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Nel suo Manifesto GNU, pubblicato nel numero di marzo 1985 del +Dott. Dobb's Journal, Stallman ha descritto GNU come un "completo sistema +di software Unix-compatibile che sto scrivendo così da poterlo dare +liberamente a tutti coloro che possono usarlo ... Una volta che GNU sarà +scritto, ciascuno potrà ottenere del buon software di base liberamente, +proprio come l'aria." (GNU è un acronimo per GNU Non è Unix; la "G" è +pronunciata.)</p> + +<p>Stallman è ampiamente conosciuto come l'autore di EMACS, un potente editor +di testo che ha sviluppato al Laboratorio di Intelligenza Artificiale del +<abbr title="Massachusetts Institute of Technology">MIT</abbr>. Non è una +coincidenza che il primo pezzo di software prodotto come parte del progetto +GNU sia stata una nuova implementazione di EMACS. GNU EMACS ha già la +reputazione di essere una delle migliori implementazioni di EMACS +attualmente disponibili ad un qualsiasi prezzo.</p> + +<p><strong>BYTE</strong>: Abbiamo letto il suo Manifesto GNU nel numero di +marzo 1985 del Dott. Dobb's Journal. Cosa è accaduto da allora? Quello era +realmente l'inizio, e come ha fatto progressi da allora?</p> + +<p><strong>Stallman</strong>: La pubblicazione sul Dott. Dobb's Journal non era +l'inizio del progetto. Ho scritto il Manifesto GNU quando mi preparavo a +cominciare il progetto, come una proposta per chiedere ai fabbricanti di +computer un finanziamento. Non hanno voluto essere coinvolti e ho deciso +che piuttosto che passare il mio tempo cercando fondi, avrei dovuto +passarlo scrivendo codice. Il manifesto è stato pubblicato circa un anno e +mezzo dopo che l'avevo scritto, quando avevo appena cominciato a +distribuire GNU EMACS. Da allora, oltre a rendere GNU EMACS più completo e +farlo eseguire su molti più computer, ho quasi finito il compilatore C +ottimizzato e tutto l'altro software necessario per eseguire programmi +C. Questo comprende un debugger a livello di sorgente che ha molte funzioni +che gli altri debugger a livello di sorgente su Unix non hanno. Per +esempio, ha variabili di convenienza all'interno del debugger, così è +possibile salvare valori, ed ha anche una cronologia di tutti i valori che +sono stati stampati, rendendo tremendamente più facile girare tra le +strutture lista.</p> + +<p><strong>BYTE</strong>: Ha completato un editor che è ora estesamente +distribuito ed ha quasi finito il compilatore.</p> + +<p><strong>Stallman</strong>: Presumo che sarà finito questo ottobre.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: E il kernel?</p> + +<p><strong>Stallman</strong>: Progetto attualmente di cominciare col kernel che +è stato scritto al MIT ed è stato distribuito al pubblico recentemente con +l'idea che l'avrei usato. Questo kernel è chiamato TRIX; è basato su +chiamate di procedure remote. Ancora devo aggiungere compatibilità per +molte funzioni di Unix che non ha attualmente. Non ho ancora cominciato a +lavorarci. Voglio finire il compilatore prima di andare a lavorare sul +kernel. Ho anche intenzione di riscrivere il file system. Intendo farlo a +prova di errori facendo in modo che scriva i blocchi nell'ordine giusto +così che la struttura del disco sia sempre consistente. Poi voglio +aggiungere i numeri di versione. Ho un progetto complicato per riconciliare +i numeri di versione con il modo in cui la gente di solito usa Unix. Si +deve poter specificare i nomi dei file senza numeri di versione, ma si deve +anche poterli specificare con numeri di versione espliciti, e questi devono +entrambi funzionare con i normali programmi Unix che non sono stati +modificati in nessun modo per trattare l'esistenza di questa +caratteristica. Penso di avere uno schema per fare questo, e solo +provandolo mi dimostrerà se esegue realmente il lavoro.</p> + +<p><strong>BYTE</strong>: Può darci una breve descrizione di come GNU come +sistema sarà superiore ad altri sistemi? Sappiamo che uno dei suoi +obiettivi è produrre qualche cosa che sia compatibile con Unix. Ma almeno +nell'area dei file system ha già detto che vuole andare oltre Unix e +produrre qualcosa di migliore.</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Il compilatore C produrrà codice migliore e +girerà più velocemente. Il debugger è migliore. Per ogni pezzo potrrei +trovare o meno un modo per migliorarlo. Ma non c'è un'unica risposta a +questa domanda. In un certo senso ottengo il beneficio della +reimplementazione, che rende molti sistemi molto migliori. In un certo +senso è perché sono in questo settore da lungo tempo e ho lavorato su molti +altri sistemi. Perciò ho molte idee da realizzare. Un aspetto in cui sarà +migliore è che praticamente tutto nel sistema funzionerà su file di ogni +dimensione, su linee di ogni dimensione, con ogni carattere che vi +appaia. Il sistema Unix è pessimo da questo punto di vista. Non è una +novità, come principio di ingegneria del software, che non si dovrebbero +avere limiti arbitrari. Ma metterceli sempre, era una pratica standard per +Unix, forse solo perché lo scrivevano per un computer molto +piccolo. L'unico limite nel sistema GNU è quando il programma finisce la +memoria per aver cercato di lavorare su troppi dati e non ha posto per +tenerli tutti.</p> + +<p><strong>BYTE</strong>: E questo non è probabile che accada se si ha la +memoria virtuale. Può solo volerci un tempo infinito per giungere ad una +soluzione.</p> + +<p><strong>Stallman</strong>: In realtà questi limiti tendono ad essere +raggiunti ben prima che ci voglia un tempo infinito per giungere ad una +soluzione.</p> + +<p><strong>BYTE</strong>: Può dirci qualcosa dei tipi di macchine e degli +ambienti sotto i quali GNU EMACS in particolare è stato fatto funzionare? +Funziona ora sui VAX; è stato portato in qualche forma sui personal +computer?</p> + +<p><strong>Stallman</strong>: Non so esattamente quello che intende per +personal computer. Per esempio un Sun è un personal computer? GNU EMACS +richiede almeno un megabyte di memoria disponibile e preferibilmente di +più. Normalmente è usato su macchine che hanno la memoria virtuale. A parte +vari problemi tecnici in alcuni compilatori C, quasi ogni macchina con +memoria virtuale e con una versione abbastanza recente di Unix farà girare +GNU EMACS, e la maggior parte attualmente lo fa.</p> + +<p><strong>BYTE</strong>: Qualcuno ha cercato di portarlo su Atari o su +Macintosh?</p> + +<p><strong>Stallman</strong>: L'Atari 1040ST ancora non ha abbastanza +memoria. La prossima macchina Atari, presumo, lo eseguirà. Penso anche che +i prossimi Atari avranno alcune forme di mapping della memoria. Ovviamente +non progetto il software perché venga eseguito sui tipi di computer oggi +più comuni. Sapevo quando ho cominciato questo progetto che ci sarebbero +voluti alcuni anni. Perciò ho deciso che non volevo fare un sistema +peggiore accettando anche la sfida di farlo girare con i vincoli di +ambiente attuali. Così invece ho deciso che lo scriverò nel modo che sembra +il più naturale e il migliore. Sono fiducioso che in un paio di anni +macchine di dimensione sufficiente saranno le più comuni. Infatti gli +aumenti di dimensione della memoria accadono così velocemente che mi +sorprende come la maggior parte della gente sia lenta ad inserire la +memoria virtuale; penso che sia assolutamente essenziale.</p> + +<p><strong>BYTE</strong>: Penso che la gente non lo veda poi così necessario +per macchine con un singolo utente.</p> + +<p><strong>Stallman</strong>: Non capiscono che singolo utente non vuol dire +singolo programma. Certamente per qualche sistema simile a Unix è +importante poter eseguire molti processi diversi contemporaneamente anche +se c'è solo un utente. Si potrebbe eseguire GNU EMACS su una macchina senza +memoria virtuale con abbastanza memoria, ma non si potrebbe eseguire molto +bene il resto del sistema GNU o un sistema Unix.</p> + +<p><strong>BYTE</strong>: Quanto LISP è presente in GNU EMACS? Mi è venuto in +mente che potrebbe essere utile come strumento per imparare il LISP.</p> + +<p><strong>Stallman</strong>: Certamente. GNU EMACS contiene un sistema LISP +completo, benché non molto potente. È abbastanza potente per scrivere +comandi dell'editor. Non è paragonabile con, diciamo, un sistema Common +LISP, qualcosa che si potrebbe usare realmente per la programmazione di +sistemi, ma ha tutte le cose di cui il LISP ha bisogno.</p> + +<p><strong>BYTE</strong>: Può già fare una previsione di quando probabilmente +distribuirà un ambiente nel quale si possa lavorare e dove, se lo mettiamo +sulle nostre macchine o sulle nostre workstation, potrebbe essere fatto un +lavoro ragionevole senza usare nient'altro che il codice che voi +distribuite?</p> + +<p><strong>Stallman</strong>: È veramente difficile dirlo. Potrebbe accadere in +un anno, ma naturalmente potrebbe volerci di più. Potrebbe anche in teoria +volerci di meno, ma questo non è piu molto probabile. Penso che finirò il +compilatore in un mese o due. L'unico altro lavoro più consistente che devo +fare in realtà è nel kernel. All'inizio prevedevo che per GNU ci sarebbe +voluto qualcosa come due anni, ma sono passati ora due anni e mezzo e non +ho finito ancora. In parte la ragione del ritardo è che ho passato molto +tempo a lavorare su un compilatore che è risultato essere un punto +morto. Ho dovuto riscriverlo completamente. Un altro motivo è che ho +passato molto tempo su GNU EMACS. Originariamente pensavo di non doverlo +fare affatto.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Ci dica del suo schema di distribuzione.</p> + +<p><strong>Stallman</strong>: Non rilascio software o manuali sotto dominio +pubblico, e la ragione è che voglio essere sicuro che tutti gli utenti +abbiano la libertà di condividerli. Non voglio che qualcuno faccia una +versione migliorata di un programma che ho scritto e lo distribuisca come +proprietario. Non voglio che questo possa mai accadere. Voglio incoraggiare +i liberi miglioramenti a questi programmi, e il modo migliore di farlo è +togliere a chiunque ogni tentazione di fare dei miglioramenti non +liberi. Sì, alcuni di loro si asterranno dal fare miglioramenti, ma molti +altri faranno gli stessi miglioramenti e li renderanno liberi.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: E come fa per garantirlo?</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Lo faccio mettendo i programmi sotto copyright e +mettendo un avviso che dà alle persone il permesso esplicito di copiare i +programmi e cambiarli, ma solo a condizione che, se li distribuiscono, lo +facciano sotto gli stessi termini che ho usato io. Nessuno deve +necessariamente distribuire le modifiche che fa a qualcuno dei miei +programmi -- è possibile anche farle solo per se stessi, e non si deve +darle, o dirlo, ad alcuno. Ma se si danno a qualcun altro, si deve farlo +sotto gli stessi termini che uso io.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Ottiene qualche diritto sul codice eseguibile +derivato dal compilatore C?</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: La legge sul copyright non mi dà diritti di +copyright sull'output del compilatore, così non mi dà modo di dire qualcosa +su questo argomento, ed infatti non ci provo. Non sono d'accordo con le +persone che sviluppano prodotti proprietari con qualunque compilatore, ma +non sembra particolarmente utile cercare di non farglieli sviluppare con +questo compilatore, così non lo faccio.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Le sue restrizioni si applicano anche se si prendono +pezzi del suo codice per produrre altre cose?</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Sì, se si incorporano con modifiche pezzi di +considerevoli dimensioni. Se fossero due linee di codice, non sarebbe +nulla; la legge del copyright non si applica. Essenzialmente, ho scelto +queste condizioni così che prima c'è un copyright, che è quello che tutti +gli accaparratori di software usano per impedire a chiunque di fare +qualcosa, e poi aggiungo un avviso per rinunciare a parte di quei +diritti. Così le condizioni parlano solo delle cose a cui si applica il +copyright. Non credo che la ragione per cui si dovrebbero rispettare queste +condizioni sia la legge. La ragione per cui si dovrebbero rispettare è +perché una persona giusta quando distribuisce software incoraggia altra +gente a condividerlo ulteriormente.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: In un certo senso, attira la persone a questo modo +di pensare fornendo tutti questi interessanti strumenti che si possono +utilizzare, ma solo se si condivide la sua filosofia.</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Sì. Si potrebbe vedere anche come un modo per +usare contro gli accaparratori di software il sistema legale da loro +stessi istituito. Io lo uso per proteggere il pubblico da loro.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Dato che i fabbricanti non hanno voluto sostenere +economicamente il progetto, chi pensa che userà il sistema GNU quando sarà +finito?</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Non ne ho idea, ma non è un problema +importante. Il mio scopo è che si possano rifiutare le restrizioni che si +hanno con il software proprietario. So che c'è chi vuole farlo. Ora, ci +possono essere altri a cui non importa, ma non sono la mia +preoccupazione. Mi sento un po' triste per loro e per la gente che +influenzano. Al momento chi percepisce la sgradevolezza delle condizioni +del software proprietario si sente bloccato e non ha altra alternativa se +non quella di non usare un computer. Bene, io gli darò una comoda +alternativa.</p> + +<p>Altri possono usare il sistema GNU semplicemente perché è tecnicamente +superiore. Per esempio il mio compilatore C produce un codice buono come +quelli prodotti da un qualsiasi altro compilatore C. E GNU EMACS è +generalmente considerato molto superiore rispetto ai concorrenti +commerciali. E neanche GNU EMACS è stato sostenuto economicamente da +nessuno, ma lo usano tutti. Perciò penso che molta gente userà il resto del +sistema GNU per i suoi vantaggi tecnici. Ma farei un sistema GNU anche se +non sapessi come farlo tecnicamente migliore perché voglio che sia +socialmente migliore. Il progetto GNU è in realtà un progetto sociale. Usa +mezzi tecnici per fare un cambiamento nella società.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Allora è piuttosto importante per lei che la gente +adotti GNU. Non è solo un esercizio accademico produrre questo software per +darlo alla gente. Lei spera che cambi il modo di operare dell'industria del +software.</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Sì. Alcuni dicono che nessuno l'userà mai perché +sopra non ha nessun attraente logo commerciale di nessuna ditta, ed altri +dicono di pensare che sia estremamente importante e che tutti vorranno +usarlo. Non ho modo di sapere quello che succederà realmente. Non conosco +nessuna altro modo per cercare di cambiare quello che non va nel campo dove +io stesso mi trovo ad operare, così questo è ciò che devo fare.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Può dire qualcosa delle implicazioni? Evidentemente +sente che questo è un punto importante a livello politico e sociale.</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: È un cambiamento. Cerco di cambiare il modo in +cui le persone si avvicinano alla conoscenza e all'informazione in +genere. Penso che cercare di possedere la conoscenza, cercare di +controllare se le persone hanno il permesso di usarla, o cercare di +impedire ad altri di condividerla è sabotaggio. È un'attività che +avvantaggia chi lo fa al costo di impoverire tutta la società. Una persona +guadagna un dollaro distruggendo il valore di due dollari di +ricchezza. Penso che una persona con una coscienza non farebbe una cosa +simile tranne forse se rischiasse di morire. E naturalmente chi lo fa è +piuttosto ricco; posso solo concludere che è privo di scrupoli. Mi +piacerebbe vedere che chi scrive software libero e incoraggia altri ad +utilizzarlo ricevesse ricompense. Non voglio vedere che si ottengano +ricompense per scrivere software proprietario perché questo non è un reale +contributo alla società. Il principio del capitalismo è l'idea che la gente +riesca a fare soldi producendo cose e perciò è incoraggiata a fare cose +utili, automaticamente per così dire. Ma questo non funziona quando si +tratta di possedere la conoscenza. Sono incoraggiati a fare non ciò che è +utile davvero, e quello che davvero è utile non è incoraggiato. Penso che +sia importante dire che le informazioni sono una cosa diversa da oggetti +materiali come macchine e pane perché le persone possono copiarle e +condividerle di per sé e, se nessuno tenta di fermarle, possono cambiarle e +renderle migliori per se stesse. Questa è una cosa utile che le persone +possono fare. Questo non è vero per le pagnotte di pane. Se si ha una +pagnotta e se ne vuole un'altra, non si può semplicemente mettere la nostra +pagnotta in una macchina per copiare il pane. Non se ne può fare un'altra +se non passando attraverso tutte le fasi che sono state usate per fare la +prima. Perciò è irrilevante che la gente abbia o meno il permesso di +copiarla - è impossibile.</p> + +<p> I libri sono stati stampati solo con macchine a stampa fino a poco tempo +fa. Era possibile farsene una copia a mano, ma non era pratico perché ci +voleva molto più lavoro che usando una macchina a stampa. E produceva +qualcosa di così poco attraente che, effettivamente, era come se fosse +impossibile fare libri se non producendoli su larga scala. E perciò il +copyright in realtà non toglieva nessuna libertà al pubblico dei +lettori. Non c'era niente che chi comprava un libro poteva fare che fosse +proibito dal copyright.</p> + +<p> Ma questo non è vero per i programmi di computer. Non è vero neanche per +le cassette. È in parte falso ora per i libri, ma è ancora vero che per la +maggior parte dei libri è più costoso e certamente molto più laborioso +fotocopiarli che comprarne una copia, ed il risultato è ancora meno +attraente. Proprio ora siamo in un periodo in cui la situazione che ha reso +il copyright innocuo ed accettabile sta cambiando in una in cui il +copyright diverrà distruttivo ed intollerabile. Così chi viene calunniato +come "pirata" è in realtà chi cerca di fare qualcosa di utile che gli è +stato proibito di fare. Le leggi sul copyright sono progettate interamente +per aiutare le persone ad avere il completo controllo sull'uso di alcune +informazioni a proprio vantaggio. Non sono progettate per aiutare chi vuole +essere sicuro che le informazioni siano accessibili alla collettività e +vuole impedire che la collettività ne sia privata. Penso che la legge +dovrebbe riconoscere una categoria di opere di proprietà della +collettività, diversa dal pubblico dominio nello stesso modo in cui un +parco pubblico è diverso da qualcosa trovata in un bidone +dell'immondizia. Non è lì perché qualcuno la prenda, è lì perché tutti la +usino ma nessuno impedisca ad altri di usarla. Chiunque della collettività +che si trovi privato del lavoro derivato da qualcosa di proprietà della +collettività dovrebbe potersi rivolgere alla legge.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Ma i pirati non sono interessati ad ottenere copie +di programmi perché vogliono usare quei programmi, non perché vogliono +usare quella conoscenza per produrre qualcosa di migliore?</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Non credo che sia questa la distinzione +importante. Se più persone utilizzano un programma vuol dire che il +programma contribuisce di più alla società. Abbiamo una pagnotta che può +essere mangiata una volta o un milione di volte.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Alcuni utenti comprano il software commerciale per +avere il supporto. Come fornisce il supporto il suo schema di +distribuzione?</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Sospetto che quegli utenti siano fuorviati e non +pensino chiaramente. È certamente utile avere il supporto, ma quando +cominciano a pensare a come ciò abbia qualcosa a che fare con la vendita +del software o con il software proprietario, a quel punto si +confondono. Non c'è nessuna garanzia che il software proprietario riceverà +un buon supporto. Semplicemente perché i venditori dicono che forniscono il +supporto, questo non significa che sarà buono. E possono ritirarsi dagli +affari. Infatti gli utenti pensano che GNU EMACS abbia un supporto +migliore degli EMACS commerciali. Uno dei motivi è che probabilmente io +sono un hacker migliore di chi ha scritto gli altri EMACS, ma l'altro +motivo è che tutti hanno i codici sorgenti e c'è così tanta gente +interessata a scoprire come fare alcune cose con questi codici che non è +necessario avere il supporto da me. Anche il solo supporto libero che +consiste nelle mie correzioni dei bug di cui gli utenti mi riferiscono e +che vengono incorporati nelle versioni successive ha fornito agli utenti +un buon livello di supporto. Si può sempre assumere qualcuno per risolvere +un nostro problema, e se il software è libero si ha un mercato competitivo +per il supporto. Si può assumere chiunque. Io distribuisco con EMACS un +elenco di servizi, un elenco di nomi e numeri di telefono di persone e +quanto chiedono per fornire il supporto.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Raccoglie le loro correzioni ai bug?</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Sì, me le spediscono. Ho chiesto a tutte le +persone che volevano essere elencate di promettere che non chiederanno mai +a nessuno dei loro clienti di tenere segreto ciò che viene detto loro o +qualunque modifica al software GNU che hanno avuto come parte del supporto.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: In questo modo non si possono avere persone che si +facciano concorrenza per fornire un supporto basato sulla loro conoscenza +della soluzione di un problema che qualcun altro non conosce.</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: No. Possono competere a seconda della loro +bravura e della probabilità di trovare la soluzione al problema, o della +comprensione che già hanno dei problemi più comuni, o del loro sapere +spiegare meglio cosa si dovrebbe fare. Questi sono tutti modi in cui +possono competere. Possono cercare di fare meglio, ma non possono +ostacolare attivamente i loro concorrenti.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Suppongo che sia come comprare una macchina. Non +siamo costretti a tornare dal fabbricante originario per il supporto o per +la manutenzione continua.</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: O comprare una casa - come sarebbe se la sola +persona che potesse mai risolvere i problemi con la nostra casa fosse +l'imprenditore che l'ha costruita originariamente? Questo è il genere di +imposizione che è implicita nel software proprietario. Mi dicono di un +problema che accade in Unix. Poiché i fabbricanti vendono versioni +migliorate di Unix, tendono a raccogliere correzioni e non le danno se non +in formato binario. Il risultato è che i problemi non vengono realmente +corretti.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Tutti loro duplicano gli sforzi cercando di +risolvere i bug indipendentemente.</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Sì. Ecco un altro punto che aiuta a mettere il +problema dell'informazione proprietaria in una prospettiva sociale. Pensi +alla crisi dell'assicurazione di responsabilità. Per ottenere una +compensazione dalla società, una persona danneggiata deve assumere un +avvocato e dividere i soldi con quell'avvocato. Questo è un modo stupido ed +inefficiente di aiutare chi è stato vittima di incidenti. E consideriamo +tutto il tempo che le persone impiegano a cercare di tenere i concorrenti +fuori dalla competizione. Pensi alle penne che sono imballate in grandi +pacchi di cartone che costano più della penna -- solo per assicurarsi che +la penna non sia rubata. Non sarebbe meglio se mettessimo penne gratis ad +ogni angolo di strada? E pensi a tutti i caselli che impediscono il flusso +del traffico. È un fenomeno sociale gigantesco. La gente trova il modo di +fare soldi ostacolando la società. Se possono ostacolare la società, +possono anche essere pagati per lasciare in pace la gente. Lo spreco +legato al possesso delle informazioni diverrà sempre più importante e alla +fine farà la differenza fra l'utopia dove nessuno deve realmente lavorare +per vivere perché tutto viene fatto da robot ed un mondo come il nostro in +cui ognuno passa molto tempo a replicare quello che sta facendo un altro.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Come scrivere avvisi di copyright sul software.</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Piuttosto come controllare tutti per accertarsi +che non abbiano copie proibite di niente e duplicare tutto il lavoro già +fatto perché proprietario.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Un cinico potrebbe chiedersi come si guadagna da +vivere.</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Con le consulenze. Quando faccio una consulenza, +mi riservo sempre il diritto di donare ciò che ho scritto per il lavoro di +consulenza. Inoltre, potrei guadagnarmi da vivere spedendo copie del +software libero che ho scritto e che hanno scritto altri. Molti spediscono +150 dollari per GNU EMACS, ma ora questi soldi vanno alla Fondazione per il +Software Libero (FSF) che ho avviato. La fondazione non mi paga un salario +perché sarebbe un conflitto di interessi. Invece, assume altra gente per +lavorare a GNU. Finché io posso guadagnarmi da vivere con le consulenze +penso che questo sia il modo migliore.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Cosa è attualmente incluso nel nastro della +distribuzione ufficiale GNU?</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Al momento il nastro contiene GNU EMACS (una +versione va bene per tutti i computer); Bison, un programma che sostituisce +YACC; MIT Scheme, che è il dialetto LISP super-semplificato del Professor +Sussman; ed Hack, un gioco di esplorazione di sotterranei simile a Rogue.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Anche il manuale stampato è incluso nella +distribuzione insieme al nastro?</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: No. I manuali stampati costano 15 dollari +ciascuno oppure potete copiarveli. Copiate anche questa intervista e +condividetela.</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Come se ne può ottenere una copia?</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Scrivete alla Free Software Foundation, 675 +Massachusetts Ave., Cambridge, MA 02139.</p> + +<p>[Dal 2005 questo indirizzo è cambiato; ora è: Free Software Foundation 551 +Franklin St, Fifth Floor Boston, MA 02110-1301, USA Voice: +1-617-542-5942 +Fax: +1-617-542-2652] +</p> + +<p> <strong>BYTE</strong>: Cosa farà quando avrà finito col sistema GNU?</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Non lo so esattamente. Qualche volta penso che +quello che farò sarà la stessa cosa in altre aree del software.</p> + +<p><strong>BYTE</strong>: Così questo è solo il primo di un'intera serie di +assalti all'industria del software?</p> + +<p> <strong>Stallman</strong>: Spero di sì. Ma forse quello che farò sarà solo +fare una vita tranquilla e lavorare un po' tanto per vivere. Non devo +vivere alla grande. Per il resto del tempo posso trovare gente interessante +da frequentare o imparare a fare cose che non so fare.</p> + +<div class="translators-notes"> + +<!--TRANSLATORS: Use space (SPC) as msgstr if you don't have notes.--> + </div> +</div> + +<!-- for id="content", starts in the include above --> +<!--#include virtual="/server/footer.it.html" --> +<div id="footer"> +<div class="unprintable"> + +<p>Per informazioni su FSF e GNU rivolgetevi, possibilmente in inglese, a <a +href="mailto:gnu@gnu.org"><gnu@gnu.org></a>. Ci sono anche <a +href="/contact/">altri modi di contattare</a> la FSF. Inviate segnalazioni +di link non funzionanti e altri suggerimenti relativi alle pagine web a <a +href="mailto:webmasters@gnu.org"><webmasters@gnu.org></a>.</p> + +<p> +<!-- TRANSLATORS: Ignore the original text in this paragraph, + replace it with the translation of these two: + + We work hard and do our best to provide accurate, good quality + translations. 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Modifiche successive di Sabrina Pampaloni, +Paola Blason e Giorgio V. Felchero, Andrea Pescetti.</div> + +<p class="unprintable"><!-- timestamp start --> +Ultimo aggiornamento: + +$Date: 2020/07/04 09:00:35 $ + +<!-- timestamp end --> +</p> +</div> +</div> +</body> +</html> |