libero.</p>
<p>
Quindi per favore menzionate il movimento del Software Libero quando parlate
del lavoro che abbiamo fatto e del software che abbiamo sviluppato, come il
-sistema operativo <a href="/gnu/linux-and-gnu.html">GNU/Linux</a>. </p>
+sistema operativo <a href="/gnu/linux-and-gnu.html">GNU/Linux</a>.</p>
<h3 id="comparison">I due termini a confronto</h3>
<p>
-Il resto di questo articolo confronta i due termini "software libero" e
-"open source". Spiega perché il termine "open source" non risolve i
-problemi, anzi di fatto ne crea alcuni. </p>
+Il resto di questo articolo confronta i due termini “software libero” e
+“open source”. Spiega perché il termine “open source” non risolve i
+problemi, anzi di fatto ne crea alcuni.</p>
<h3 id="ambiguity">Ambiguità</h3>
<p>
-L'espressione "software libero" ha un problema di ambiguità [NdT: questo
-accade per la lingua inglese, dove il termine "free" può assumere due
+L'espressione “software libero” ha un problema di ambiguità [NdT: questo
+accade per la lingua inglese, dove il termine <i>free</i> può assumere due
significati tra loro molto differenti. Nella lingua italiana questo non
-succede]: un significato non previsto, "software che si può avere senza
-spendere niente" corrisponde all'espressione altrettanto bene del
+succede]: un significato non previsto, “software che si può avere senza
+spendere niente” corrisponde all'espressione altrettanto bene del
significato previsto, cioè software che dà all'utente certe libertà. Abbiamo
risolto questo problema pubblicando una <a
href="/philosophy/free-sw.html">definizione più precisa di software
@@ -108,31 +116,31 @@ presupponendo che non ci siano altri problemi.</p>
<p>
Sfortunatamente, tutte le alternative in inglese presentano
problemi. Abbiamo considerato molte alternative che ci sono state suggerite,
-ma nessuna è così completamente "corretta" che sia una buona idea
-sceglierla. Tutte le soluzioni proposte per "software libero" hanno un
-qualche tipo simile di problema semantico, se non peggio, incluso "software
-open source". </p>
+ma nessuna è così completamente “corretta” che sia una buona idea
+sceglierla. Tutte le soluzioni proposte per “software libero” hanno un
+qualche tipo simile di problema semantico, se non peggio, incluso “software
+open source”.</p>
<p>
-La definizione ufficiale di "software open source," come pubblicata dalla
+La definizione ufficiale di “software open source,” come pubblicata dalla
Open Source Initiative, si avvicina molto alla nostra definizione di
software libero; tuttavia, per certi aspetti è un po' più ampia, ed essi
hanno accettato alcune licenze che noi consideriamo inaccettabilmente
-restrittive per gli utenti. Tuttavia, il significato ovvio di "software
-open source" è "puoi guardare il codice sorgente". Questa è una espressione
-meno vigorosa di "software libero"; include il software libero, ma include
-anche software <a
+restrittive per gli utenti. Tuttavia, il significato ovvio di “software open
+source” è “puoi guardare il codice sorgente”. Questa è una espressione meno
+vigorosa di “software libero”; include il software libero, ma include anche
+software <a
href="/philosophy/categories.html#ProprietarySoftware">proprietario</a>,
-come Xv e come Qt nella sua licenza originale (prima della QPL). </p>
+come Xv e come Qt nella sua licenza originale (prima della QPL).</p>
<p>
-Questo significato ovvio di "open source" non è quello inteso dai suoi
+Questo significato ovvio di “open source” non è quello inteso dai suoi
sostenitori. Il risultato è che la maggior parte delle persone fraintende
quello che quei sostenitori sostengono. Ecco come lo scrittore Neal
-Stephenson ha definito "open source":</p>
+Stephenson ha definito “open source”:</p>
<blockquote><p>
-Linux è software "open source" e questo significa, semplicemente, che
+Linux è software “open source” e questo significa, semplicemente, che
chiunque può ottenere le copie del suo codice sorgente.
</p></blockquote>
@@ -141,7 +149,7 @@ chiunque può ottenere le copie del suo codice sorgente.
state of
Kansas</a> published a similar definition: -->
Non penso che abbia cercato deliberatamente di rifiutare o contrastare la
-definizione "ufficiale". Penso che abbia semplicemente applicato le
+definizione “ufficiale”. Penso che abbia semplicemente applicato le
convenzioni della lingua inglese per arrivare al significato. Lo stato del
Kansas ha pubblicato una definizione simile:
</p>
@@ -155,44 +163,44 @@ licenza variano relativamente a quanto sia permesso fare con quel codice.
<p>
Ovviamente, chi si occupa di open source ha cercato di affrontare questo
problema pubblicando una definizione precisa del termine, proprio come
-abbiamo fatto noi per "software libero". </p>
+abbiamo fatto noi per “software libero”.</p>
<p>
-Ma la spiegazione di "software libero" è semplice: chi ha capito il concetto
-di "libertà di parola, non birra gratis" non sbaglierà più. [NdT: in
-inglese, "free speech, not free beer" mette sinteticamente in contrasto i
-due significati della parola "free"] Non c'è un modo più breve per spiegare
-il significato di "open source" e indicare chiaramente perché la definizione
-ovvia è quella sbagliata. </p>
+Ma la spiegazione di “software libero” è semplice: chi ha capito il concetto
+di “libertà di parola, non birra gratis” non sbaglierà più. [NdT: in
+inglese, <i>free speech, not free beer</i> mette sinteticamente in contrasto
+i due significati della parola <i>free</i>] Non c'è un modo più breve per
+spiegare il significato di “open source” e indicare chiaramente perché la
+definizione ovvia è quella sbagliata.</p>
<h3 id="fear">Paura della Libertà</h3>
<p>
-Il principale argomento a favore dell'espressione "software open source" è
-che "software libero" può far sentire a disagio. Ed è vero: parlare di
+Il principale argomento a favore dell'espressione “software open source” è
+che “software libero” può far sentire a disagio. Ed è vero: parlare di
libertà, di problemi etici, di responsabilità così come di convenienza è
chiedere di pensare a cose che potrebbero essere ignorate. Questo può
causare imbarazzo ed alcune persone possono rifiutare l'idea di
farlo. Questo non vuol dire che la società starebbe meglio se smettessimo di
-parlare di questi argomenti. </p>
+parlare di questi argomenti.</p>
<p>
Anni fa, gli sviluppatori di software libero si accorsero di queste reazioni
di disagio ed iniziarono a cercare una soluzione a questo
problema. Pensarono che mettendo in secondo piano l'etica e la libertà e
parlando piuttosto dei benefici pratici immediati di qualche software
-libero, sarebbero stati in grado di "vendere" il software più efficacemente
-ad una determinata utenza, in particolar modo alle aziende. Il termine "open
-source" viene offerto come un modo per venderne di più, un modo per essere
-"più accettabili alle aziende". Il punto di vista ed i valori del movimento
-Open Source derivano da questa decisione. </p>
+libero, sarebbero stati in grado di “vendere” il software più efficacemente
+ad una determinata utenza, in particolar modo alle aziende. Il termine “open
+source” viene offerto come un modo per venderne di più, un modo per essere
+“più accettabili alle aziende”. Il punto di vista ed i valori del movimento
+Open Source derivano da questa decisione.</p>
<p>
Questo approccio al problema ha dimostrato di funzionare, alle sue
condizioni. Oggi molte persone passano al software libero per ragioni
puramente pratiche. Questa è una buona cosa, di per sé, ma non è tutto
quello che dobbiamo fare! Non basta attirare gli utenti verso il software
-libero: questo è solo il primo passo. </p>
+libero: questo è solo il primo passo.</p>
<p>
Prima o poi questi utenti saranno invitati ad utilizzare nuovamente software
@@ -200,15 +208,15 @@ proprietario per alcuni vantaggi pratici. Un enorme numero di aziende cerca
di offrire questa tentazione, e perché gli utenti dovrebbero rifiutare? Solo
se hanno imparato a <em>valorizzare la libertà</em> che viene offerta loro
dal software libero di per sé. Tocca a noi diffondere quest'idea e per
-farlo, dobbiamo parlare di libertà. Una parte dell'approccio "teniamole
-tranquille" nei confronti delle aziende può essere utile per la comunità, ma
-dobbiamo comunque parlare molto di libertà. </p>
+farlo, dobbiamo parlare di libertà. Una parte dell'approccio “teniamole
+tranquille” nei confronti delle aziende può essere utile per la comunità, ma
+dobbiamo comunque parlare molto di libertà.</p>
<p>
-Attualmente, è molto diffuso l'approccio "teniamole tranquille", ma non si
+Attualmente, è molto diffuso l'approccio “teniamole tranquille”, ma non si
parla abbastanza della libertà. La maggior parte delle persone coinvolte nel
software libero parla molto poco della libertà, di solito perché cerca di
-essere "più accettabile per le aziende". I distributori di software sono
+essere “più accettabile per le aziende”. I distributori di software sono
quelli che più seguono questa regola. Alcune distribuzioni del sistema
operativo <a href="/gnu/linux-and-gnu.html">GNU/Linux</a> aggiungono
pacchetti di software proprietario al sistema libero di base e invitano gli
@@ -221,100 +229,100 @@ software libero, non riusciamo ad insegnare alle persone cosa siano queste
libertà e cosa sia la nostra comunità man mano che vi entrano. Questo è il
motivo per cui software non libero (come lo era Qt all'inizio) e le
distribuzioni di sistemi operativi parzialmente non liberi, trovano un
-terreno così fertile. Smettere di utilizzare la parola "libero" adesso
+terreno così fertile. Smettere di utilizzare la parola “libero” adesso
sarebbe un errore. Abbiamo bisogno che si parli di più, e non di meno, di
-libertà. </p>
+libertà.</p>
<p>
-Che coloro che usano il termine "open source" portino più utenti alla nostra
+Che coloro che usano il termine “open source” portino più utenti alla nostra
comunità è senz'altro un contributo, ma significa che dobbiamo impegnarci
ancora di più per portare il problema della libertà all'attenzione di quegli
-utenti. Dobbiamo dire "è software libero e ti dà libertà!" sempre di più e
-più forte che mai. </p>
+utenti. Dobbiamo dire «è software libero e ti dà libertà!» sempre di più e
+più forte che mai.</p>
<h3 id="newinfeb">Un marchio registrato può aiutare?</h3>
<p>
-I sostenitori del "software open source" hanno tentato di rendere questo un
+I sostenitori del “software open source” hanno tentato di rendere questo un
marchio registrato, pensando di poter così prevenire utilizzi scorretti. Il
tentativo è stato in seguito lasciato cadere, perché il termine era troppo
-descrittivo per poterlo registrare;quindi lo status legale di "open source"
-è lo stesso di quello del "software libero": non esiste nessuna restrizione
+descrittivo per poterlo registrare;quindi lo status legale di “open source”
+è lo stesso di quello del “software libero”: non esiste nessuna restrizione
<em>legale</em> per il suo utilizzo. Ho sentito, talvolta di persona, molte
-aziende chiamare "open source" i loro pacchetti software anche se questi non
-rientravano, per le loro caratteristiche, nella definizione ufficiale. </p>
+aziende chiamare “open source” i loro pacchetti software anche se questi non
+rientravano, per le loro caratteristiche, nella definizione ufficiale.</p>
<p>
Ma avrebbe davvero fatto questa grande differenza usare un termine che fosse
-un marchio registrato? Non necessariamente. </p>
+un marchio registrato? Non necessariamente.</p>
<p>
Le aziende inoltre hanno fatto annunci che danno l'impressione che un
-programma sia "software open source" senza dirlo esplicitamente. Ad esempio,
+programma sia “software open source” senza dirlo esplicitamente. Ad esempio,
un annuncio di IBM riguardo ad un programma che non rientrava nella
-definizione ufficiale diceva questo: </p>
+definizione ufficiale diceva questo:</p>
<blockquote><p>
Come è comune fare nella comunità open source, gli utenti della tecnologia
-"..." saranno inoltre in grado di collaborare con IBM...
+[...] saranno inoltre in grado di collaborare con IBM...
</p></blockquote>
<p>
-Questa frase non dice che il programma <em>è</em> "open source", ma molti
+Questa frase non dice che il programma <em>è</em> “open source”, ma molti
lettori non hanno notato quel dettaglio. (Devo comunque far notare che IBM
era sinceramente interessata a rendere questo programma software libero e ha
-successivamente adottato una nuova licenza che lo rendeva tale e "open
-source". Ma quando questo annuncio è stato fatto, il programma non si
-qualificava come nessuno dei due.) </p>
+successivamente adottato una nuova licenza che lo rendeva tale e “open
+source”. Ma quando questo annuncio è stato fatto, il programma non si
+qualificava come nessuno dei due.)</p>
<p>
Ed ecco come Cygnus Solutions, che fu creata come azienda di software libero
e successivamente estese la sua attività (per così dire) al software
-proprietario, pubblicizzava alcuni prodotti software proprietari: </p>
+proprietario, pubblicizzava alcuni prodotti software proprietari:</p>
<blockquote><p>
Cygnus Solution è una azienda leader nel mercato open source e ha appena
-lanciato due prodotti sul mercato [GNU/]Linux.
+lanciato due prodotti sul mercato [GNU/]Linux.
</p></blockquote>
<p>
Diversamente da IBM, Cygnus non stava tentando di rendere questi pacchetti
software libero e questi pacchetti non si avvicinavano minimamente a poter
essere definiti tali. Ma Cygnus non ha in realtà detto che questo è
-"software open source", ha soltanto utilizzato questo termine per dare
-quest'impressione ad un lettore poco attento. </p>
+“software open source”, ha soltanto utilizzato questo termine per dare
+quest'impressione ad un lettore poco attento.</p>
<p>
Queste osservazioni suggeriscono che un marchio registrato non avrebbe
-risolto sul serio i problemi legati al termine "open source".</p>
+risolto sul serio i problemi legati al termine “open source”.</p>
-<h3 id="newinnovember">Errate(?) interpretazioni di "open source"</h3>
+<h3 id="newinnovember">Errate(?) interpretazioni di “open source”</h3>
<p>
La definizione di open source è abbastanza chiara ed è abbastanza chiaro che
il tipico programma non libero non rientra in questa definizione. Quindi
-penserete che una "azienda Open Source" produca software libero (o qualcosa
+penserete che una “azienda Open Source” produca software libero (o qualcosa
del genere), giusto? Non sempre è vero, molte aziende stanno anche cercando
-di dargli un differente significato. </p>
+di dargli un differente significato.</p>
<p>
-All'incontro "Open Source Developers Day" svoltosi nell'agosto 1998, molti
-degli sviluppatori commerciali invitati dissero che erano intenzionati a
-creare come software libero (o "open source") solo una parte del loro
+All'incontro <i>Open Source Developers Day</i> svoltosi nell'agosto 1998,
+molti degli sviluppatori commerciali invitati dissero che erano intenzionati
+a creare come software libero (o “open source”) solo una parte del loro
lavoro. Il fulcro del loro business è lo sviluppo di aggiunte proprietarie
(software o <a href="/philosophy/free-doc.html">documentazione</a>) da
vendere agli utenti di questo software libero. Ci chiedono di considerarlo
come legittimo, come parte della nostra comunità, poiché parte del denaro
-viene donato per lo sviluppo di software libero. </p>
+viene donato per lo sviluppo di software libero.</p>
<p>
In effetti, queste aziende tentano di guadagnare una favorevole immagine
-"open source" per i loro prodotti software proprietari, anche se questi non
-sono software "open source", poiché hanno una qualche relazione con il
+“open source” per i loro prodotti software proprietari, anche se questi non
+sono software “open source”, poiché hanno una qualche relazione con il
software libero o perché la stessa azienda mantiene anche un qualche
software libero. (Il fondatore di una azienda ha esplicitamente detto che
avrebbero messo, nei pacchetti di software libero da loro supportati, un po'
-del loro lavoro per poter far parte della comunità.) </p>
+del loro lavoro per poter far parte della comunità.)</p>
<p>
Negli anni, molte aziende hanno contribuito allo sviluppo del software
@@ -322,46 +330,45 @@ libero. Alcune di queste aziende sviluppavano principalmente software non
libero, ma le due attività erano separate. Per questo potevamo ignorare i
loro prodotti non liberi e lavorare con loro sui progetti di software
libero. Quindi potevamo poi onestamente ringraziarli per i loro contributi
-al software libero, senza parlare degli altri prodotti che portavano
-avanti. </p>
+al software libero, senza parlare degli altri prodotti che portavano avanti.</p>
<p>
Non possiamo fare altrettanto con queste nuove aziende, poiché loro non lo
accetterebbero. Queste aziende cercano attivamente di portare il pubblico a
considerare senza distinzione tutte le loro attività. Vogliono che noi
consideriamo il loro software non libero come se fosse un vero contributo,
-anche se non lo è. Si presentano come "aziende open source" sperando che la
+anche se non lo è. Si presentano come “aziende open source” sperando che la
cosa ci interessi, che le renda attraenti ai nostri occhi e che ci porti ad
accettarle.</p>
<p>
Questa pratica di manipolazione non sarebbe meno pericolosa se fatta
-utilizzando il termine "software libero". Ma le aziende non sembrano
-utilizzare il termine "software libero" in questo modo. Probabilmente la sua
+utilizzando il termine “software libero”. Ma le aziende non sembrano
+utilizzare il termine “software libero” in questo modo. Probabilmente la sua
associazione con l'idealismo lo rende non adatto allo scopo. Il termine
-"open source" ha così aperto tutte le porte.</p>
+“open source” ha così aperto tutte le porte.</p>
<p>
In una fiera alla fine del 1998, dedicata al sistema operativo spesso
-chiamato <a href="/gnu/linux-and-gnu.html">"Linux"</a>, il relatore di turno
+chiamato <a href="/gnu/linux-and-gnu.html">“Linux”</a>, il relatore di turno
era un alto dirigente di una importante azienda di software. Era stato
-probabilmente invitato poiché la sua azienda aveva deciso di "supportare"
-questo sistema. Sfortunatamente, la forma di "supporto" consisteva nel
-rilasciare software non libero che funziona con il sistema -- in altre
+probabilmente invitato poiché la sua azienda aveva deciso di “supportare”
+questo sistema. Sfortunatamente, la forma di “supporto” consisteva nel
+rilasciare software non libero che funziona con il sistema – in altre
parole, utilizzava la nostra comunità come un mercato ma non vi contribuiva
-affatto. </p>
+affatto.</p>
<p>
-Disse: "Non renderemo mai il nostro prodotto open source, ma forse lo
+Disse: «Non renderemo mai il nostro prodotto open source, ma forse lo
renderemo tale internamente. Se permetteremo al nostro staff di supporto ai
clienti di avere accesso al codice sorgente, potrà risolvere gli errori per
-i clienti e potremo quindi fornire un prodotto e un servizio migliori."
-(Questa non è la trascrizione esatta del discorso, poiché non me lo ero
-trascritto, ma rende comunque l'idea.) </p>
+i clienti e potremo quindi fornire un prodotto e un servizio
+migliori». (Questa non è la trascrizione esatta del discorso, poiché non me
+lo ero trascritto, ma rende comunque l'idea).</p>
<p>
-Alcune persone tra il pubblico mi dissero successivamente "Non ha capito il
-senso del nostro lavoro". Era vero? Quale senso non aveva colto? </p>
+Alcune persone tra il pubblico mi dissero successivamente: «Non ha capito il
+senso del nostro lavoro». Era vero? Quale senso non aveva colto?</p>
<p>
In realtà aveva colto il significato del movimento Open source. Questo
@@ -370,21 +377,20 @@ permettendo a più persone di guardare il codice sorgente e di aiutare a
migliorarlo, consentirà uno sviluppo più veloce e migliore. Il dirigente ha
colto perfettamente quel significato: non ha voluto utilizzare questo
approccio nella sua interezza, utenti inclusi, pensando di utilizzarlo
-parzialmente all'interno della sua azienda. </p>
+parzialmente all'interno della sua azienda.</p>
<p>
-Il significato che non ha colto è quello che l'"open source" ha progettato
-di tacere: cioè che l'utente <em>merita</em> la libertà. </p>
+Il significato che non ha colto è quello che l'“open source” ha progettato
+di tacere: cioè che l'utente <em>merita</em> la libertà.</p>
<p>
Diffondere l'idea della libertà è un lavoro difficile: ha bisogno del vostro
-aiuto. Per questo il progetto GNU rimarrà legato al significato di "software
-libero", per aiutare a diffondere l'idea di libertà. Se sentite che libertà
+aiuto. Per questo il progetto GNU rimarrà legato al significato di “software
+libero”, per aiutare a diffondere l'idea di libertà. Se sentite che libertà
e comunità sono importanti in quanto tali, non soltanto per la convenienza
-implicita in esse, unitevi a noi nell'utilizzare il termine "software
-libero".</p>
-
-<hr />
+implicita in esse, unitevi a noi nell'utilizzare il termine “software
+libero”.</p>
+<div class="column-limit"></div>
<!-- The archived version is truncated.
<p>
@@ -393,20 +399,22 @@ Joe Barr wrote an article called
<a href="http://web.archive.org/web/20080703140137/http://www.itworld.com/LWD010523vcontrol4">Live and
let license [archived]</a> that gives his perspective on this issue.</p>
-->
+<h3 class="footnote">Nota</h3>
<p>
Un <a
-href="http://ocw.mit.edu/courses/sloan-school-of-management/15-352-managing-innovation-emerging-trends-spring-2005/readings/lakhaniwolf.pdf">articolo
+href="https://ocw.mit.edu/courses/sloan-school-of-management/15-352-managing-innovation-emerging-trends-spring-2005/readings/lakhaniwolf.pdf">articolo
sulle motivazioni degli sviluppatori di software libero</a> di Lakhani e
Wolf dice che una parte significativa di essi è motivata dalla visione che
il software dovrebbe essere libero. Questo nonostante il fatto che il
sondaggio fosse fatto sugli sviluppatori iscritti a SourceForge, un sito che
non supporta la visione etica del software libero.</p>
-<hr />
-<blockquote id="fsfs"><p>Questo testo è stato pubblicato in <a
-href="http://shop.fsf.org/product/free-software-free-society/"><cite> Free
+<hr class="no-display" />
+<div class="edu-note c"><p id="fsfs">Questo testo è stato pubblicato in <a
+href="https://shop.fsf.org/product/free-software-free-society/"><cite>Free
Software, Free Society: The Selected Essays of Richard
-M. Stallman</cite></a>.</p></blockquote>
+M. Stallman</cite></a>.</p></div>
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@@ -416,7 +424,7 @@ M. Stallman</cite></a>.</p></blockquote>
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-Attribuzione - Non opere derivate 4.0 internazionale</a> (CC BY-ND 4.0).</p>
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+Commons Attribuzione - Non opere derivate 4.0 Internazionale</a> (CC BY-ND
+4.0).</p>
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@@ -469,11 +493,12 @@ Giorgio V. Felchero e Paola Blason, Francesco Potortì, Andrea Pescetti.</div>
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Ultimo aggiornamento:
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